Briga Marittima. Il fabbricato viaggiatori di Briga non gode di buona salute (la fermata attuale è alle mie spalle, più vicina al paese), ma merita comunque uno scatto autunnale, aiutato dalla giornata nuvolosa. La brina che ho poi visto a dicembre segnala che in pieno inverno qui il sole non arriva mai. Da lì, visto che di sole non c'era proprio traccia, ho valicato il colle di Tenda dedicandomi a una visita a Mondovì sulla strada di casa, e promettendomi di provare una nuova gita appena le previsioni meteo fossero state ottimiste. |
Nuovo! Vernante. Dieci giorni più tardi si preannuncia il sole! Arrivo a Vernante la sera prima, stavolta dotato di bici, in modo da prendere il primo treno l'indomani, destinazione Tenda. La val Vermenagna è imbiancata da un allegro manto nevoso e alle 9 è già sorto il sole. Ne approfitto per fotografare il primo Minuetto da Ventimiglia, che incrocia a Robilante quello che devo utilizzare io. |
Tenda. Alle 9.30 scendo al volo dal Minuetto e lo inquadro mentre riparte, accanto al treno TER per Nizza che lo seguirà alcuni minuti più tardi. |
Tenda. Con un servizio cadenzato ogni due ore, i treni si susseguono ragionevolmente frequenti. Appena fuori dal paese, le belle arcate di sostegno della statale sono un elemento molto caratterizzante. La nevicata di metà novembre - l'unica prima del 15 dicembre - è arrivata fino sulle cime di confine. |
Vievola. Uno dei pochi difetti dell'orario 2013 è che nessun treno ferma più a Vievola: così salto in sella e affronto la salita. Uno dei paesaggi più alpini e spettacolari della linea è il ponte della Chapelle (la chiesa dall'intonaco ocra a destra del treno). Il ponte originale, distrutto nel 1944, è quello che per 35 anni ha impedito di proseguire oltre Vievola, il cui fabbricato viaggiatori si scorge tutto sulla destra. |
Vievola. Arrivo a Vievola e, in attesa del treno, mi fermo a osservare uno dei dettagli della linea che sempre mi incuriosiscono: le istruzioni per la manovra a mano degli scambi. Il cartello esiste in entrambe le lingue, con il francese sul retro. |
Vievola. L'inquadratura più classica di Vievola, con la bici appoggiata al fabbricato, nel cuore della giornata. |
Nuovo! Tenda. A questo punto è tutta discesa... Per il treno successivo scelgo l'ingresso di Tenda, con il segnale di avviso e il borgo storico sullo sfondo. |
S.Dalmazzo di Tenda. Un'immagine che mi ha dato notevole soddisfazione per due motivi: il primo è che è ricomparso un sole pieno dopo che una consistente velatura mi aveva disturbato a Tenda. Il secondo è che, dopo aver fotografato a Tenda il treno che scendeva, ho affrontato la discesa con buona andatura e sono arrivato a San Dalmazzo insieme a lui(!): ecco dunque l'incrociante, accanto alla sottostazione elettrica ex-trifase. |
S.Dalmazzo di Tenda. Nell'entrare in stazione avevo lasciato la bici al primo palo. Tornando sui miei passi vedo che è proprio al confine tra il sole e l'ombra. Scatto la foto pochi istanti prima che anch'essa sia avvolta dall'oscurità. Sullo sfondo, i segnali di partenza lato sud. |
Foto 3-12/45 ^ Indice ^ Pag. successiva >>
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