Intragna. Una ricerca sul web permette di completare il racconto guardando indietro nel tempo. Il viadotto di Intragna, visto lato monte, è il soggetto di questa cartolina a colori che risale verosimilmente al periodo di apertura della ferrovia (1923). Dietro la ferrovia manca il moderno ponte della strada cantonale e si scorge in basso il vecchio "ponte dei cavalli". |
Camedo. Il confine italo-svizzero, poco a ovest di Camedo, è caratterizzato da due ponti paralleli, stradale e ferroviario. |
Druogno. Sul lato italiano della linea, in val Vigezzo, l'elettromotrice 17 Carminati & Toselli della dotazione d'origine lascia il paese di Druogno. |
Camedo. Il secondo ponte in ferro, che non era raggiungibile durante la gita di ottobre, è quello appena prima di Camedo, qui riferito alla precedente stazione di Palagnedra, forse perché il retrostante bacino artificiale è anch'esso denominato Lago di Palagnedra. E' in transito verso Locarno un'elettromotrice Carminati e Toselli al traino di una carrozza. |
Re. Negli anni '60 arrivano i nuovi elettrotreni, ora storici, allora moderni. Uno di questi transita ai piedi del santuario di Re, l'ultima località italiana prima del confine. |
Foto 21-25/25 << Pag. precedente ^ Indice ^
[Indice della sezione / This Section] [Articolo principale / Main Page: VIGEZZINA-CENTOVALLI]