Tenda. Insegna francese sul bel fabbricato viaggiatori italiano (1913). |
Tenda. Il paesaggio invernale della valle laterale di Réfréi fa da sfondo al viadotto di Tenda, anch'esso sopravvissuto alla guerra. |
Fontan-Saorge. La meta di quest'ultima giornata è l'incrocio dei due Minuetti a Fontan, che ancora per pochi giorni avviene ad ogni ora pari. Il Minuetto da Cuneo entra in stazione. Il cartello "zona caduta massi" accompagna ampi tratti della linea: i pali a destra sostengono i cavi elettrici, la cui rottura segnalerebbe appunto un masso caduto sulla linea. Sullo sfondo si vede il portale a taglio obliquo di una galleria dell'elicoidale di Bergue, nella zona delle rocce rosse (la strada a tornanti a sinistra conduce appunto alle minuscole frazioni di Bergue). |
Fontan-Saorge. Scattata la foto precedente, percorro di volata in bici il marciapiede per l'inquadratura dell'incrocio: sono tornato in val Roya proprio per questa foto, ed eccola qui! |
Fontan. Salto di nuovo in bici e ridiscendo di buona lena a Fontan, nel tempo in cui il treno sul secondo binario percorre la valle fino a Scarassoui e l'elicoidale di Bergue. Dopo poco più di 5 minuti, eccolo al celebre portale a taglio obliquo, nella geologia delle rocce rosse. |
Saorge. Lo stesso borgo visto dal basso, lungo il tracciato originale della statale, oggi dismesso dopo l'apertura dei due tunnel di Saorge (fine anni '90). Un consistente strato di brina ghiacciata testimonia che qui in inverno il sole non arriva mai (e la bici prosegue cauta a passo d'uomo!). |
Breil-sur-Roya. Due scatti in località La Giandola, dove si stacca la statale per il colle di Brouis e Sospel. Il segnale di protezione utilizza il regolamento italiano (tre luci sovrapposte) realizzato con scelte tecnologiche francesi (nella vela superiore, gli aspetti rosso, giallo e verde sono dati da tre luci indipendenti). Il teleobiettivo evidenzia un binario che in effetti non pare nelle migliori condizioni. Nell'immagine di destra, accanto al tipico casello arancio ex PLM, il binario serpeggia lungo la montagna, scandito dai pali del sistema di allarme antifrana. I due passaggi a livello di Breil sono gli unici della linea. |
Breil-sur-Roya. Il treno SNCF per Nizza parte dal secondo binario, ricevendo il via libera dal capostazione. Per questo treno si usa la "paletta" francese, mentre per i treni di Ventimiglia occorre quella italiana (me ne sono ben accorto perché in questa occasione il capostazione era uscito dall'ufficio sbagliando paletta e dovendo ritornare sui suoi passi!). |
Breil-sur-Roya. La sala d'attesa di Breil, aperta e sempre ben riscaldata, è un sicuro rifugio al termine della lunga ciclo-discesa. Nell'ultimo pomeriggio del 12 dicembre scatto una fotoricordo alla sua insegna. Poi prendo un treno ascendente per un'ultima sosta a Tenda. |
Nuovo! Tenda. Naturalmente ormai il sole è tramontato dietro l'impervio versante di sinistra, ma documento ugualmente il Minuetto in partenza, in questa atmosfera di sera che arriva. |
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