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Il Sempione

Francobollo E.360.  Le tre E.360 erano locomotive di scuola ungherese, costruite da MKAG e Ganz, ed è quindi spontaneo vederne riprodotto il disegno su un francobollo che, nel 1975, celebra i 75 anni dell'ingegneria elettrica ungherese.
Il Sempione - Francobollo E.360.

 

Società Italiana Westinghouse (archivio ETH Zürich)

Vado Ligure.  
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Il Politecnico federale di Zurigo (Eidgenössische Technische Hochschule, ETH) dispone di una vastissima biblioteca on-line. Tra tutte le collezioni, mi è stata segnalata una raccolta di immagini della Società Italiana Westinghouse (il futuro TIBB), risalenti circa al 1908-10, che ritraggono la prima elettrificazione trifase dei Giovi e le sue E.550. Le immagini sono rilasciate in pubblico dominio e a una risoluzione di circa 9 megapixel: due ottimi motivi per includerle in questa raccolta.

Iniziamo con una vista dello stabilimento Westinghouse di Vado Ligure - un autentico panoramix d'epoca! - che è anche l'occasione per lasciarsi affascinare dalla costa savonese di inizio secolo, dal forte di Capo Vado (all'estrema sinistra) agli orti che costeggiano la litoranea, dalla chiesa di Vado alle prime ciminiere. La ferrovia è naturalmente la Savona-Ventimiglia e il magazzino merci è quello della stessa Vado.

Società Italiana Westinghouse (archivio ETH Zürich) - Vado Ligure.

 

Pontedecimo.  
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Due mondi a confronto, verosimilmente in stazione di Pontedecimo: la locomotiva a vapore 470.102, con la numerazione d'origine 47102, allora anch'essa nuovissima (Officine Meccaniche di Milano, 1909) e la piccola locomotiva trifase E.550.020 (fino al 1913: 0520), costruita nel 1910 a Vado Ligure dalla Westinghouse. Il carro tra le due macchine, anche se di foggia inconsueta, è il tender della 470, che era dotato di cabina per il capotreno ed era di norma agganciato dal lato del camino (le scorte di carbone stavano invece sulla macchina, nel vano rettangolare che si vede sopra il forno).

Come racconto nell'articolo sui 100 anni delle FS, il confronto tra le E.550 e le 470, allora le migliori macchine a vapore da montagna, a doppia espansione con motore Plancher, vedeva le piccole locomotive trifasi in schiacciante vantaggio: le E.550 pesavano il 20% in meno (60 t contro 75) e potevano affrontare la rampa a velocità doppia (50 km/h invece di 25) con un carico del 12% superiore (190 t invece di 170) e naturalmente senza più fumo, in condizioni di lavoro incomparabilmente migliori. Utilizzando le E.550 in doppia trazione (una macchina in testa e una in coda) si potevano effettuare treni da 380 t con frequenza di 10 minuti, un risultato impensabile con la trazione a vapore.

Società Italiana Westinghouse (archivio ETH Zürich) - Pontedecimo.

 

Pontedecimo.  
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Queste immagini, tutte celebri, sono state prese in occasione delle corse prova per la messa a punto del sistema. Un treno in doppia trazione simmetrica è pronto in stazione di Pontedecimo: il fabbricato viaggiatori è l'edificio sullo sfondo a sinistra e i 10 km di rampa fino a Busalla cominciano proprio alle spalle del fotografo. Sulla macchina in testa mi pare di leggere 0517 (E.550.017).
Società Italiana Westinghouse (archivio ETH Zürich) - Pontedecimo.

 

Pontedecimo.  
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Un altro merci ascendente con due E.550 durante le prove di avviamento in rampa. Siamo nel rettifilo appena a nord di Pontedecimo, lungo il torrente Polcevera e a fianco della "Ferriera M. Sanguineti e C.", nota anche come Ferriera di Pontedecimo e poi assorbita dalle Acciaierie di Cornigliano. Sullo sfondo, la seconda delle cinque brevi gallerie che precedono il tunnel di valico.
Società Italiana Westinghouse (archivio ETH Zürich) - Pontedecimo.

 

Piano Orizzontale.  
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Dal fianco opposto della montagna, forse dalla linea diretta Succursale, si ammira un intero treno merci, fra le solite due E.550: un'occasione anche per osservare i vari modelli di carri in uso oltre un secolo fa. A sinistra, il fabbricato è quello del Piano Orizzontale dei Giovi, località dalla denominazione singolare e...letterale: si tratta infatti dell'unica breve tratta in piano lungo la rampa Pontedecimo-Busalla, e vi si accede ancora oggi per il medesimo percorso pedonale.
Società Italiana Westinghouse (archivio ETH Zürich) - Piano Orizzontale.

 

E.550.  Primo piano e foto d'onore per la "numero uno": la 0501, prima unità del Gruppo, datata 1908, sullo sfondo dello stabilimento di Vado, che abbiamo visto nella prima immagine della raccolta. I trolley sono quelli originali articolati secondo il modello di Kando, che verranno poi sostituiti con la versione definitiva Brown Boveri (visibile sulle altre E.550 di questa raccolta).

La numerazione delle prime 9 macchine assunse la forma E.550.1 nel 1914 e infine quella definitiva E.550.001 dal 1918. Le macchine successive dalla 0510 fino alla 0579 nel 1913 ebbero l'effimera numerazione intermedia a cinque cifre 05010-05079, poi dal 1914 quella con la "E" (E.550.10) e infine come le altre ricevettero dal 1918 la numerazione definitiva ancor oggi abituale.

Società Italiana Westinghouse (archivio ETH Zürich) - E.550.

 

E.550.  Interno di una macchina. Si nota l'assenza di una cabina ad alta tensione vera e propria, ma anche, in un ambiente tanto spartano e "primordiale", la raffinatezza della scrivania in legno per il capotreno. Sotto il finestrino di sinistra si vede il banco di comando, sotto quello di destra il normale rubinetto del freno Westinghouse. Lo strumento più a sinistra è un wattmetro; gli interruttori a coltello azionano come di consueto ventilatori e compressori. Ai piedi del finestrino di destra, la lastra fotografica appare datata 29-7-08.
Società Italiana Westinghouse (archivio ETH Zürich) - E.550.

 

Vado Ligure.  Tre E.550 praticamente ultimate all'interno dello stabilimento di Vado, insieme a un intero set di fanali e ad altri accessori. La gru a ponte della Società Larini Nathan è datata 1910.
Società Italiana Westinghouse (archivio ETH Zürich) - Vado Ligure.

 

Pontedecimo.  Non c'è solo il consueto treno al traino della E.550, in questa ricchissima immagine, ma l'intero scenario della Genova industriale d'inizio secolo, tra ciminiere e case d'abitazione, di qui e di là dell'alveo del Torrente Polcevera, contornate da ville suburbane sopra la collina. Sullo sfondo, uno dei viadotti della Succursale, cioè della linea diretta Genova-Ronco, che dal 1889 affianca la vecchia linea dei Giovi, e che verrà anch'essa elettrificata in trifase di lì a poco, nel 1914. Stavolta il treno non è un merci, ma è composto da tre lussuose carrozze letti della CIWL, inquadrate tra due bagagliai. Oltre il bordo sinistro del ritaglio, l'immagine intera mostra anche un carro riscaldatore e la 0523 (E.550.023).
Società Italiana Westinghouse (archivio ETH Zürich) - Pontedecimo.

 

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