Vnx 806 (Ceva). Le E.550 vennero ritirate dal servizio già a metà degli anni '60, eppure alcune di loro sono sopravvissute assai più a lungo: smotorizzate e trasformate in spazzaneve (ovviamente da utilizzare spinti da altre locomotive) sono arrivate fino ai giorni nostri. A Ceva, una presenza abituale fino ai primi anni '90, quasi un'amica da passare a salutare ogni volta che cambiavo treno in quella stazione, era la E.550.086, trasformata nello spazzaneve Vnx 806.200. A guardarla dal lato senza vomere, era facile riconoscere ancora il profilo caratteristico del piccolo mulo dei Giovi che 80 anni prima aveva rivoluzionato il servizio ferroviario merci gravitante su Genova e sul suo porto. Oggi questo esemplare è preservato presso il Museo di Savigliano. |
Vnx 806 (Arvier). Al contrario dell'esemplare di Ceva, il Vnx di Aosta non ha mantenuto la tradizionale colorazione Isabella ma è dipinto in un grigio scuro, su cui un ironico ignoto ha apposto l'adesivo della Tartaruga E.444. Questo l'ho incontrato in tempi assai più recenti: al principio del 2010, quando era stato parcheggiato ad Arvier, dopo che un guasto agli assi, occorso proprio mentre effettuava il servizio sgombraneve, ha probabilmente posto fine alla sua carriera. |
Vnx 806 (Arvier). |
Vnx 806 (Calalzo). L'unità 213 in colorazione Isabella, sosta a Calalzo, capolinea della ferrovia da Belluno. |
E.330 (Museo Naz. Scienza e Tecnologia). Particolare della targa e del classico "fanalone" della E.321 a terza rotaia. |
E.330 (Museo Naz. Scienza e Tecnologia). La biella triangolare traforata, punto cruciale della meccanica di tutta la prima generazione di locomotive trifasi. |
E.550 (Museo Naz. Scienza e Tecnologia). Primo piano sulla biella triangolare, l'asse centrale (privo di bordino come in tutte le macchine a 5 assi escluse le E.552) e la scatola degli anelli collettori. |
E.431 (Museo Naz. Scienza e Tecnologia). La biella triangolare nella forma più sottile e non traforata, propria delle E.431. Ai suoi lati le custodie degli anelli collettori, 3 da un lato e 4 dall'altro (foto), ereditati dalle E.330 insieme allo schema elettrico. |
E.432 (Pietrarsa). L'interno della cabina di guida. Tra i vari strumenti di misura, compaiono voltmetro e amperometro (affiancati, in alto), comuni anche alle macchine a corrente continua, e più sotto il grande wattmetro, tipico delle macchine a corrente alternata. |
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Il racconto prosegue con le mappe Sviluppo della rete elettrificata in trifase.
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