Frame 11 Netturbini e camion per la raccolta della spazzatura, all'alba presso Piazza Vittorio. Nonostante l'aspetto "futurista" per la carrozzeria e la verniciatura color argento, i camion sono Lancia 3Ro di fine anni '30. |
Frame 12 Gli amici di Antonio tentano di ritrovare la bici rubata, nel mercatino, assai poco onesto, di Piazza Vittorio. Notare il traffico zero... |
Frame 13 Il netturbino Baiocco, interpretato da Gino Saltamerenda (1902-1951). Il tram a due assi sullo sfondo è in servizio sul 14 (Piazza Esquilino-Piazza Lodi). |
Frame 14 Antonio e il figlio Bruno in un paesaggio desolato, segnato dal grande gasometro sullo sfondo. Siamo a Viale Marconi, dove oggi sorgono palazzoni intensivi degli anni '60. Il gasometro esiste tuttora, anche se non più in funzione, all'interno dell'area già industriale della ex Romana Gas. Nascosto in basso, tra gli attori ed il gasometro, scorre il Tevere. |
Frame 15 Bruno, interpretato da Enzo Staiola (1939-), che all'epoca aveva 9 anni. Siamo al Lungotevere Ripetta, vicino all'Ara Pacis. |
Frame 16 Fallita la ricerca della bici rubata, Antonio e Bruno entrano in una trattoria a pranzare. L'inquadratura è tutta reale, nessuno sfondo trasparente! Siamo a Via di Ripetta e dall'interno della trattoria (forse la "Buca di Ripetta", all'epoca famosa) vediamo transitare sul Lungotevere un tram a due assi della linea 33 (certamente bidirezionale perché un capolinea era a binario tronco). |
Frame 17 La seconda parte del film, abbandonata la periferia, si svolge nei quartieri più vecchi della città, anch'essi segnati dal degrado. E' qui che Antonio incontra fortuitamente il ladro ma, in mancanza di prove e testimoni, è costretto ad andarsene. E' il Vicolo della Campanella, verso Via del Governo Vecchio (Rione Ponte). |
Frame 18 Tutta la ricerca della bici si svolge nella giornata di domenica: una città deserta continua a fare da sfondo. Angolo tra Lungotevere Flaminio e Via Pietro da Cortona. Il bifilare è del 138 (immagine di oggi: la strada è ugualmente larga, eppure le file di auto la fanno meno "aperta"). |
Frame 19 Angolo tra Via Pietro da Cortona e Via Flaminia, percorsa da un tram della linea 1 (P.le Flaminio - Ponte Milvio). |
Frame 20 La vettura 581 in servizio sul 2/3. Antonio, per disperazione, ha provato a rubare egli stesso una bici, ma viene subito raggiunto dalla folla (nella scena finale il proprietario della bici, rendendosi conto di avere di fronte un poveraccio, sceglierà di non sporgere denuncia). Tutte le scene finali sono girate attorno allo Stadio Flaminio, dove all'epoca si giocavano le partite di campionato. Qui siamo in Via Flaminia presso lo Stadio. L'immagine documenta il breve periodo (1948-1951) in cui alcune linee tramviarie avevano uno strano numero "frazionario"; in realtà la "2/3" non era che l'unione delle precedenti linee 2 e 3 (poi rinumerata 2 nel 1951). Particolare curioso: ancora oggi qui passa uno dei pochi tram romani (P.le Flaminio - Piazza Mancini) che dopo varie vicende... è stato rinumerato 2! |
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