Roma 1943, U.S. Army, area nord.
. Dato l'uso militare, la mappa è corredata da un dettagliato elenco di tutti i punti di interesse, connotati da codici di riconoscimento, che comprendono edifici pubblici, istituzioni, monumenti, musei, ospedali, scuole, officine ed impianti industriali, alberghi ed altro. Sono opportunamente evidenziati anche gli edifici del Vaticano e quelli con status di extraterritorialità, per i quali la condizione di "città aperta" proibiva il bombardamento. Sono presenti le curve di livello con equidistanza di 10 metri, le quote sul livello del mare, le zone alberate e, singolarmente, anche i tracciati sotterranei degli acquedotti. La mappa copre praticamente tutte le aree urbanizzate all'epoca, tranne alcune borgate alla periferia est ed ovest, ma anche molte aree ancora rurali, che saranno pesantemente costruite nella selvaggia espansione del dopoguerra. La rappresentazione è molto precisa e documenta in modo completo ed impeccabile lo stato della città dopo le trasformazioni del ventennio fascista, con i massicci sventramenti del centro storico (Fori, Campidoglio, Augusteo, Corso Rinascimento, spina dei Borghi) e l'altrettanto massiccia espansione dei nuovi quartieri, specie nella zona nord. |
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