Bondeno. Questa coppia di ALn 72 della Ferrovia Suzzara-Ferrara fa parte di un gruppo di 3 automotrici (.01 - .03) consegnate dalla FIAT nel 1935. Il fotografo le ha riprese mentre attraversano il ponte provvisorio sul fiume Panaro a Bondeno, installato dai tedeschi nel 1944 dopo un bombardamento durante la Seconda Guerra Mondiale e rimasto in uso per dieci anni. |
Pergola. Il Santuario della Madonna del Sasso domina la gola sottostante mentre un coppia di ALn 556 Breda sta per impegnare l'omonima galleria dopo aver attraversato il ponte di pietra nel suo percorso verso Pergola. La Fabriano-Pergola faceva parte di uno sfortunato progetto di collegamento transappenninico che, negli intenti, doveva arrivare fino a Santarcangelo di Romagna, presso Rimini. Il tratto più settentrionale non venne mai completato, quello intermedio, da Pergola a Fermignano (presso Urbino), non venne ricostruito dopo le distruzioni belliche, e infine il servizio sui 31 km da Fabriano a Pergola è stato sospeso nel 2013, utilizzando come motivazione uno smottamento lungo la linea. |
Macerata. Discendendo a poco a poco lungo le linee appenniniche, ci troviamo nel regno delle ALn 556 Breda, che per decenni hanno viaggiato in queste zone. In questa ripresa dall'altro della stazione di Macerata una ALn 556 è appena ripartita in direzione Civitanova Marche. Sullo sfondo si staglia il profilo della cittadina marchigiana. |
Casacalenda. Le ALn 556 Breda confermano ancora una volta l'importante servizio che hanno svolto nelle linee del Centro Italia. In questa cartolina una coppia di queste automotrici è stata ripresa con lo sfondo del paese di Casacalenda, sulla ferrovia Termoli - Campobasso. Dopo alterne vicende, la linea risulta chiusa da fine 2016 a tutt'oggi (2020) con la motivazione di lavori di adeguamento. |
Torre Annunziata. Celebre immagine della stazione di Torre Annunziata Città, con numerosi passeggeri che stanno salendo su un'ALn 56 dotata di fascio littorio sul radiatore. La stazione si trova sulla linea Salerno - Napoli, elettrificata già nel 1938 insieme a tutta la ferrovia fino a Reggio Calabria, e precede di circa 1,5 km la stazione di Torre Annunziata Centrale, capolinea della relazione verso Castellammare di Stabia. Fino alla chiusura avvenuta nel 2006, da Torre Annunziata Centrale si diramava anche la linea per Cancello, a nord del Vesuvio. |
Castellamare di Stabia. Tutti in posa per questa fotografia dell'AUTO 64.40, poi divenuta ALb 64.40 e quindi trasformata in automotrice frigorifero ALHb 64. La foto è stata scattata lungo il raccordo che, distaccandosi dalla linea poco prima di raggiungere la stazione di testa di Castellammare, portava allo scalo di Castellammare Marittima, passando in pieno centro urbano: si nota infatti sullo sfondo la Concattedrale di Maria Santissima Assunta. L'uso sempre più sporadico del raccordo per tradotte merci dirette ai cantieri navali è continuato fin verso il 2015 e il binario affogato nella pavimentazione stradale è presente ancor oggi. |
Montesarchio. La stazione di San Martino Valle Caudina - Montesarchio - Pannarano della ferrovia in concessione Benevento-Cancello via Valle Caudina è ubicata a metà strada fra i centri di San Martino e Montesarchio. La sua localizzazione fu dovuta ad una disputa fra i due comuni che volevano entrambi che la ferrovia passasse per il proprio centro. Tra la fine degli anni '40 e l'inizio degli anni '50 vennero acquisite dalle FS sette automotrici ALb 56 Breda danneggiate durante la Seconda Guerra Mondiale e che, nella fase di ricostruzione, furono dotate di motore Diesel e riclassificate ALn 56.401-407. Dopo i carri merci in fondo al piazzale si può anche notare una rimorchiata. L'assenza della linea elettrica fa datare l'immagine anteriormente al 1959. La linea è ancor oggi in esercizio sotto la gestione EAV (già MetroCampania NordEst). |
Calitri. Un coppia di ALn 556 Breda, con in testa l'unità 2318, è in sosta nella stazione di Calitri - Pescopagano, ove la prima località si trova in Campania mentre la seconda in Basilicata. Il fabbricato viaggiatori venne raso al suolo a causa del terremoto dell'Irpinia del 1980 e fu ricostruito con uno scarno prefabbricato. Siamo lungo la ferrovia Avellino - Rocchetta S. Antonio, chiusa al traffico regolare nell'agosto 2010 e riaperta a quello turistico da Fondazione FS nel 2018. La parziale sfocatura della parte inferiore della cartolina è tale anche sull'originale. |
Melfi. Con lo sfondo di Melfi e del suo Castello normanno, il fotografo ha colto in transito una robusta composizione composta da due ALn 668.1400 ed una Ln.664, tutte nella colorazione originale in beige e verde lichene, che ebbero le prime due serie di ALn 668 (1400 Fiat e 2400 Breda). La stazione di Melfi si trova sulla linea ferroviaria Foggia - Potenza. |
Manfredonia. Negli anni Trenta, per permettere un miglior accesso alla centro della città di Manfredonia, la linea proveniente da Foggia venne prolungata per circa 700 m dalla stazione principale a un nuovo capolinea, denominato Manfredonia Città. E' proprio in questa stazione, dotata del solo marciapiede, che è in sosta una coppia di ALn 556 Fiat. Il servizio lungo questa breve tratta cessò negli anni Ottanta. |
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