Arriva l'inverno
 Masera. Faccio anche un secondo scatto laterale, per un'inquadratura contigua ma diversa. |
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Masera. Ho quasi un'ora di tempo per fermarmi al bar di Masera per la seconda colazione (il pranzo non sarà in programma!) e poi per salire lungo la mulattiera fino al tornante di Creggio. Sulla strada, fotografo i due campanili che avevo già inquadrato a novembre, ora con la prima neve sulle cime. |
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Creggio. Il primo treno discendente è un Vigezzo Vision: non è certo il massimo dell'estetica, ma in uno scenario simile sta bene persino lui! |
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Creggio. Sale ora l'ABe 4/6 54 e l'attendo nell'inquadratura che ancora mi mancava, con la torre medievale di Fra Dolcino, sulla rupe proprio al centro del tornante. Nella scorsa gita, all'ora giusta, ero più in alto, verso Trontano, ma oggi sono tornato apposta per questo scorcio! |
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Creggio. Per il treno successivo, includo nell'immagine anche il cartello, di tipica foggia svizzera, che indica la pendenza e la sua estesa: 60 per mille - la massima della linea - in discesa per 1300 metri. |
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Creggio. Mentre il treno percorre il tornante, corro per il prato, fino a un punto che avevo indicato con un sasso, per una seconda foto allo stesso convoglio. |
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Creggio. È arrivato il momento clou della giornata: pochi minuti prima delle 14, parte da Domodossola la corsa per Re, che è sempre effettuata con una delle storiche ABe 8/8. La vedo giù in basso per il rettifilo, e infine spunta dalla curva. La foto principale della giornata è fatta! |
 Domodossola. Con tutta calma posso ora ridiscendere al piano, dove avevo lasciato la bici, e tornare verso Domodossola. Appena prima della curva che conduce al ponte sul Toce, attendo l'ultimo treno. Non sono ancora le 15, ma adesso c'è un buco d'orario e le prossime corse saranno in ombra pressoché ovunque: tanto vale puntare verso casa. La mia giornata si concluderà con il sole che illumina ormai solo le cime della Valgrande e la sponda orientale del Verbano. |
Cartoline e altro
| Creggio. Concludo il racconto con qualche immagine collaterale o storica. Ricordo in particolare le elettromotrici ABDe 4/4 Carminati & Toselli della dotazione d'origine con questa celebre immagine dell'editore tedesco di cartoline der bahnladen ripresa sulla rampa di Creggio in uno spettacolare paesaggio invernale. |
| Creggio. Gli ABe 8/8, simbolo dello sviluppo della ferrovia dagli anni '50 agli anni '90, sono stati il soggetto di varie cartoline, spesso molto suggestive, come questa vista con la torre di Creggio. |
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