Paradossi tariffari di oggi
Norma di Parma che va a Monza.

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Norma abita a Parma, e settimana scorsa si è dovuta recare a Monza. Ha trovato comodo viaggiare su un treno Intercity tra Parma e Milano, mentre tra Milano e Monza, data la breve distanza, pensa di utilizzare uno dei tanti treni regionali per Chiasso o Lecco.
Per il ritorno, cambia sempre treno a Milano, ma ha trovato un Intercity con cui percorrere anche la breve tratta Monza-Milano.
Il biglietto che le viene dato per il ritorno è uno solo, costa 11.16 Euro e copre tutti i 141 km del suo viaggio.

Monza-Parma: un biglietto


Monza-Parma, 11.16 Euro a tariffa Intercity

Il biglietto per l'andata... in realtà sono due. Con una sorpresa: la loro somma fa 12.63 Euro. Un Euro e mezzo in più, che rappresenta un aumento di costo del 13%. Norma è senza parole: da Monza a Milano non usa l'Intercity, ma un normale treno regionale, eppure paga di più.

Parma-Monza: due biglietti


Parma-Milano, 11.47 Euro a tariffa Intercity


Milano-Monza, 1.16 Euro a tariffa regionale con lo "sconto" del 25% di cui si parla più sotto

La spiegazione

Dal giugno 2001, i biglietti si emettono solo sulla base di relazioni effettivamente coperte da un certo treno. In altre parole non si fa più un biglietto Parma-Milano punto e basta, ma si fa un biglietto Parma-Milano per l'Intercity delle 7.55, o per quello delle 9.17 e così via, indipendentemente dal fatto che si prenoti un posto o no. Poi, con lo stesso biglietto e allo stesso prezzo il viaggiatore è libero di prendere qualunque altro treno di categoria pari o inferiore, esattamente come una volta.
Se la relazione non richiede trasbordi, tutto bene. Ma se la relazione può essere coperta solo cambiando treno in una stazione intermedia, cominciano i guai:

In origine questo meccanismo aveva come "giustificazione" il fatto che Trenitalia voleva tenere una contabilità separata per il Trasporto Regionale e per la lunga percorrenza, e quindi aveva bisogno di sapere esattamente per quale treno veniva venduto ciascun biglietto. Si potrebbe osservare che far ricadere sull'utente i propri problemi contabili non appare una grande strategia commerciale...
In ogni caso oggi tutto il trasporto passeggeri di Trenitalia è stato riunificato (vedi gli ultimi aggiornamenti) e pertanto decade anche questa giustificazione formale.

Il meccanismo rimane quello che è: un surrogato di aumento delle tariffe, dal momento che obbliga a spezzare il proprio viaggio in tratte più brevi, cioè più costose, sia nel caso di Norma, sia in quello in cui il viaggiatore non voglia utilizzare gli Intercity e gli Eurostar proposti dal computer.

Aggiornamento (novembre 2005): lo "sconto" sul biglietto regionale è stato soppresso. Di conseguenza oggi due biglietti in sequenza si pagano esattamente come la somma di due biglietti separati. Ovviamente anche questo è un surrogato di aumento tariffario.


PS Il fatto che abbiamo in mano i tre biglietti "incriminati" significa che anche Norma, come Lucia di Pavia, è una persona vera e reale, che lavora insieme a noi. Per stavolta ha scelto il treno. E la prossima?


Per saperne di più:
- l'orario cadenzato integrato,
- quale mercato tra i binari.


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