Breil-sur-Roya. Il treno SNCF per Nizza parte dal secondo binario, ricevendo il via libera dal capostazione. Per questo treno si usa la "paletta" francese, mentre per i treni di Ventimiglia occorre quella italiana (me ne sono ben accorto perché in questa occasione il capostazione era uscito dall'ufficio sbagliando paletta e dovendo ritornare sui suoi passi!). |
Breil-sur-Roya. La sala d'attesa di Breil, aperta e sempre ben riscaldata, è un sicuro rifugio al termine della lunga ciclo-discesa. Nell'ultimo pomeriggio del 12 dicembre scatto una fotoricordo alla sua insegna. Poi prendo un treno ascendente per un'ultima sosta a Tenda. |
Nuovo! Tenda. Naturalmente ormai il sole è tramontato dietro l'impervio versante di sinistra, ma documento ugualmente il Minuetto in partenza, in questa atmosfera di sera che arriva. |
Tenda. La parrocchiale di Tenda ha la curiosa singolarità di avere una vetrata al posto dell'abside. Di giorno essa dà una particolare luminosità alla chiesa; in ora blu, permette questa inconsueta inquadratura, aperta sull'Alpe. |
Tenda. La luce molto gialla dei lampioni non è la più fotogenica, ma ci tengo a ricordare la mia ultima sera a Tenda. Mezz'ora più tardi, il segnale verde in fondo annuncerà l'arrivo del treno per Cuneo, che mi riporterà a casa. Tornerò in questi luoghi così fascinosi nel successivo luglio, con la ferrovia ormai ridotta alle due coppie di Minuetti limitati a 40 km/h, che durerà per chissà quanti anni ancora. |
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Ultimi istanti del tramonto, in stazione di Cuneo, dal treno in partenza per Torino, con il fascio merci ancora caratterizzato dalla linea aerea ex-trifase.
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Il racconto prosegue con le foto dell'estate 2014.
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