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Tranvie interurbane

Pinerolo (TO).  Le Alpi innevate fanno da sfondo per questa vista dall'alto di un corto convoglio della tranvia Pinerolo - Perosa Argentina, chiamata familiarmente dai pinerolesi "il Gibuti", per singolare associazione di idee con la linea etiope da Addis Abeba. In testa vi è l'elettromotrice a carrelli E.4, una delle due uniche che erano parte nel parco SAFFTA. Questa tranvia venne inaugurata a vapore nel 1882 con il non comune scartamento di 1100 mm ed elettrificata nel 1921 alla rilevante tensione di 2200 V a corrente continua. La linea chiuse nel suo ultimo tratto Pinerolo - Villar Perosa nel 1968.
Tranvie interurbane - Pinerolo (TO).

 

Venaria Reale (TO).  Tra il 1888 ed il 1951 una tranvia interurbana ha collegato Torino con Venaria Reale, celebre per la reggia sabauda ivi costruita. La linea, lunga poco meno di 9 km, venne elettrificata nel 1930 ed aveva il capolinea posto in piazza Castello, proprio di fronte alla reggia.

Per l'elettrificazione, la STEP ordinò alla Fiat Materfer 6 elettromotrici e 10 rimorchiate a carrelli: nella cartolina si vede l'elettromotrice n. 6. Dopo chiusura della linea, nel 1954 le vetture vennero trasferite sulla tranvia per Giaveno.

Tranvie interurbane - Venaria Reale (TO).

 

Nuovo! Pianezza (TO).  La tranvia Torino-Pianezza, con diramazione Cravetta-Druento, ha collegato le città di Torino, Pianezza e Druento dal 1884 al 1951. In questa cartolina ci troviamo al capolinea di Pianezza ed il fotografo ha immortalato il personale STEP (Società Trazione Elettrica Piemontese) a fianco della motrice n. 9, costruita dalla FIAT Materfer in occasione dell'elettrificazione della linea nel 1930.
Tranvie interurbane - Pianezza (TO).

 

Leumann (TO).  Le cosiddette "littorine" erano sicuramente i tram più famosi della linea interurbana che fino al 1955 ha collegato Torino con Rivoli: un unico rettilineo di quasi 12 km che correva parallelo a Corso Francia. Queste elettromotrici, di costruzione Fiat e dalle forme chiaramente ispirate alle automotrici costruite dalla casa torinese, vennero realizzate in 4 esemplari con due forniture successive. Quella ripresa nella cartolina fa parte del secondo lotto di due motrici, costruite da SNOS utilizzando carrelli impianti elettrici di preesistenti elettromotrici DIATTO. Nella parte destra della testata si nota la presa per il cavo del telecomando di cui furono dotate le elettromotrici. Alla chiusura della tranvia, sostituita da una filovia sullo stesso percorso, le due unità vennero cedute alla SEPSA di Napoli.

La cartolina mostra la fermata di Leumann, posta 3 km prima di Rivoli, corrispondente al Villaggio Leumann, quartiere operaio costruito a fine Ottocento dall'omonimo imprenditore svizzero a servizio del locale cotonificio, la cui entrata si vede sulla sinistra. Sulla destra si nota il binario di raddoppio mentre sullo sfondo si intravedono il Castello di Rivoli e le Alpi innevate.

Tranvie interurbane - Leumann (TO).

 

Oropa (BI).  La cartolina ritrae in primo piano l'elettromotrice n. 35 della tranvia che tra il 1911 ed il 1958 collegò Biella al Santuario di Oropa. La vettura fa parte di un lotto di 8 motrici Carminati & Toselli/TIBB forniti nel 1927 alla società esercente SABOTE (Società Anonima Biella-Oropa per Trazione Elettrica). Sullo sfondo si erge lo Stabilimento Idroterapico di Oropa Bagni (oggi in completo abbandono ma allora dotato di una fermata apposita). Il Santuario mariano dedicato alla Madonna Nera, è ancor oggi meta di pellegrinaggi, che furono certamente favoriti dal collegamento tranviario, fino alla sua sconsiderata soppressione.
Tranvie interurbane - Oropa (BI).

 

Chivasso (TO).  Torino è stata il fulcro di un'estesa rete di tranvie interurbane che dal capoluogo piemontese si irradiavano verso varie zone della regione. Nate a vapore, vennero per la maggior parte elettrificate, per poi essere chiuse entro gli anni Cinquanta.

La tranvia Torino - Chivasso - Brusasco fu completata nel 1883, elettrificata in due fasi nel 1908 e nel 1931, per poi chiudere nel 1949. In questa cartolina fotografica siamo a Chivasso negli anni '40, con una motrice isolata impegnata nel servizio navetta verso Bivio S. Genesio in coincidenza con le corse verso Brusasco.

Tranvie interurbane - Chivasso (TO).

 

Giaveno (TO).  La stazione tranviaria di Giaveno era il capolinea della linea extraurbana proveniente da Torino, inaugurata nel 1883 ed elettrificata nel 1936. L'elettromotrice a carrelli SATTI n. 6, di costruzione Officine di Savigliano, sta manovrando per riportarsi in testa al treno verso Orbassano e Torino. La linea è stata chiusa nel 1958, ultima tra le tranvie extraurbane torinesi. Come si vede dall'immagine, la stazione era dotata di rimesse ed officine. Sullo sfondo si erge la chiesa di San Lorenzo Martire.
Tranvie interurbane - Giaveno (TO).

 

Giussano (MI).  L'immagine, piena d'atmosfera del Novecento, riprende la quotidianità degli anni '30 nella piazza centrale di Giussano, in Brianza. A parte due biciclette, l'unico mezzo di trasporto è l'elettromotrice n. 65 della STEL appena arrivata da Milano. Questa vettura, costruita dalla Breda, faceva parte di un lotto di 10 unità consegnate alla STEL nel 1923.

Il tram giunse per la prima volta a Giussano nel 1881 ed il servizio continuò fino al 1958. E' da notare l'antica pompa di benzina Shell sulla sinistra.

Tranvie interurbane - Giussano (MI).

 

Cologno Monzese (MI).  Questa e la prossima immagine sono riprese in anni diversi nella stessa località: Cologno Monzese, posta sulla tranvia extraurbana che fino al 1981 ha collegato Milano con Vimercate. In questa prima cartolina in bianco e nero è in corsa un convoglio formato dal locomotore a carrelli 107, costruito dalla OM nel 1931 insieme a 3 unità uguali, e da almeno tre rimorchiate.
Tranvie interurbane - Cologno Monzese (MI).

 

Cologno Monzese (MI).  Nella seconda cartolina a colori, databile agli ultimi anni di servizio, si vede in primo piano un convoglio bloccato con in testa la vettura 432. Questo treno è un esemplare unico realizzato nel 1961 unendo il locomotore OM 105 e i rimorchi OMS 344 e 346, e rappresentò il capostipite della famiglia dei "Bloccati", che caratterizzeranno poi le linee di Desio e Limbiate fino al XXI secolo.

La tranvia di Vimercate chiuse invece in concomitanza con l'apertura della diramazione Cascina Gobba-Cologno Nord della linea 2 della metropolitana milanese, con la promessa di un successivo prolungamento anche oltre Cologno, promessa poi sempre disattesa.

Tranvie interurbane - Cologno Monzese (MI).

 

Cassina de' Pecchi (MI).  Oggi è possibile raggiungere Cassina de' Pecchi (in questa cartolina indicata come Cascina Pecchi) utilizzando la linea 2 per Gessate della metropolitana milanese, ma negli anni Cinquanta, periodo a cui risale questa cartolina, lungo la strada statale 11 Padana Superiore correva la tranvia interurbana Milano - Gorgonzola - Vaprio. Il convoglio, ripreso mentre attraversa un tratto particolarmente stretto della strada, vede in testa l'elettromotrice OEFT n. 511 con al seguito due rimorchiate. Le motrici di questo gruppo verranno poi ricostruite tra il 1961 ed il 1964 per formare i Treni Bloccati della serie 500.
Tranvie interurbane - Cassina de' Pecchi (MI).

 

Vimercate (MI).  Al capolinea della tranvia da Milano sta giungendo un convoglio con in testa la motrice "Reggio Emilia" 89.
Tranvie interurbane - Vimercate (MI).

 

Vimercate (MI).  Siamo ancora il capolinea interurbano di Vimercate, questa volta a colori in una cartolina degli anni '70. Mentre sulla sinistra sono in sosta alcune rimorchiate, dal binario a fianco è pronta in partenza col suo convoglio per Milano l'elettromotrice n. 104 del tipo Costamasnaga, parte di un lotto di sei unità consegnate alla STEL nel 1928.
Tranvie interurbane - Vimercate (MI).

 

Solzago (CO).  Questa cartolina riprende un convoglio STECAV della linea extraurbana 5 Como - Lecco, con in testa una motrice a due assi della serie entrata in servizio dopo il 1927 (n. 71 - 80) e costruita probabilmente da C&T con impianto elettrico TIBB. Ingrandendo la fotografia, si nota che la vettura ha già subito la modifica al carrello con taglio del truck e aggiunta di un terzo asse centrale di diametro minore. Il rimorchio, stante il rialzo sul tetto, è parte della serie di 10 vetture costruite dalla F.lli Macchi tra il 1909 ed il 1911. Il convoglio sta percorrendo l'unico tratto in sede propria della linea prima di Solzago, lungo un itinerario decisamente più diretto rispetto alla ferrovia Como-Lecco transitante per Cantù. La tranvia interurbana Como - Lecco è stata chiusa nel 1955.
Tranvie interurbane - Solzago (CO).

 

Gardone Valtrompia (BS).  Non sono molte le cartoline, soprattutto fotografiche, che hanno immortalato i tram lungo l'estesa rete di linee extraurbane che aveva Brescia come fulcro. Una di queste era la linea di quasi 30 km della Val Trompia, che collegava il capoluogo con Tavernole sul Mella. Già dal 1934, per la chiusura del tratto successivo, il capolinea venne arretrato a Gardone Valtrompia e cosi rimase fino ala definitiva dismissione nel 1954.

In questa cartolina ci troviamo proprio al capolinea di Gardone e, seppur malauguratamente tagliato dal fotografo, si nota molto bene il lungo convoglio formato dall'elettromotrice n. 58 e da ben quattro rimorchiate, segno dell'importanza di questa linea che correva lungo una valle già al tempo industrializzata.

Tranvie interurbane - Gardone Valtrompia (BS).

 

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