La Genova-Casella è una celebre linea a scartamento ridotto, lunga 25 km, che risale i monti genovesi, passando in quota la val Bisagno, in un paesaggio selvaggio e maestoso, per poi discendere verso una valle laterale del Polcevera e infine, dopo il valico di Crocetta d'Orero, l'alta valle Scrivia. Nata già a trazione elettrica nel 1929, ha rappresentato per anni una delle tradizionali gite domenicali dei cittadini genovesi, che le hanno sempre dimostrato un grande affetto. A partire dalla seconda metà degli anni '90, la Genova-Casella è stata devastata dai graffiti vandalici, a cui nessuno riuscirà a trovare rimedio fino alle successive riverniciature del 2016, e nei primi anni 2000 anche da un progressivo, grave e preoccupante decadimento, sia dell'infrastruttura (con numerosi rallentamenti), sia dei rotabili. Questi ultimi, nel corso del 2008, sono stati via via bloccati da ripetuti guasti, che hanno comportato la sostituzione con autobus della quasi totalità delle corse, facendo dubitare dello stesso futuro della linea. Dal 2010 la situazione si è risolta e tutte le corse sono tornate ad essere svolte per via ferroviaria. Tuttavia i rallentamenti - a 20, 15, 10 e addirittura 3 km/h - sono ancora aumentati, tanto che il tradizionale tempo di percorrenza di 55 minuti è stato innalzato a 1h05 ma è abituale che anche così si facciano 10-15 minuti di ritardo. La ferrovia è rimasta in Gestione Commissariale Governativa dal 1949 al 2002, quando è subentrata una società controllata dalla Regione Liguria. La stessa Regione ha poi bandito una gara per l'affidamento del servizio, aggiudicata ad AMT, l'azienda del trasporto urbano di Genova, che ha iniziato la propria gestione al principio del 2010. Nel frattempo è stato anche ordinato un unico esemplare di tram Sirio di AnsaldoBreda (che in verità non verrà mai costruito). Al principio del 2011, in questo contesto di incertezza e contraddizioni - che sarà risolto solo con i lavori del 2013-2016 - la linea offre non solo un tracciato affascinante, ma anche rotabili di grande pregio, a cominciare dalla locomotiva storica 29, già della Ferrovia Sangritana (TIBB, 1924), uno dei mezzi elettrici più antichi ancora circolanti in Italia. Nel 2010 è ritornata in servizio dopo una riparazione anche la motrice A5, già della Ferrovia Spoleto-Norcia (Casaralta, 1957): ad aprile 2011, grazie anche alla encomiabile disponibilità del personale della ferrovia, abbiamo quindi organizzato un giro fotografico, all'andata con la A5 e al ritorno con la 29, ed è a questo viaggio che si riferisce la maggior parte delle foto. Franco Dell'Amico e Paolo Saccà (www.scartamentometrico.com) hanno invece gentilmente fornito le immagini d'epoca in apertura. |
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Foto scattata usando solo i mezzi pubblici (info)
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