Trontano. Foglie rosse di viti, la chiesa della Natività della Vergine e il binario affacciato al prato compongono un altro collage, complementare alla ferrovia. |
Trontano. Per la successiva coppia di elettrotreni, uno in salita e uno in discesa, ho l'imbarazzo della scelta, tra tutte le controcurve nella tratta compresa tra il terzo tornante e Trontano. Il primo ad arrivare è il treno ascendente, svolto dal "Roma". |
Trontano. L'incrocio è a Verigo, così, nel giro di una decina di minuti, torna indietro il "Ticino", in uno scenario colorato ancora decisamente autunnale. |
Creggio. Prima del prossimo treno, c'è tempo più che sufficiente per ritornare sui passi del mattino, lungo la strada vecchia di Trontano. Da un campo a fianco della strada, la vista si apre sul primo tornante, con la torre medievale di Creggio - nota come torre di Fra Dolcino - e la chiesa di Masera in basso. Il Vigezzo Vision "quattro stagioni" risale verso Re. Mi fa compagnia un fotografo di Berna, che attende con me gli stessi treni, e che mi dice che è "quite unusual" trovare un fotografo italiano che giri in bici anziché in auto... |
Creggio. A Trontano il treno ascendente incrocia il "Roma" che scende. L'attesa è sofferta, perché già da una mezzora una velatura continua a girare intorno al sole. Mi è andata bene con il Vigezzo Vision, ma ovviamente la foto che conta è quella con l'ABe 8/8: ce la farò? Ebbene sì! Pochi minuti prima di veder spuntare il "Roma", il sole vira verso una perfetta e caldissima luce da tramonto imminente! Dal punto in cui mi trovo, si vede e si sente l'elettrotreno che scende pian piano dal terzo tornante, alla mia destra, e poi, finalmente, eccolo qui. |
Creggio. Ho fatto un'ampia serie di differenti inquadrature senza treno, così, ricomponendole digitalmente, posso proporre anche la variante verticale con cielo. L'ultima attesa si è conclusa nel migliore dei modi: saluto il fotografo svizzero e scendo a recuperare la bici. La giornata finisce con un tè a Domodossola, e con il Regio Express che mi riporterà a casa, ormai al buio. |
Masera. L'8 dicembre le previsioni sono ancora buone, appena prima che inizi un periodo perturbato: è dunque un'altra occasione da non perdere! Con il Regio Express delle 9.25 torno in valle. Quando scendo dal treno, Domodossola è ancora sovrastata da una cappa di nuvole, ma nel volgere di un quarto d'ora si fa tutto sereno! Nel frattempo ho raggiunto il prato di Masera, e arriva un'ABe 4/8 di FART per Locarno. |
Masera. È previsto l'incrocio a Creggio, così per vari minuti si sente in lontananza lo stridio delle ruote lungo la rampa, prima del treno ascendente e poi di quello discendente. Ecco qui il discendente, con il campanile di Masera per sfondo. |
Masera. Faccio anche un secondo scatto laterale, per un'inquadratura contigua ma diversa. |
Masera. Ho quasi un'ora di tempo per fermarmi al bar di Masera per la seconda colazione (il pranzo non sarà in programma!) e poi per salire lungo la mulattiera fino al tornante di Creggio. Sulla strada, fotografo i due campanili che avevo già inquadrato a novembre, ora con la prima neve sulle cime. |
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