Quando le autostrade rappresentavano il progresso del Paese

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Le "guide rosse" del Touring Club Italiano, fino alle edizioni dei primi anni Ottanta, esploravano il territorio per direttrici, a partire dalle strade di grande comunicazione (oggi le guide sono impostate su itinerari, spesso circolari o su strade minori).
Le autostrade, che al tempo costituivano un vanto per il Paese, venivano tutte descritte, anche con dettagliati riferimenti tecnici. Tra le varie descrizioni, ho selezionato quella dell'autostrada per antonomasia: l'Autostrada del Sole, nel suo primo tratto da Milano a Firenze, e la Savona-Torino (A6), che è stata tra l'altro l'ultima autostrada italiana a conservare la struttura originale a carreggiata unica (il raddoppio della carreggiata si è concluso solo nel 2001).

Illustrazioni a corredo tratte da cartoline originali in bianco e nero d'epoca


GUIDA D'ITALIA DEL TOURING CLUB ITALIANO
Emilia Romagna (edizione 1966)

2. - Da Bologna a Milano

Carte, pag. 256 e 384.

a) PER AUTOSTRADA

Km 210.5 complessivi, di cui 190 sull'AUTOSTRADA DEL SOLE, A 1, la massima arteria nazionale che collega le regioni settentrionali con quelle centrali e meridionali. Il tronco Bologna-Milano fu costruito tra il maggio 1956 e il luglio 1959. Ha un andamento generale da SE a NO ed è quasi perfettamente pianeggiante, a lunghissimi rettilinei. Tra le opere d'arte figurano 15 grandi ponti per complessivi m 3511. Percorso alquanto monotono nella pianura emiliana, allietato da vasti frutteti e vigneti, coltivazioni agricole e dal profilo dell'Appennino a sin., poi nella « Bassa Milanese », rigogliosa di vegetazione, solcata da canali, spartita da lunghi filari di pioppi e sparsa di cascinali.

Bologna, pag. 83. Si esce per le vie Saffi ed Emilia di Ponente, varcando il Reno, al di là del quale una strada di raccordo porta alla « tangenziale », il grande anello autostradale che si svolge a N di Bologna collegando le principale arterie che fanno capo alla città. Si continua lungo la Via Emilia attraversando subito il grosso sobborgo di Borgo Panigale, pag. 169. Km 8 staz. Borgo Panigale, ove ci si immette sul raccordo autostradale che porta, km 13.6, all'Autostrada del Sole. Indietro spicca sul colle della Guardia la rossa mole del santuario della Madonna di S. Luca, che domina Bologna. Hanno inizio lunghi rettifili tra ampie distese di frutteti (ciliegi, peschi, peri, meli), che nel periodo della fioritura offrono uno spettacolo esaltante. Sulla sin., il profilo dei molli rilievi appenninici digradanti alla pianura.

Bologna, il Santuario di San Luca, citato dalla guida.
Cartolina viaggiata nel 1949.

Varcato il F. Panaro, si è, km 31.6, alla staz. Modena S, a km 9.8 a SE di Modena e a km 13 a NO di Vignola; sull'abitato di Modena, a cui ci si avvicina, spicca la Ghirlandina. Si sovrappassa la Statale dell'Abetone, poi la ferrovia Milano-Bologna e la Via Emilia. Km 44.8 staz. Modena N, a 5 km a O della città, pag. 224. L'Autostrada attraversa il F. Secchia e corre tra vigneti. Km 63.9 staz. Reggio nell'Emilia, a km 3 dalla città, pag. 292. L'Autostrada prosegue piatta e monotona nella campagna ben coltivata e attraversa il Cròstolo e l'Enza.

Km 91.9 staz. Parma, a km 4.5 dalla città, pag. 329; subito dopo si supera il T. Parma, poi il F. Taro, dal larghissimo letto ghiaioso, quindi si rasenta a d. Fontanellato, sovrastato dalla rocca dei Sanvitale. Nelle campagne circostanti larghe coltivazioni di pomodori e barbabietole si alternano ai cereali; ravvivano il paesaggio i filari di viti, appese in caratteristici festoni tra olmo e olmo. Km 111.9 staz. Fidenza, a km 4.2 dalla cittadina, pag. 174, e a 13.2 da Salsomaggiore Terme, pag. 403. Si oltrepassa l'area di parcheggio Chiaravalle della Colomba, da cui si vede la famosa Abbazia (la si può raggiungere per passaggio pedonale). Km 128.3 staz. Fiorenzuola d'Arda, a km 4 a N della cittadina, pag. 178, e a 4 a S di Cortemaggiore, pag. 179. Si allontanano i rilievi appenninici, mentre si attraversa l'estremo lembo della pianura emiliana e si punta verso il Po. Dopo il T. Nure si è, km 143.8, alla staz. Piacenza S, a km 5.5 da Piacenza, pag. 408, e a km 27.3 da Cremona. L'Autostrada del Sole incrocia l'autostrada in costruzione Piacenza-Cremona-Brescia e su un ponte lungo m 1176 supera il Po, che scorre pigro tra sponde boscose; scavalcata la ferrovia Bologna-Milano, tocca, km 152.7, la staz. Piacenza N, in corrispondenza della Via Emilia, in territorio lombardo: uscite per (km 7.3) Piacenza, per (km 6.7) Codogno e Cremona e per Lodi.

Si solca ora la pingue, irrigua pianura lombarda, sparsa di grossi cascinali e di centri; cortine di pioppi spartiscono i campi. Km 164.4 staz. Casalpusterlengo, raccordata alla strada Pavia-Casalpusterlengo-Cremona. Km 179.6 staz. Lodi, a km 6.5 a SO della cittadina, pag. 181. Sulla d. è Lodi Vecchio, di cui si intravvede, tra gli alberi, la romanica chiesa di S. Bassiano. Si varca il F. Lambro, che scorre sinuoso tra sponde alberate, poi si rasenta a d. Melegnano. Km 193.9 staz. Milano-Melegnano: uscita per la vicina Via Emilia e per Binasco. Nei pressi dell'Abbazia di Viboldone, che si vede sulla d., km 198.9 si stacca la « tangenziale Ovest », l'importante arteria di collegamento con le autostrade e le grandi strade che divergono a S e a O di Milano. Si scavalca la ferrovia Bologna-Milano e in corrispondenza del grandioso centro tecnico-petrolifero di Metanopoli ha termine l'autostrada vera e propria; si percorre il raccordo che conduce alla periferia SE di Milano, mentre si infittiscono i caseggiati e le industrie, sulla sin. spicca la torre nolare dell'Abbazia di Chiaravalle. Rasentato il sobborgo di Rogoredo, si perviene in piazzale Corvetto e per il corso Lodi si entra, km 210.5 in Milano, v. Milano e Laghi del T.C.I.

Milano, Piazza Diaz, luogo di architetture razionaliste e di... automobili (al centro della piazza, l'accesso al parcheggio sotterraneo, inaugurato nel 1960).


3. - Da Bologna a Firenze

Carte, pag. 176 e 208.

a) PER AUTOSTRADA

Km 102.8, di cui km 84.8 di autostrada e km 18 di raccordi. E' un tratto dell'AUTOSTRADA DEL SOLE (A 1), la più rapida e agevole arteria stradale che attraversi l'Appennino. Aperta al traffico nel 1960, ha pendenze massime del 3.75% e qualche curva con raggio minimo di 250 m; conta 47 gallerie per complessivi km 11.4, 36 viadotti e 14 ponti per complessivi km 13.3. Risale per breve tratto la V. del Reno, poi le valli del Setta, del Gambellato e del Bagnolo, supera il crinale appenninico sotto il M. Citerna, scende verso il Mugello e, oltrepassate le Croci di Calenzano, alla piana di Firenze. Paesisticamente è interessante per le valli alpestri che si attraversano, le quinte dei monti che si levano ora brulli, ora boscosi, per il contrasto tra gli aspetti del versante emiliano e quello toscano, più ameno e vario, per la stessa visione delle grandiose opere d'arte dell'autostrada.

Bologna, pag. 83. Si esce per via Saragozza o per via A. Costa, verso SO (più agevolmente per la «tangenziale» da vari punti della città); Lasciata a sin. la strada, poi la funicolare per il santuario di S. Luca, che spicca in alto al termine del lungo porticato che vi sale, si va a varcare il F. Reno. Rasentato Casalecchio di Reno, pag. 194, ci si immette nell'autostrada. Km 8 staz. Bologna-Casalecchio: l'autostrada imbocca la V. del Reno, in direzione S, giungendo in breve all'ampia e attrezzata area di servizio Cantagallo. Si risale la valle, limitata a E da basse colline, in parte brulle ed erose da calanchi, e sparsa di abitati sull'opposto versante; a lato corre la ferrovia Porrettana. Dopo un'ampia curva si attraversa, su un ponte di 413 m, l'ampio letto ghiaioso del F. Reno. Di qui ha inizio il tratto appenninico dell'autostrada. Km 19.9 staz. Sasso Marconi, a SE del paese, pag. 196; strade di raccordo per la Statale Porrettana e per quella del Valico di Montepiano.

Si abbandona il Reno per seguire la V. del Setta, tra alture talvolta rocciose che vanno man mano elevandosi. Si corre per lungo tratto a fianco del letto ghiaioso del torrente, incontrando la «Direttissima» Bologna-Firenze, che di frequente si vede addentrarsi in gallerie. Con un lungo, ardito viadotto l'autostrada attraversa la valle, per elevarsi sul versante orientale. Km 35.6 staz. Rioveggio, presso il paesetto di Rioveggio, pag. 210: uscite per Monzuno-Loiano, S. Benedetto Val di Sambro-Castel dell'Alpi e per Grizzana-Vergato. Il fianco della valle si fa più scosceso e la salita, attraverso una serie di ponti-viadotti e gallerie, più viva. Sul versante opposto si vede in basso ancora per poco la «Direttissima», che poi s'interna nella lunga galleria dell'Appennino. Davanti, sopra uno sperone, Piano del Voglio con l'aguzzo campanile della sua chiesetta compone un quadro pittoresco. Km 50.1 staz. Piano del Voglio, a km 2.5 dal paese, pag. 211, presso cui si diramano strade per Madonna dei Fornelli, Monzuno e il Passo della Futa. Attraversata la galleria Sospara, ci si affaccia all'alpestre valletta del Gambellato. Di fronte l'orizzonte è chiuso dai monti del crinale appenninico. Si prosegue continuamente su viadotti. Km 55.2 Staz. Roncobilaccio: uscita per (km 11) Castiglione dei Pépoli, pag. 212, e per (km 9.5) il Passo della Futa, pag. 192.

Un'ultima vivace salita su lunghi, grandiosi viadotti tra strette incisioni boscose e si giunge all'imbocco m 736 della galleria di Citerna, lunga m 680, con la quale l'autostrada supera il crinale appenninico. Si esce sul versante toscano in sensibile discesa, passando da una galleria all'altra, da un viadotto all'altro, in un ambiente alpestre, tra picchi boscosi, che a primavera si vestono del giallo delle ginestre. Il panorama si amplia; sulla sin. la vista spazia sulle ondulazioni del Mugello fino al lontano M. Senario; sulla d. si leva l'uniforme catena dei monti della Calvana. Cipressi e ulivi annunciano il paesaggio toscano. Km 74.4 staz. Barberino: uscite per (km 4) Barberino di Mugello e per Borgo S. Lorenzo. Con un erto rettilineo in trincea si sale alla quota 400 e si imbocca la galleria delle Croci di Calenzano, la più lunga (m 875) dell'intero percorso appenninico. Inizia ora la lunga discesa a mezza costa di un vallone verso il bacino di Firenze, che si intravede nello sfondo. Il paesaggio circostante, ravvivato da boschetti di pini, da cipressi e ulivi, assume spiccati caratteri toscani. Rasentato a d. il pittoresco borgo di Calenzano, si sbocca nell'animata pianura. Km 90.9 staz. Prato-Calenzano, a 3 km da Calenzano; raccordi con la strada Prato-Sesto Fiorentino-Firenze.

Si intravede sulla d. Prato e sulla sin., ai piedi del M. Morello, Sesto Fiorentino. La piana di Firenze si apre in tutta la sua luminosa estensione. Km 92.8 staz. Firenze Nord, raccordata con l'Autostrada Firenze-Mare; si esce sulla vasta area di servizio, ove appartata sulla d. si leva l'originale, moderna (1964) chiesa di S. Giovanni Battista, eretta in memoria dei lavoratori caduti nel corso della costruzione dell'autostrada. Km 102.8 Firenze, v. Firenze e dintorni del T.C.I.


GUIDA D'ITALIA DEL TOURING CLUB ITALIANO
Liguria (edizione 1967)

9. Da Savona a Ceva.

Carta, pag. 232.

a) PER AUTOSTRADA

AUTOSTRADA SAVONA-CEVA, km 34.9, facente parte dell'autostrada Savona-Torino, contrassegnata con la sigla A 6, attualmente (1966) in esercizio fino a Fossano, mentre i lavori di ultimazione sono in fase avanzata. Da Savona a Ceva si svolge in direzione N-NO tra le ultime propaggini delle Alpi Liguri. Inaugurata nel 1959, è uno dei più significativi esempi in Italia di autostrada di montagna. La pendenza del tracciato è pressoché costante. Sull'arteria, servizio telefonico di soccorso, dislocato ogni 3 chilometri.

Savona, le ciminiere del porto viste da Albisola.
Cartolina viaggiata nel 1948.

Dalla Staz. Savona-Ovest, l'autostrada (in alto a d. l'antica chiesa di N. Signora del Monte), dopo una galleria, valica su un viadotto a grande altezza il T. Quazzola (a sin. veduta su Vado, la rada, Quiliano e sul M. Alto), seguendone la valle, nota per i sette ponti romani della Via Julia Augusta (due dei quali ancora conservati), sino in vista di Cadibona, le cui caratteristiche rustiche abitazioni sono pittorescamente sparse a gruppi. Dopo aver superato il dislivello, affrontando le pendici del M. Baraccone con un ardito percorso elicoidale (a E bella veduta sull'Appennino Ligure), costituito da un complesso di gallerie e viadotti, valica la displuviale in galleria poco a S del Colle di Cadibona e giunge, km 12.3, alla Staz. Altare. Si segue la valle della Bormida di Màllare (a d., prima l'abitato di Altare con le antiche vetrerie e poi gli stabilimenti di Ferrania) e si raggiunge, km 17.5, la Staz. Càrcare (stazione di rifornimento, posto di ristoro, chiesa della Madonna della Pace, a pianta circolare, dell'arch. Enrico Chiappini, 1965): poco dopo si attraversa su lungo viadotto curvilineo la Bormida di Pàllare (a d., l'abitato di Càrcare e sul fondo gli impianti industriali di Bragno) e, dopo due consecutive gallerie (stazione di rifornimento, posto di ristoro), si piega a O verso il crinale di Cosseria (in alto dominano i ruderi di un castello carrettesco).

Dopo il valico si scende, con bella vista sul borgo medioevale e sul turrito ponte, km 18.3, alla Staz. Millésimo, e successivamente si risale la valletta del T. Zémola (a Roccavignale, sulla d., bella vista sugli imponenti ruderi del castello feudale). Attraverso due lunghe gallerie (tra di esse, km 24.3, i raccordi d'uscita della Staz. Montezémolo, attorno alla quale sta sorgendo un villaggio turistico-residenziale in bella posizione panoramica), si entra in Piemonte e ci si affaccia sull'ampia vallata del T. Cevetta (splendido pan., specialmente invernale, sulle Alpi marittime, sulle Cozie e sul M. Viso).

Dopo, km 31.6, la Staz. Priero (a d., il vecchio borgo dominato dal palazzo gentilizio e da un'alta torre circolare; a sin., su un colle, i ruderi del castello con vicina chiesa) si giunge, km 34.9, alla Staz. Ceva. Da Ceva l'autostrada prosegue attualmente fino, km 74.2, a Fossano.

Varazze: un tratto della A10 Genova-Savona, nella versione originale a carreggiata unica; anche la A6 Savona-Torino si presentava in questo modo.
Cartolina viaggiata nel 1961.


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