E.472. Gli avancorpi e la parte centrale della cassa, non ancora completati, mostrano le parti interne, tra cui naturalmente i due grandi motori di trazione. A differenza delle normali macchine a frequenza ferroviaria, i motori non erano collegati direttamente alla biella triangolare, bensì attraverso degli ingranaggi riduttori: la frequenza circa tripla produceva infatti una velocità di rotazione dei motori proporzionalmente maggiore, a pari numero di poli. |
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