Roma circa 1903.

.
La carta è stata verosimilmente elaborata per una guida turistica, perché sono presenti didascalie in inglese e un elenco di teatri ed alberghi. Ci sono anche numeri che contrassegnano luoghi o monumenti, che rimandano ad una carta più ampia. La datazione al 1902-1903 circa è deducibile dall'estensione a quel tempo della rete tranviaria, rilevata su altri documenti.

E' rappresentata l'area all'interno delle Mura Aureliane, più alcune zone appena urbanizzate come i Prati presso Castel Sant'Angelo; del resto all'epoca l'area al di fuori della mappa non era ancora praticamente costruita. Permangono all'interno delle mura, nella zona sud, ampi spazi ancora non costruiti, che diverranno la zona a parco archeologico. Va notato che in vari punti sono indicate come occupate da strade ed edifici aree in realtà ancora non urbanizzate (ad esempio all'Aventino, fuori Porta San Paolo, intorno a San Giovanni). L'area del Circo Massimo (a Via dei Cerchi) è invece occupata dai fabbricati... dell'Officina del Gas!

Rispetto alla Roma papalina di trent'anni prima sono già molti e radicali i cambiamenti visibili sulla mappa. Sono stati costruiti i muraglioni sul Tevere (per evitare disastrose alluvioni), sono state aperte le prime grandi strade di attraversamento come Via Nazionale e Corso Vittorio Emanuele (che ha sventrato il quartiere del Rinascimento), è stata edificata la triste Roma "umbertina" ai Prati, all'Esquilino, intorno alla Stazione Termini, dove prima era una cintura di ville e giardini. Non è ancora visibile, anche se all'epoca doveva essere già a buon punto, l'allargamento di Piazza Venezia a nord del Campidoglio per la costruzione del Vittoriano.

Peraltro sono ancora in gran parte intatte le aree di edilizia minore e fittamente popolate che saranno sventrate ed abbattute nel ventennio fascista: la zona dei Fori e quella intorno al Campidoglio, l'area del Mausoleo di Augusto, il fianco di Piazza Navona dove verrà aperto il Corso Rinascimento, la "spina" dei Borghi davanti a San Pietro (dove oggi si apre via della Conciliazione).

La rappresentazione è molto precisa e dettagliata, con molti nomi di vie anche secondarie e l'indicazione di luoghi di interesse, palazzi e chiese. Tra le curiosità da segnalare, la presenza presso il Vaticano del ponte in ferro "provvisorio", costruito prima di Ponte Vittorio Emanuele per far passare i tram, e anche un Ponte "Emilio" presso Porta Portese, in realtà mai esistito.

Per le ferrovie sono correttamente riportate le stazioni Termini, Trastevere (vecchia) e San Pietro della linea per Viterbo aperta nel 1894.

La rete dei tram, rappresentata con precisione, è quella all'epoca esercitata dalla Società Romana Tramways ed Omnibus (SRTO), e in base alle notizie disponibili doveva essere già quasi completamente elettrificata. Non sono riportati i numeri delle varie linee. Non sono ancora presenti le linee per i Castelli, aperte dal 1906, ma è evidenziato il tram a vapore per Tivoli fuori Porta San Lorenzo e quello (forse ancora a cavalli) per Ponte Molle (Milvio) da Piazza del Popolo.

I percorsi tranviari della zona centrale resteranno praticamente invariati fino alla riforma del 1930, che eliminerà il tram dal centro: da notare il passaggio dei tram nei Borghi (a senso unico ed a mano sinistra) e nelle tortuose e strette stradine intorno al Pantheon ed al Campidoglio.


Torna alla gallery "Roma"   [Indice della sezione / This Section]

[Home page]