Vievola. Uno dei pochi difetti dell'orario 2013 è che nessun treno ferma più a Vievola: così salto in sella e affronto la salita. Uno dei paesaggi più alpini e spettacolari della linea è il ponte della Chapelle (la chiesa dall'intonaco ocra a destra del treno). Il ponte originale, distrutto nel 1944, è quello che per 35 anni ha impedito di proseguire oltre Vievola, il cui fabbricato viaggiatori si scorge tutto sulla destra. |
Vievola. Arrivo a Vievola e, in attesa del treno, mi fermo a osservare uno dei dettagli della linea che sempre mi incuriosiscono: le istruzioni per la manovra a mano degli scambi. Il cartello esiste in entrambe le lingue, con il francese sul retro. |
Vievola. L'inquadratura più classica di Vievola, con la bici appoggiata al fabbricato, nel cuore della giornata. |
Nuovo! Tenda. A questo punto è tutta discesa... Per il treno successivo scelgo l'ingresso di Tenda, con il segnale di avviso e il borgo storico sullo sfondo. |
S.Dalmazzo di Tenda. Un'immagine che mi ha dato notevole soddisfazione per due motivi: il primo è che è ricomparso un sole pieno dopo che una consistente velatura mi aveva disturbato a Tenda. Il secondo è che, dopo aver fotografato a Tenda il treno che scendeva, ho affrontato la discesa con buona andatura e sono arrivato a San Dalmazzo insieme a lui(!): ecco dunque l'incrociante, accanto alla sottostazione elettrica ex-trifase. |
S.Dalmazzo di Tenda. Nell'entrare in stazione avevo lasciato la bici al primo palo. Tornando sui miei passi vedo che è proprio al confine tra il sole e l'ombra. Scatto la foto pochi istanti prima che anch'essa sia avvolta dall'oscurità. Sullo sfondo, i segnali di partenza lato sud. |
Breil-sur-Roya. Le giornate invernali si concludono presto, e la lunga discesa fino a Breil è ormai largamente in ombra. In stazione, poco dopo le 16, propongo un'inquadratura forse fuori dai soliti canoni ma a mio avviso anch'essa funzionale a descrivere l'inverno, con il sole ancora vivo sui versanti e la valle già in ombra. |
Vievola. Sulla strada del ritorno verso Vernante, il mio treno parte con mezzora di ritardo e gli va tutto storto. A Vievola starà fermo almeno un altro quarto d'ora per incrocio. E' esattamente l'ora blu... quando mi ricapita? Chiedo al capotreno se mi apre la porta, e, con qualche titubanza, acconsente. Scattare con incredibili raffiche di vento, usando un minicavalletto da 15 cm, è tutt'altro che banale, ma che importa? Una foto come questa non si fa tutti i giorni! |
S.Dalmazzo di Tenda. L'indomani valico nuovamente il colle verso la val Roya. Il treno TER francese Tenda-Nizza del mattino attende l'incrocio accanto al grande fabbricato abbandonato, nella luce ancora bassa del primo mattino. |
Nuovo! Tenda. Per il muraglione di Tenda scelgo ora un'inquadratura verticale. |
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