E.331 (1915-18, 18 unità). Costruite da Breda/TIBB e OM/TIBB, rappresentano un gruppo molto specifico, appartenente alla "scuola svizzera" della Brown Boveri, con soluzioni tecniche differenti dalle altre macchine. Ad esempio sono state le uniche unità con combinatori rotanti sui motori (anziché anelli collettori e combinatori montati fissi). Sono arrivate fino al 1963 e nessuna unità è stata conservata. |
E.331 (aperta) (1915-18, 18 unità). Questa volta il disegnatore ha simulato lo smontaggio dei pannelli della cassa, in modo da aprire la vista ai due grandi motori di trazione: l'uno ancora coperto dalla custodia di protezione del biellismo, l'altro che mostra la biella motrice inclinata, il suo contrappeso e l'intero motore, del diametro di ben 2 metri. |
E.332 (1915, 6 unità). Realizzate dalle Costruzioni Meccaniche di Saronno insieme alla Maschinenfabrik Oerlikon, erano esteticamente simili ma tecnicamente non identiche alle E.331, con cui condividevano il reostato di avviamento metallico (anziché a liquido). Sono arrivate anch'esse fino al 1963, assegnate a Savona, e nessuna unità è stata conservata. |
E.551 (1921-25, 183 unità). E' la generazione intermedia delle locomotive trifasi per treni merci, evoluzione delle E.550. Il gran numero di unità realizzate si riflette nell'altrettanto grande numero di costruttori: Breda, OM/CGE, Ansaldo, TIBB, Savigliano, Vickers-Terni, Reggiane/Savigliano. Hanno fatto servizio fino al 1965 presso il deposito di Savona. L'unità 001 è conservata nel museo di Pietrarsa. |
E.551.065 Del medesimo gruppo, è disponibile anche un'unità senza la caldaia per il riscaldamento del treno e con i contrappesi del biellismo realizzati con un differente profilo. Per diversificare ancor più i disegni, questa è inoltre mostrata dal lato sinistro. |
E.431 (1922-24, 37 unità). Costruite tutte dal TIBB e destinate ai treni più veloci, sono sopravvissute sino alla fine del sistema trifase nel 1976. Sono conservate due unità: la 027 a Savigliano e la 037 in Germania. |
E.552 (1922, 15 unità). Piccolo gruppo di macchine per treni merci, costruite da Romeo e di fatto utilizzate quasi esclusivamente per la manovra negli scali genovesi, fino al 1962. Nessuna unità è stata conservata. |
E.333 (1923, 40 unità). Ultime locomotive di scuola ungherese, realizzate da Romeo e OMN/Romeo, sono arrivate fino al 1968 presso il deposito di Alessandria, dopo un lungo periodo di utilizzo sulla Riviera di Ponente. L'unità 033 è conservata a Pietrarsa (in colorazione nera). |
E.432 (1928, 40 unità). Insieme alla E.554 rappresenta l'ultimo stadio evolutivo del sistema trifase a frequenza ferroviaria, con una progettazione totalmente italiana, senza utilizzo di brevetti delle case madri estere. Interamente realizzato da Breda, il gruppo è arrivato al 1976 e due unità esistono ancora, la 001 a Pietrarsa e la 031 a Savigliano. |
E.554 (1928-30, 183 unità). E' lo stadio finale della macchina trifase per treni merci. Realizzato da un gran numero di costruttori (OMN/CEMSA, Odero Terni/TIBB, TIBB, Reggiane/Savigliano, OM/CGE, Ansaldo, Cemsa), anche questo gruppo è arrivato alla fine del sistema nel 1976. Ne esistono ancora due unità: la 078 a Ranco e la 174 a Savigliano. |
Foto 5-14/24 ^ Indice ^ Pag. successiva >>
[Indice della sezione / This Section] [articolo principale / Main Page: TRIFASE]