Bobina 8 mm e caricatore Super 8. Un elemento di pregio, quando si acquistano le cineprese ai mercatini, è la disponibilità anche della pellicola: ovviamente non per utilizzarla, ma per documentare in modo completo questa tecnologia. A sinistra, una bobina di 8 mm "doppio", cioè di pellicola 16 mm a doppia perforazione, che viene passata due volte nella cinepresa e tagliata longitudinalmente dopo lo sviluppo. La bobina contiene 7,5 m di pellicola, pari a 15 m una volta giuntate le due metà. In realtà si arriva a 2x10 m, contando anche gli spezzoni iniziali e finali di 1,25 m (che prendono parzialmente luce durante il caricamento, risultando quindi in parte inutilizzabili). A destra il caricatore Super 8, in questo caso di pellicola Kodachrome 40 (cioè 40 Asa, gli Iso di oggi), che era incluso con la Eumig Mini 3. Il caricatore contiene 15,2 m (50 feet) di pellicola, in un involucro in plastica sigillato (praticamente impossibile da aprire senza romperlo). Le due bobine, all'interno del caricatore, risultano coassiali e sovrapposte. La sensibilità di 40 Asa è riferita all'uso in luce artificiale. Per il più comune utilizzo in luce diurna, tutte le cineprese Super 8 sono dotate di un filtro ambra, che può essere interposto tra obiettivo e pellicola, ed è di norma realizzato in plastica trasparente. Con il filtro inserito, la sensibilità scende a 25 Asa, identica a quella comunemente usata con la pellicola 8 mm (che era invece tarata per luce diurna e non necessitava di filtri). |