Estate 2023
| Badalucco. Un bel ponte medievale si presenta appena lasciato Badalucco, l'unico centro intermedio di fondovalle tra Taggia e Molini di Triora. Per la cronaca lo specchio d'acqua sottostante è ottimo per un bagno e nemmeno freddo! |
| Molini di Triora. Le iscrizioni storiche a bassorilievo d'arenaria sono assai diffuse: qui siamo a Molini, comune autonomo, separatosi da Triora nel 1903, alla base della rampa che porta a quest'ultima. |
| Triora. Ed eccoci a Triora, 770 m di quota e capoluogo storico della valle Argentina. Una casa d'abitazione decorata con un fregio in pietra nasconde parte del campanile della Collegiata dell'Assunta. |
| Triora. Particolare del fregio. |
| Molini di Triora. Nel tardo pomeriggio, l'ultimo sole illumina Molini, rendendone evidente la posizione di fondovalle. Sul versante è invece Andagna, minuscola frazione lungo la tortuosa strada del colle di Teglia, che discende a Pieve di Teco. |
| Triora. La staccionata della passeggiata "dietro la Colla" aiuta a inquadrare la vastità dello scenario alpino che si apre a settentrione, fino al crinale verso il lato padano. La frazione in basso è Corte. |
| Realdo. L'indomani di buon mattino, punto a Realdo, frazione di Triora ma anche centro della "Terra Brigasca", cioè del territorio storico di Briga Marittima, a cavallo del crinale tra la Valle Argentina e la Val Roia (ora francese), in cui sopravvive la tradizionale lingua brigasca. Era dalla mia prima gita del 1998 che non salivo fin qui, ma ricordavo benissimo la vista spettacolare di Realdo, affacciato a strapiombo su uno sperone calcareo. |
| Realdo. Passando all'inquadratura grandangolare, il borgo quasi scompare nella selvaggia grandezza dello scenario alpino, da poco uscito dall'ombra. |
| Realdo. Contrariamente a quanto si potrebbe immaginare, gli spazi urbani di Realdo non fanno percepire la sua posizione a strapiombo: ci si trova infatti in un nucleo quasi in piano, in cui ho anche il piacere di visitare il piccolo museo brigasco. Lo ricordo con il cartello di benvenuto e una lapide presso la chiesa, ovviamente scritta in lingua brigasca. |
| Triora. Ritornato a Triora, punto ora a un'impegnativa traversata, verso Pigna attraverso la Colla Langan. Anche questa strada l'avevo percorsa una sola volta, nella gita del dicembre 1998, ma ricordavo perfettamente la spettacolare vista "di rimpetto" del borgo di Triora dai tornanti verso Langan. In realtà mi accorgo che si deve litigare alquanto con il bosco estivo ma alla fine trovo una finestra libera. In basso si riconosce il muro di sostegno della strada di accesso, che sale da destra a sinistra. Al centro a destra è il grande edificio dell'Ospedale Civile, presso cui fa capolinea la corriera. |
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