San Bernardino. Il 30 agosto sono di ritorno dalle vacanze a Laigueglia, con una Tipomobile stipata di bagagli, bici inclusa! Anziché provare uno dei miei soliti itinerari appenninici, taglio tutta la pianura su una semideserta A26 (che a 95 km/h è di pieno relax...) e punto su San Bernardino, per il treno delle 18.50. L'iniziale velatura del cielo lascia sempre più spazio a un bel sereno. Ecco che arriva l'automotrice, minuscolo puntino in fondo al campo... |
San Bernardino. L'ALn 663 mi sfila accanto e attraversa il canale. |
San Bernardino. Appena tre giorni dopo, quando ormai le notizie sulla chiusura sono sempre più certe, è preannunciata una giornata serena e limpida: la sveglia è all'alba, per aspettare il primo treno in arrivo a Novara. Sono le 7.30 e il Monte Rosa dà spettacolo. Esattamente dietro le automotrici si scorge la mole rosso mattone del castello di Briona. |
San Bernardino. Dopo poco più di mezzora, il treno ritorna a Varallo, attraversando i campi di riso maturo. |
Romagnano. Al successivo ritorno su Novara la stazione di Romagnano si presenta linda e ordinata. I quattro binari servivano per realizzare incroci e coincidenze tra le due linee Novara-Varallo e Santhià-Arona, ma quest'ultima è già chiusa dal 2012 e l'altra ha ancora meno di 10 giorni di vita. Sottopasso, pensiline e marciapiedi nuovi sono del 2000: meritavano un destino migliore. Sull'altro binario sono in sosta i carri del merci settimanale a servizio della Kimberly-Clark, l'unico che dovrebbe continuare a viaggiare anche in futuro. |
Rocca Pietra. La parte alta della linea si svolge in un paesaggio di media valle, sullo sfondo di più aspre vette alpine. A settembre il paesaggio è ancora pienamente estivo, mentre l'automotrice del pomeriggio è quasi arrivata al capolinea. |
San Bernardino. Per l'ultima corsa ascendente della giornata torna una composizione doppia; una Dyane azzurra del 1978 fa compagnia al transito del treno. |
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Foto 1-12/12 ^ Indice ^