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Tenda 2021

Breil-sur-Roya.  Il percorso Nizza-Sospel-Breil è orograficamente trasversale: se il treno arriva rapidamente a Breil attraverso due gallerie di valico, la strada deve percorrere 40 km di tornanti alpini, salendo due volte fino a 900 m. Non c'è quindi possibilità di riprendere il treno, ma per fortuna a Breil è prevista la sosta-pranzo per i partecipanti alla gita. Così l'automotrice riposa al sole nel bel paesaggio mediterraneo della bassa val Roya.
Tenda 2021 - Breil-sur-Roya.

 

Breil-sur-Roya.  Dietro l'automotrice si scorgono a sinistra i capannoni dell'ex deposito locomotive, ora sede del bell'Ecomuseo; a destra invece il colore arancio identifica subito uno dei caselli nel classico stile PLM.
Tenda 2021 - Breil-sur-Roya.

 

Breil-sur-Roya.  Nel primo pomeriggio l'automotrice riparte e, dopo il ponte della Giandola, transita al secondo degli unici due passaggi a livello della Ventimiglia-Limone (il primo è proprio in uscita da Breil), accanto a un altro casello PLM.
Tenda 2021 - Breil-sur-Roya.

 

Scarassoui.  Comincia ora la tratta più prettamente alpina, in rampa pressoché costante del 25 per mille, che porterà agli 800 m di Tenda e ai 1000 del valico. La tromba bitonale risuona prima della galleria, e l'automotrice spunta contro il cielo, per questo scatto "un fil di fumo" sul celebre viadotto di Scarassoui, distrutto durante la guerra e realizzato con una slanciata forma moderna nella ricostruzione nel 1979.
Tenda 2021 - Scarassoui.

 

Scarassoui.  La vista d'insieme mostra l'intero viadotto nel contesto delle rocce rosse della gola (ma lo sperone in alto a sinistra già mostra la successiva geologia calcarea). A sinistra, la linea affronta la galleria elicoidale di Bergue per guadagnare quota. Le reti arancioni a bordo strada fanno intuire i lavori di ricostruzione della strada, dopo la disastrosa alluvione dell'ottobre 2020 (ancora a settembre 2021 ci sono una quindicina di sensi unici alternati, che tra l'altro rendono l'inseguimento del treno un po' sfidante).
Tenda 2021 - Scarassoui.

 

S.Dalmazzo di Tenda.  Con una successione di gallerie in quota e i due tornanti di San Dalmazzo, la linea si affaccia alla conca di quest'ultima località. Da questa distanza non si coglie lo stato di abbandono del monumentale fabbricato, che all'epoca della costruzione della ferrovia era la stazione di confine italiana. Sullo sfondo l'imponente parete calcarea che delimita la valle di Briga Marittima conferma il contesto alpino in cui si viaggia ora.
Tenda 2021 - S.Dalmazzo di Tenda.

 

Tenda.  Da sopra un portale di galleria, si ha la classica vista della cittadina di Tenda, meta del nostro viaggio.
Tenda 2021 - Tenda.

 

Tenda.  A Tenda arrivano le nuvole - condizione tutt'altro che rara da quelle parti - ma tanto l'automotrice è ferma in una posizione incompatibile con la luce del pomeriggio. Sono ormai le 16 passate, ed è notte fonda quando se ne scende la doppia di Minuetti (limitata a Breil perché da qui a Ventimiglia la tratta è ancora interrotta per l'alluvione). Faccio quattro passi per il bel borgo storico e, con poca speranza, mi preparo ad attendere l'automotrice. Ma... Ebbene sì! Avviene il miracolo e, quando passa, c'è il sole!!
Tenda 2021 - Tenda.

 

S.Dalmazzo di Tenda.  Inizia il viaggio del ritorno e a S.Dalmazzo si può fare la classica foto pomeridiana con la ex sottostazione elettrica trifase di sfondo.
Tenda 2021 - S.Dalmazzo di Tenda.

 

Fontan-Saorge.  Il pomeriggio è ormai inoltrato e conviene arrivare direttamente fino a Fontan per sfruttare il sole ormai basso, sulla curva di ingresso in stazione, mentre il borgo di fondovalle è ormai avvolto dall'ombra.
Tenda 2021 - Fontan-Saorge.

 

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