Milano Centrale
 Nuovo! Milano Centrale. La sosta in Centrale è ovviamente un'ottima fonte di spunti, specie se avviene al binario accanto agli archi della tettoia centrale, che costituiscono una quinta ideale tra cui inquadrare il rosso delle carrozze. |
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Nuovo! Milano Centrale. Le carrozze Thello di seconda classe sono un'antologia di ristrutturazioni assortite: in questo caso abbiamo una Z di seconda classe, una Gran Confort ex prima a scompartimenti e una ex Self Service. |
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Nuovo! Milano Centrale. Alla base degli archi delle tettoie non mancano le targhe originali delle Officine di Savigliano, anno IX EF (1931). |
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Nuovo! Milano Centrale. Ancora un accostamento di carrozze di origine diversa: una ex Gran Confort e una ex Self Service. |
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Nuovo! Milano Centrale. Il turchese della prima classe (ex Gran Confort degli anni '80) con la parete di fondo della tettoia. |
Segni di rosso e celeste
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Cervo. I colori vivaci del Thello si prestano anche per un altro gioco: le immagini miste di bianco-nero e colore. Ne propongo alcune, realizzate nel corso degli anni, spesso sfruttando le occasioni in cui il meteo era meno collaborativo. Le giornate di metà agosto 2015 sono segnate da un po' di maltempo e la mattina di Ferragosto ha appena smesso di piovere: scatto ugualmente, cercando di minimizzare la presenza del cielo grigio, e il gioco dell'arancio, rosso e celeste mi suggerisce questa interpretazione. |
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Andora. Il Thello del mattino fotografato al termine della passeggiata lungomare. |
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Nuovo! Alassio. In partenza dal secondo binario. |
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Nuovo! Milano Centrale. Anche durante la mia visita alla stazione centrale il cielo è grigio (avevo scelto di andare lì proprio per quello): così per la partenza scelgo una versione colore/bianconero, con le carrozze d'infilata, che aumentano la ...superficie rossa. |
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Nuovo! Borgio Verezzi. Il meteo non aiuta in questo cupo pomeriggio di maggio, in cui risalgo il versante sopra il rettifilo di Borgio, così anche in questo caso scelgo la versione mista di colore e bianco-nero. |
It's a Red World
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Nuovo! Bergun. "Rosso è più bello". Potrei sintetizzare così l'intrinseca attitudine della colorazione rossa a star bene quasi su ogni treno. Ne mostro alcuni esempi partendo dal trenino rosso per antonomasia, quello delle Ferrovie Retiche (in cui il rosso fu l'idea geniale per superare il ben più mimetico verde scuro tradizionale dei mezzi svizzeri). La RhB Ge 4/4 I 605 - entrata in servizio il 12/03/1953 e nominata “Silvretta” - è impegnata con un servizio navetta di schlittenzug (treno degli slittini) fra le stazioni di Preda e di Bergün. Nell'immagine la vediamo appena partita da Bergün nel febbraio 2013 mentre si accinge a raggiungere l'altra sua destinazione, al traino di un convoglio carico di sciatori. |
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Ancona. Di primo mattino, l'ETR.450 per Roma corre accanto alla spiaggia, sullo sfondo della raffineria di Falconara. Il rosso sui mezzi FS ha avuto assai pochi impieghi, solitamente abbinato al bianco: ricordiamo le ALn 773 originali nei primi anni '60 e poi, dal 1988, i Pendolini di prima generazione, che riadattavano la colorazione argento-blu del prototipo sperimentale ETR.401, facendola diventare un ancor più allegro bianco-rosso. |
 Granarolo. Tra le aziende di trasporto pubblico che hanno sposato il rosso, spicca l'AMT di Genova, che sin dagli anni '90 ha ridipinto in questo colore l'antica motrice della dentiera di Granarolo (in precedenza nel classico arancio dei mezzi urbani). In una bella mattina di agosto, la aspetto appena partita dal capolinea superiore. |
| Molinetti. Proprio mutuando la scelta dalla dentiera, anche la ferrovia Genova-Casella, riaperta nel 2016 dopo tre anni di lavori, sceglie il rosso per le proprie elettromotrici. La A9 Firema si dirige a Casella in un tardo pomeriggio di giugno. |
| Hone-Bard. L'ultimo arrivato sui binari italiani - rigorosamente rosso - è il treno "bimodale", elettrico e diesel, realizzato da Stadler per la relazione Torino-Aosta, elettrificata fino a Ivrea. Un modo intelligente per sfruttare un'elettrificazione altrimenti monca e rimediare al trasbordo a Ivrea che si era creato per una serie di pasticci tecnici e burocratici. In una splendida luce serale, il treno riparte da Bard diretto a Ivrea, ai piedi del celebre forte. |
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