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Questione di look

Scritto a marzo 2013

La nascita di Trenord, a maggio 2011, ha portato con sé una nuova immagine aziendale, che è stata utilizzata anche per riverniciare i treni, sostituendo sia l'XMPR di Trenitalia (risalente alla metà degli anni '90) sia la colorazione verde/arancio di LeNORD, del 2006. Come nuovi colori aziendali sono stati scelti il grigio scuro, un verde caldo ma molto scuro e alcuni filetti rossi molto sottili, il tutto applicato su una base bianca particolarmente estesa.

A personale parere di chi scrive, si è trattato di una grande occasione mancata: la nuova colorazione Trenord non è assolutamente migliore delle due che va a sostituire. Anzi: in molti dettagli è nettamente peggio, per l'eccessiva presenza bianca, quasi una persecuzione dei nostri giorni, da cui sembra impossibile riuscire a liberarsi (non solo in Italia, purtroppo), ma anche per le tinte scure e "tristi" (grigio e verdone) che l'accompagnano.

Le immagini che seguono provano a illustrare meglio quello che ci siamo ritrovati e quello che si sarebbe potuto avere.

 

La colorazione Trenord (2011)

Elementi di estremità (locomotive e carrozze pilota).
Agli estremi del treno la colorazione non è nemmeno malvagia. Le tinte sono scure e i due profili curvi discendenti di norma non c'entrano nulla con la geometria del veicolo, ma il risultato può anche piacere.

Carrozze intermedie.
E' per tutto il resto del treno che l'esito è sconcertante: un'infinita, abbagliante lavagna bianca. E il tetto verde scuro, una tinta che non facilita di sicuro la climatizzazione estiva. Mah.

Carrozza "Valtellina".
E pensare che basterebbe così poco per ribaltare la situazione. Nell'ambito di un progetto europeo Interreg alcune carrozze di prima classe destinate ai diretti Milano - Sondrio - Tirano sono state dipinte in rosso e bianco.
Il profilo a zig-zag delle montagne potevamo forse risparmiarcelo, ma il risultato è incomparabilmente più caldo, lucente e allegro della colorazione Trenord!

La scritta Trenord.
Si può capire l'esigenza di "far passare" il nuovo marchio nell'opinione pubblica, ma tre scritte identiche per ogni fiancata - 30 scritte totali su un treno di 5 carrozze - sembrano veramente troppe: un caso che non ha eguali in altre livree ferroviarie e che rischia di sconfinare nel grottesco.

ALn 668 Brescia-Edolo.
Sulla linea della Valcamonica, le ALn 668 si sono ritrovate 8 scritte Trenord e complessivamente 12 loghi aziendali, ma soprattutto hanno ricevuto questa disadorna colorazione tutta bianca, che sembra veramente incompiuta (i primi che la videro uscire dal deposito di Iseo pensarono seriamente "sì, ma poi la completeranno"...).

Il risultato in esercizio.
Quale poteva essere il prevedibile risultato pratico di tanto bianco? Semplicemente una lavagna sporca. Non riescono nemmeno i tedeschi a tener sempre puliti i loro ICE bianchi...

 

 


E se invece sognassimo a colori?

Ma è così difficile colorare un treno in un modo che sia vivace e allegro, senza peraltro sconfinare nel ridicolmente vistoso? Vediamo giusto qualche spunto...

 

Colorazioni alternative e proposte

Colorazione LeNORD (2006).
Al suo apparire, questa colorazione a bande oblique venne considerata al limite dell'accettabile. Eppure i due colori, verde chiaro e arancio, sono tutt'altro che male, e probabilmente se venissero applicati in un modo un po' più tradizionale, a fasce orizzontali, starebbero assai bene.

Proposta di colorazione 1.
Lo stesso TSR potrebbe guadagnare molto da colorazioni più vivaci: qualche esercizio di fotoritocco può aiutare a immaginare un mondo diverso...

Proposta di colorazione 2.
Fasce orizzontali arancioni e porte rosse creano un treno nuovo e, a differenza delle fasce oblique d'origine, danno colore all'intero convoglio e non soltanto alle estremità.

Proposta di colorazione 3.
L'automotrice della Valcamonica in questa rielaborazione riceve un doppio filetto rosso, un frontale anch'esso rosso e soprattutto la fascia verde inferiore. In questo modo acquista un aspetto forse più tradizionale, ma sicuramente meno disadorno della triste versione reale.

 


Una storia dimenticata?

Trenord, nell'aver messo insieme Trenitalia e LeNORD, ha ereditato il cospicuo bagaglio storico e culturale tanto delle FS, quanto delle Ferrovie Nord Milano. In realtà il patrimonio storico FS ha una valenza ben più estesa, che travalica i confini lombardi; proprio al principio del 2013, è stata istituita un'apposita Fondazione, con lo scopo di valorizzare la storia delle FS, a partire naturalmente dalla tutela, restauro e utilizzo dei rotabili storici.

La situazione dal lato delle Ferrovie Nord Milano appare invece assai più critica: di fronte a un patrimonio storico altrettanto valido, è evidente che questo deve essere ereditato e preso in carico dall'attuale Trenord: altrimenti se ne rischia la totale distruzione. Alcuni segnali recenti non lasciano particolarmente ottimisti.

 

Rotabili di interesse storico del parco FNM

Carrozza EB 900-02.
Nella Prefazione all'Orario di Servizio del 2000, ancora vigente nel 2011, nelle tabelle sul parco rotabile venivano individuati alcuni veicoli esplicitamente "conservati per treno storico", tra cui le ultimissime carrozze sopravvissute di FNM, come ad esempio la EB 900-02. Tuttavia una nota in una tabella non è purtroppo sufficiente per garantire la sopravvivenza di un rotabile: a settembre 2011, non si poteva far altro che constatare che questa e altre carrozze si erano letteralmente autodistrutte, in più di un decennio di esposizione alle intemperie e ai vandalismi, tanto da renderne inevitabile la demolizione.

Elettromotrice EB 740-18 (1957).
La composizione della EB 740-18 era stata ricolorata nel giallo tradizionale nell'autunno 2010 e come tale aveva prestato servizio regolare fino a novembre 2012, chiudendo l'epoca della vecchia generazione delle FNM. Il 24 novembre 2012 ha effettuato un servizio speciale per una festa a Galliate; da quel momento tuttavia non si è più mossa, e, benché sia stata ipotizzata la conservazione, non vorremmo vederle fare a poco a poco la fine della carrozza citata sopra.

Locomotiva a vapore 200-05 (1883).
L'unica vera "star" della storia delle Ferrovie Nord Milano è la piccola locomotiva ottocentesca 200-05. Recuperata all'uso storico già negli anni '70, ha avuto sicuramente un'encomiabile carriera di rotabile storico. Da ultimo, ha rappresentato le FNM alla Giornata FAI 2013 al deposito di Milano Smistamento e la sua presenza è sempre motivo di onore e soddisfazione. Ma continuerà a rimanere pressoché l'unico rappresentante della centenaria storia delle FNM? Il 1883 è un anno ormai lontano: tutto il XX secolo dove è andato a finire?

 


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