Largo Cairoli. L'intricata maglia tranviaria di Largo Cairoli, che si articola attorno all'aiuola centrale circolare. Eleganti i volumi originali del Teatro Dal Verme (1872), bombardato nel 1943; alle sue spalle la città mantiene ancora complessivamente altezze e proporzioni ben definite. Sullo sfondo, dietro il palazzo all'angolo con Corso Magenta, spuntano - in ordine - Sant'Ambrogio, il Sacrario dei Caduti, Castel Cova e San Vittore (basilica). |
Largo Cairoli (part.) |
P.le Cuoco. La Carrelli 1652 in sosta sul 23. Sulla destra della via Faà di Bruno, ad angolo con viale Molise, si sviluppa l'omonimo Quartiere Molise (Cesare e Maurizio Mazzocchi, 1933-1938), grande complesso di case economico-popolari realizzato dallo IACP secondo canoni e forme proprie del razionalismo. |
Corso Genova. La Carrelli 1886 in servizio sul 26 interstazionale sosta ai piedi del Grattacielo di Porta Genova (Mario Baciocchi (?), primi anni Cinquanta). |
Cordusio. Spettacolare e nitidissima vista verso la via Tommaso Grossi e la Galleria. |
Cordusio (part.) L'ingrandimento, oltre ai pedoni e ai passeggeri che salgono e scendono dal tram, mostra anche le tracce dei binari che dalla via Dante proseguivano verso via Mercanti. |
P.za 5 Giornate. La vettura Edison di inizio secolo con rimorchio è una presenza singolare anche per i primi anni '50 a cui probabilmente risale la cartolina (Rotalfoto non viaggiata). Sull'originale si legge 35 come numero della linea, che nello Stradario Busetti del 1959 era un Piazza Fontana - Corso XII Marzo - Taliedo. |
Piazza Piemonte. Le ciminiere testimoniano la presenza dell'industria nel tessuto urbano: si tratta in particolare del vasto complesso degli stabilimenti De Angeli (vedi anche la mappa del 1925). |
Piazza Repubblica. L'intersezione tranviaria con i quattro rami di svolta (Grand Union nella terminologia americana) è ancora completa; oggi è totalmente scomparsa la metà settentrionale, cioè quella in primo piano. |
Piazza Repubblica (part.) |
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