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I documenti

Orari TEE (1963/64).  Nel 1990 avevo scoperto che la Biblioteca comunale di Milano disponeva degli orari FS dal dopoguerra ad oggi, archiviati non nella celebre sede centrale di Palazzo Sormani, bensì nella sperduta succursale "periodici" di Via Quaranta, al Vigentino. Armato di pazienza, ho passato qualche pomeriggio a fotocopiare i quadri più interessanti... quasi 30 anni prima che Fondazione FS li rendesse disponibili online!

Mostro qui la pagina che contiene gli orari di tre dei sette TEE interessanti l'Italia nel 1963/64, tutti svolti con le 442/448 (gli altri sono il Lemano per Ginevra, nonché Cisalpin per Parigi e Gottardo e Ticino per Zurigo, gli ultimi tre svolti con i RAe svizzeri). La partenza del Ligure da Milano alle 6.25 è rimasta in uso per molti anni, mentre il rientro avveniva decisamente in tarda serata. Un'impostazione d'orario simile valeva per gli altri due treni, con partenza un po' più tardi e ritorno un po' prima. Il quadro riporta le coincidenze verso altre destinazioni italiane, che, visto il tipo di orario dei TEE, "centrato" su Milano, potevano essere garantite solo da treni notturni. Il Ligure fu poi prolungato ad Avignone dal 1969, in modo da essere messo in coincidenza con il nuovo TEE Catalan Talgo Barcellona-Ginevra.

I documenti - Orari TEE (1963/64).

 

Disposizioni TEE (1963/64).  Ancora più interessante, con gli occhi di oggi, è la pagina che, per ogni treno TEE, suddivide i posti disponibili in base alle destinazioni: il sistema manuale di prenotazioni non poteva essere particolarmente ottimizzato, e l'unico modo ragionevole di gestirlo era assegnare pacchetti di posti a ciascuna origine/destinazione. Così, ad esempio, sul Ligure da Milano, 28 posti erano a disposizione per chi andava a Genova, 4 a Savona, 4 a Imperia e via dicendo. I 28 posti assegnati alla relazione Milano-Genova diventavano poi 28 attribuibili alle relazioni Genova-Imperia e oltre, e così via. Si nota che la somma dei posti in partenza da Milano fa 86: evidentemente 4 erano tenuti come riserva.

In realtà le cose dovevano essere un po' più complicate: il TEE Ligure in particolare, nel corso degli anni, venne spesso svolto in doppia composizione (due complessi Breda) oppure rinforzato con elettromotrici ALe 601 o ALe 840 sulla tratta italiana: in tal caso suppongo che le prenotazioni tenessero conto dei posti aggiuntivi. In ogni caso, elencando i posti ripartiti in poche unità alla volta, questa pagina è forse quella che più di ogni altra evidenzia l'esiguità della domanda di mobilità veloce ancora negli anni '60.

I documenti - Disposizioni TEE (1963/64).

 

Corriere dei Piccoli 1967.  La ferrovia negli anni '60 faceva parte del sentire comune anche presso il pubblico generico, un po' come è tornata a farne parte oggi l'Alta Velocità. Nel 1967 il celebre settimanale per ragazzi "Corriere dei piccoli" pubblicò un inserto assai corposo che descriveva decine e decine di treni nel corso della storia. Naturalmente anche il nostro TEE Breda è nell'elenco, e figura in compagnia della locomotiva francese CC 7100, detentrice del primato di velocità del 1955, e dell'elettrotreno ETR.300 "Settebello" (che in realtà entrò in servizio nel 1953, quindi tre anni dopo l'Anno Santo del 1950). Come di consueto, molti disegni sono sicuramente ricavati da foto ufficiali dei rotabili veri.
I documenti - Corriere dei Piccoli 1967.

 

Il TEE Ligure

Arenzano.  Di tutti i TEE, il Ligure è sicuramente quello a cui sono più legato; dopo averlo immaginato comparire nelle cartoline Vera Fotografia, proviamo a cercarlo davvero. Qualche anno fa ho ricevuto, non ricordo più da chi, questa interessantissima fotografia che riprende le automotrici Breda in uscita dalla stazione di Arenzano, sulla vecchia litoranea, appena superato il passaggio a livello con l'Aurelia. I respingenti ancora del tipo piccolo d'origine, oltre che ovviamente la linea aerea trifase, collocano lo scatto nei primi anni di esercizio.
Il TEE Ligure - Arenzano.

 

Celle.  Non molto tempo fa ho trovato sul web degli scatti di qualità imperfetta ma i cui soggetti meritano. Siamo tra Genova e Savona, ancora con trazione trifase, quindi non oltre il 1964, quando l'uso del colore a livello amatoriale non era certo la norma: probabilmente si tratta di un fotografo straniero. Il transito tra la spiaggia e il borgo di Celle è sempre stato uno dei più caratteristici. Di buon mattino, intorno alle 8.50, transita il TEE Ligure Milano-Marsiglia, partito alle 6.25, naturalmente senza fermate intermedie tra Genova e Savona. L'inquadratura è presa di coda in direzione Savona. Il treno sta per imboccare la galleria Bottini, preceduta dal primo dei tre passaggi a livello che interessano l'Aurelia tra Celle e Albissola.
Il TEE Ligure - Celle.

 

Celle.  Siamo ancora sulla spiagga di Celle, nella luce invernale del febbraio 1972, l'ultimo anno di effettuazione con le automotrici Breda. La foto, di Paolo Gregoris, è tratta da un libro che è stato una pietra miliare nell'editoria ferroviaria italiana: "Il paesaggio dei treni" (ETR, 1986), pressoché il primo che esplorava la ferrovia in un'ottica prettamente paesaggistica. Su quelle pagine ho imparato a conoscere la ferrovia italiana e il suo rapporto con il paesaggio naturale; questa fotografia in particolare è stata per me tra le più evocative che abbia mai visto: mi è parso dunque spontaneo riprodurla qui, lasciando anche la didascalia originale, così precisa nella sua concisione.

L'abbinamento delle TEE 442/448 con una rimorchiata Le 760 (in castano e Isabella) e un'elettromotrice ALe 601 (in colorazione grigia e verde) permetteva di raddoppiare i posti a disposizione, almeno sulla tratta italiana: il fatto che ciò avvenisse anche a febbraio, quindi lontano dalla stagione estiva, è un chiaro indice del successo di questo treno.

Il TEE Ligure - Celle.

 

Varazze.  Una celebre foto FS a colori mostra il Ligure che percorre la litoranea in arrivo a Varazze (la Villa Araba è alle spalle del fotografo). La linea è già stata convertita a corrente continua, quindi siamo tra il 1964 e il 1968, quando verrà attivato il raddoppio a monte Voltri-Varazze.
Il TEE Ligure - Varazze.

 

Cogoleto.  Con l'estate 1972 le automotrici Breda cessano i servizi TEE. Il Ligure (dall'1/10/1972), il Lemano e il Mediolanum vengono ora svolti con le moderne carrozze TEE "Tipo 1969", trainate di norma dalle altrettanto nuove E.444. Non si tratta certo di un passo indietro: queste carrozze sono probabilmente le più confortevoli mai realizzate in Europa, oltre che altrettanto eleganti. Il perditempo per il cambio di locomotiva al confine è largamente compensato dalla maggior velocità che una locomotiva elettrica riesce a tenere, soprattutto sulle rampe di valico. Anche i posti offerti aumentano: nella composizione minima di tre carrozze (più la ristorante e il bagagliaio), i posti sono 144, il 60% in più rispetto al Breda.

Tra la fine degli anni '70 e l'estate 1981 ho visto più di una volta il Ligure transitare veloce ad Arenzano o Voltri: anche se non l'ho mai fotografato, lo ricordo distintamente come una allegra e colorata striscia che arrivava e scompariva in un attimo. Lo illustro qui con un'altra foto FS, presa a Cogoleto nei primissimi tempi di effettuazione, come prova l'assenza della banda frontale rossa sulla E.444.

Il TEE Ligure - Cogoleto.

 

L'epoca dei viaggi speciali

Calalzo.  Finiti i servizi TEE, le automotrici Breda vivono una breve stagione (1972-74) sulla litoranea ionica Bari-Taranto-Reggio Calabria, per poi tornare al Nord. Le ALn 442 vengono ristrutturate senza cucina, incrementando i posti a sedere e assumendo la nuova classificazione ALn 460. Assegnate ora al deposito di Treviso effettuano vari servizi sulla linea del Cadore, una tratta di montagna assolutamente inadatta alle loro caratteristiche. L'ultimo servizio di un certo prestigio, dove ancora potevano sfruttare le loro doti velociste, fu la "Freccia delle Dolomiti" tra Milano e Calalzo, negli anni '70. Gli ultimi servizi regolari, effettuati tra Venezia e Calalzo, risalgono all'estate 1984. A quel punto, per le unità ancora attive, inizia l'ultima parte della carriera: un decennio abbondante di utilizzo per treni speciali a spasso per l'Italia e all'estero, toccando linee anche minori, che mai le avevano viste in precedenza.

L'ALn 448/460.2008 è l'unità che rimarrà in servizio più a lungo. Nel 1983 è in sosta al capolinea di Calalzo, ancora in servizio regolare.

L'epoca dei viaggi speciali - Calalzo.

 

Longarone.  A Longarone, sulla linea per Calalzo, la ALn 448.2006 effettua uno degli ultimissimi servizi regolari nel luglio 1984.
L'epoca dei viaggi speciali - Longarone.

 

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