Nuovo! Bevera. Ancora una volta riaffronto la discesa e mi fermo al primo dei quattro ponti che attraversano il Roya nella tratta italiana (non contando quello di Ventimiglia, in comune alla linea di Mentone). Il bello di questo specifico ponte è che è l'unico non rifatto in cemento a vista durante la ricostruzione. La vegetazione è rigogliosa e sarebbe opportuno mettersi un po' in alto. A lato della strada giace un frigorifero abbandonato e così...realizzo la mia prima foto scattata in piedi sopra un frigorifero!! A questo punto tornare a Ventimiglia è una passeggiata, e trovo persino un treno in ritardo che non pensavo di far in tempo a prendere e che ferma direttamente a Laigueglia! |
Piena. Naturalmente una grossa parte del fascino della val Roia è data dall'ambiente stesso in cui corre la ferrovia, ed è pertanto spontaneo soffermarsi a fotografare anche cose non prettamente ferroviarie. Per essere a Vievola per le 8.45, occorre percorrere l'intera valle di primo mattino: quasi tutto è in ombra, ma sul crinale spicca lucente il minuscolo nucleo di Piena Alta, a cui si sale da Olivetta attraverso una deviazione dal Colle Vescavo. Anche Piena era in Italia prima del cambio di confine del 1947. |
Sospel. In una serena mattinata estiva, la piazza della chiesa di Saint Michel si presenta linda e radiosa. |
Saorge. La Madonna del Poggio non è visitabile, ma il suo bel campanile romanico (1511) caratterizza il paesaggio alpino, in uno scenario maestoso di rocce calcaree. Tra il poggio stesso e il versante in fronte si intaglia la gola di Saorge, percorsa dal fiume e dalla statale e attraversata dal ponte ferroviario visto sopra. |
Saorge. Il Monastero di Saorge, convento francescano del 1600, poco distante dalla Madonna del Poggio, è invece aperto e visitabile, oltre ad offrire un ameno punto di riposo. |
Nuovo! Saorge. Inconsueta presenza in stazione, una 2 Cavalli "Charleston" dei primi anni '80 potrebbe benissimo adattarsi come epoca ai primi tempi dopo la ricostruzione! |
Saorge. Finalmente, ad agosto 2016, arrivo all'ora giusta per fotografare in luce i lacets di Saorge, un'incredibile sequenza di tornanti in pietra che garantiva l'accesso al borgo, verosimilmente prima della costruzione della galleria stradale (situata oltre il margine destro dell'inquadratura) che oggi sale dalla stazione. Sullo sfondo al centro dell'immagine, si intuiscono il borgo e la chiesa di Fontan. |
Nuovo! Breil. Appena prima dell'ingresso a Breil, due immagini racchiudono molti elementi tipici del primo tratto della valle: la geologia delle rocce sedimentarie stratificate, ben visibili in basso a destra, poi il fitto terrazzamento coltivato a ulivi e infine, seppur trovandosi a una quota di nemmeno 300 m sul mare, lo sguardo già aperto alle vette alpine, distanti pochi kilometri e in netto contrasto con gli stessi ulivi. La chiesetta in pietra è la settecentesca Chapelle Saint-Antoine-l'Hermite. |
Nuovo! Vievola. Nella prima gita di agosto 2017, la Tipomobile torna in val Roia, a cui mancava ormai dall'estate 2014. E' l'occasione per fotografarne il meritato riposo in vetta, di fronte allo scenario alpino nel cuore della giornata. |
Nuovo! Saorge. Ancora il campanile della Madonna del Poggio, sullo sfondo del roccioso versante destro della valle. |
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