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In costruzione alla Breda

Cabina.  La cabina di guida non si discosta molto da quelle delle altre automotrici dell'epoca, anche se l'assenza dell'intercomunicazione e l'ampia vetratura la rendono tra le più luminose in assoluto su un mezzo FS. La velocità massima è di 140 km/h, sebbene la forte presenza di rampe di valico lungo i percorsi dei TEE (Giovi, Frejus, Brennero) incida inevitabilmente sulla velocità reale del treno. Il telefono serve per comunicare con lo scompartimento del capotreno (anche se non mi è chiarissima l'utilità del disco combinatore).
In costruzione alla Breda - Cabina.

 

Vani di servizio.  Oltre agli ambienti viaggiatori, il treno dispone di vari locali di servizio: a sinistra lo scomparto per il capotreno; il registratore a nastro magnetico serviva per riprodurre gli annunci sonori multilingua: una raffinatezza che dava probabilmente un tocco molto professionale al viaggio. Il microfono permetteva comunque al capotreno di fare annunci anche dal vivo. Infine il telefono comunicava con quello che abbiamo visto in cabina.

Al centro, la cucina in cui si preparavano i pasti - ovviamente sul momento - poi serviti al tavolo; non manca la macchina per il caffè espresso. A destra il vano bagagli, accessibile dall'esterno anche attraverso la tradizionale saracinesca.

In costruzione alla Breda - Vani di servizio.

 

ALn 442.208.  Le ultime due unità (208 e 209) erano state inizialmente pensate per servizi rapidi interni, tipicamente sulla direttrice Torino-Trieste (la Torino-Milano sarebbe stata elettrificata solo nel 1961): al posto del logo TEE, sul frontale mostravano un fregio di identica forma, ma con il "cavallo rampante" della Breda. Per questi treni vennero realizzate anche quattro rimorchiate intermedie Ln 60, ma la prestazione del treno ne risultò troppo penalizzata: entro breve tempo, le rimorchiate furono convertite in Le 602 (ricolorate in castano e Isabella) per far servizio con le elettromotrici ALe 540/660; le corrispondenti ALn 442/448 confluirono nei normali servizi TEE insieme alle altre unità.
In costruzione alla Breda - ALn 442.208.

 

I documenti

Poster 1957.  L'introduzione di una rete di servizi rapidi nel 1957 fu un evento degno di nota, che dava una svolta significativa al pur vasto quadro dei servizi internazionali del tempo, già enormemente più sviluppati di quelli a cui siamo abituati oggi. E' dunque spontaneo che la nascita dei TEE venisse evidenziata in manifesti e volantini pubblicitari. Questo olandese del 1957 mostra proprio la rete originale attivata al fatidico 2 giugno 1957 (in rosso) e gli altri due treni italiani che sarebbero stati attivati non appena disponibili le automotrici Breda (in nero): il Ligure ad agosto, il Mediolanum a ottobre. Il Lemano, qui non disegnato, partirà solo nel 1958. Il Mont Cenis, unico TEE che tocca l'Italia da subito, viene svolto con le automotrici francesi fino al 1960.

Pur coinvolgendo tutti gli Stati della coeva Comunità Economica Europea (nonché la Svizzera e l'Austria), la rete originale era nettamente divisa in due sottoreti: quella del nord Europa e quella imperniata su Milano. La "saldatura" avvenne con l'entrata in servizio dell'elettrotreno policorrente RAe svizzero, che dal 1961 avrebbe unito Milano sia a Zurigo sia a Parigi. Il treno mostrato nell'illustrazione assomiglia al RAm olandese-svizzero (cfr. la prossima immagine) ma in una forma piuttosto abbozzata, probabilmente legata al fatto che il poster venne disegnato in anticipo, quando i treni non erano ancora in servizio.

I documenti - Poster 1957.

 

Poster 1960.  Tre anni più tardi, il RAm olandese-svizzero è ormai in servizio, e ora il disegno è preciso. La scritta olandese segnala che i TEE collegano 70 città in Europa e che informazioni e depliant si trovano presso gli sportelli NS e le agenzie di viaggio riconosciute. Infine nel 1961 arriva l'elettrotreno policorrente svizzero RAe, il primo mezzo elettrico in una flotta fino ad allora totalmente diesel, di cui si pubblicizza il collegamento Milano-Parigi.
I documenti - Poster 1960.

 

TEE 1957/58, percorsi.  Esploriamo ora un altro spunto modellistico: il catalogo Märklin del 1965, nel presentare come novità il modello del TEE olandese-svizzero RAm, riporta questa mappa dei servizi TEE. Anche se pubblicata nel 1965, la mappa riproduce la situazione allo stato iniziale dell'estate 1957, quando i TEE nacquero: si riconosce infatti il Mediolanum tracciato alla buona (sarà attivato nell'autunno) e la mancanza del Lemano (che arriverà nel 1958): per dare un quadro coerente della "prima generazione" della rete TEE, ho completato digitalmente il Mediolanum con le sue fermate e ho aggiunto il Lemano. Ho altresì aggiunto le (poche) fermate che erano state omesse qua e là nell'originale (e tolto Juan Les Pins al Ligure, che non ha riscontri reali). In questa copia, i colori servono solo a far seguire meglio i percorsi, nella successiva identificano i rotabili, che in questa fase sono quattro modelli tutti a trazione diesel. Il primo elettrico, come abbiamo accennato, sarà il RAe svizzero policorrente nel 1961 (Milano-Zurigo e Milano-Parigi).

Nel dettaglio, abbiamo i primi 10 TEE nati contemporaneamente il 2 giugno 1957:

  • Arbalète Paris-Zürich con le automotrici SNCF (verrà usato il RAm dal 1964 al 1969 e poi carrozze SNCF fino al 1979);
  • Edelweiss Zürich-Amsterdam con il RAm per tutta la vita di questi treni, cioè fino al maggio 1974 (subentrerà poi il RAe fino al 1979);
  • Etoile du Nord Paris-Amsterdam con il RAm fino al 1964 (poi con carrozze SNCF fino al 1984)
  • Helvetia Hamburg-Zürich con il VT 11.5 fino al 1965 e poi con carrozze DB fino al 1979;
  • Ile de France Paris-Amsterdam con le RGP francesi fino al 1964, e quindi con carrozze SNCF fino al 1984;
  • Mont Cenis Milano-Lyon inizialmente svolto con le automotrici francesi fino al 28 maggio 1960, a cui poi subentrarono le Breda FS, utilizzate fino al 30 settembre 1972; il TEE fu quindi trasformato in Rapido, peraltro ancora svolto con le RGP francesi ex TEE fino al 1978, ultimo uso internazionale per tali mezzi; divenne infine un Intercity svolto con materiale Corail SNCF;
  • Oiseau Bleu Paris-Bruxelles, svolto con il RAm fino al 1964 e quindi con carrozze francesi fino al 1984;
  • Ruhr-Paris Dortmund-Paris, svolto temporaneamente con i treni VT 08 tedeschi, fino al dicembre 1957, quando furono disponibili i VT 11.5 (poi dal 1960 al 1965 con RGP, di nuovo VT 11.5 fino al 1969 e infine carrozze francesi fino al 1970);
  • Rhein-Main Frankfurt-Amsterdam, analogamente con breve parentesi di VT 08 e quindi VT 11.5 fino al 1967 (poi carrozze TEE tedesche fino al 1972);
  • Saphir Dortmund-Ostende con VT 11.5 sin dal principio e fino al 1971, quando subentrarono le carrozze TEE tedesche (fino al 1979).

Seguono poi i treni TEE attivati nei mesi immediatamente successivi, man mano che si disponeva di rotabili sufficienti:

  • Ligure Milano-Marseille, dal 12 agosto 1957, svolto con le automotrici Breda FS. Dall'1 ottobre 1972, saranno sostituite con le carrozze TEE FS, che viaggeranno fino al 22 maggio 1982, quando il treno verrà trasformato in Intercity e svolto con carrozze Tipo X;
  • Parsifal Paris-Dortmund, dal 3 ottobre 1957, relazione gemella del Ruhr-Paris ma svolta con gli RGP francesi; subentreranno poi i VT 11.5 dal 1960 al 1968 (con il significativo prolungamento a Hamburg) e quindi le carrozze DB fino al 1979;
  • Mediolanum, Milano-München, dal 15 ottobre 1957, svolto con le automotrici FS. Saranno sostituite con il VT 11.5 dall'1 giugno 1969 al 19 agosto 1972, quando subentreranno le carrozze FS, utilizzate fino al 2 giugno 1984 (ultimo TEE internazionale effettuato con le carrozze FS);
  • Lemano, Milano-Genève, dall'1 giugno 1958, ultimo treno nato con le automotrici FS, che saranno utilizzate fino al 27 maggio 1972. Successivamente si utilizzeranno le carrozze FS fino al 22 maggio 1982 (in realtà le stesse carrozze rimarranno anche nella sezione di prima classe del successivo Intercity, fino al gennaio 1984, quando si rivoluzionerà la relazione del Sempione con tre nuovi Intercity in coincidenza a Losanna con i TGV per Parigi).
I documenti - TEE 1957/58, percorsi.

 

TEE 1957/58, rotabili.  La stessa mappa è qui ricolorata in base ai rotabili utilizzati durante i primi anni della rete TEE cioè nel 1957-59. Si tratta di quattro treni, tutti a trazione diesel con velocità massima di 140 km/h, abbastanza diversificati nella "taglia", anche se tutti decisamente di capienza modesta se guardati con gli occhi di oggi:

  • 9 automotrici TEE 442/448 delle ferrovie italiane, di costruzione Breda, a due elementi con 90 posti a sedere (il servizio di ristorante si effettuava direttamente al posto);
  • 9 treni VT 11.5 delle ferrovie tedesche, componibili da 5 a 8 elementi (da 122 a 230 posti a sedere + 23 nel ristorante e 30 nel bar);
  • 5 treni RAm delle ferrovie svizzere e olandesi, a 4 elementi, con 114 posti e 32 nel ristorante;
  • 11 motrici e 9 rimorchi tipo RGP delle ferrovie francesi (serie X 2771-2781) con 81 posti a sedere nella configurazione motrice+rimorchio.

Se andassimo avanti il nostro racconto cronologico, troveremmo poi i tre TEE effettuati con il RAe svizzero, tutti dall'1 luglio 1961: Cisalpin Milano-Paris, Ticino Milano-Zürich (entrambi con il RAe fino al maggio 1974) e Gottardo Milano-Zürich, ultimo TEE internazionale interessante l'Italia, effettuato per ben 27 anni con gli elettrotreni RAe! Sarà infatti trasformato in Eurocity il 25 settembre 1988, peraltro ancora svolto fino al 1993 con gli stessi elettrotreni, ora RABe con anche la seconda classe. I TEE successivi - Brabant Paris-Bruxelles dal 1963 e Blauer Enzian Hamburg-München dal 1965 - inizieranno a cambiare il volto.

In quanto ai tempi di viaggio, essi erano naturalmente il meglio che si potesse ottenere, ma va notato che, nella rete ferroviaria già efficiente del Nord Europa, in vari casi i TEE migliorarono solo in modo modesto i treni rapidi che andavano a sostituire, con risparmi da pochi minuti (Rhein-Main, Rhur-Paris, Helvetia) a circa un'ora (Edelweiss). Fu invece proprio con le relazioni italiane che si ottenne un salto di qualità quasi impensabile, arrivando a 3 ore in meno per il Mediolanum e addirittura 4h30 per il Ligure!

Crediti: per le notizie, l'interessantissimo libro La leggenda dei Trans-Europ-Express di J.P. Malaspina e M. Mertens, ETR, 2008; per i disegni, la comunità dello Screensaver MM.

I documenti - TEE 1957/58, rotabili.

 

Ingegneria ferroviaria (1961).  Il numero speciale di Ingegneria ferroviaria del luglio-agosto 1961 celebra il centenario dell'unità d'Italia con una lunga panoramica sulla storia delle ferrovie italiane. Dal capitolo sulla trazione diesel, è interessante rileggersi le due pagine dedicate agli ultimi modelli di automotrici: le ALn 64 Fiat, specificatamente destinate alla linea a dentiera Paola-Cosenza; le ALn 668 - nelle due serie 1400 Fiat e 2400 Breda - che avevano appena scritto il primo capitolo di quella che diventerà la storia di maggior successo della trazione diesel italiana; le ALn 773 OM, ultimo modello di automotrici pensate per servizi di tipo rapido; infine, naturalmente, le nostre TEE 442/448 Breda.
I documenti - Ingegneria ferroviaria (1961).

 

Ingegneria ferroviaria (1961).  Riguardo alle TEE Breda, la rivista evidenzia la scelta di una soluzione "agile ed economica, naturalmente rispetto all'alta classe del mezzo": una sintesi tutto sommato veritiera per le 442/448. Anche il paragrafo finale sulle prospettive future delle automotrici appare sostanzialmente corretto in un'ottica storica.

Come curiosità, notiamo la foto dello scomparto di prima classe delle ALn 773, con i sedili in file 2+1 "sfalsate", una soluzione che rimarrà un unicum sulle FS, ma che ricordo assai attraente, quando ho avuto occasione di viaggiarci molti anni dopo, ormai in servizio locale sulle relazioni della Lomellina.

I documenti - Ingegneria ferroviaria (1961).

 

Orario Grippaudo (1961).  Dalla raccolta di orari ferroviari Grippaudo prendo in prestito la prima pagina del quadro 29 Genova-Ventimiglia, nell'estate 1961, tra l'altro uno dei pochi quadri a essere stampato ruotato di 90°, in ragione del gran numero di stazioni (oggi ce ne sono ben 9 in meno, a causa dei raddoppi in galleria). La categoria dei treni è quella degli anni '60, con l'Accelerato (che diventerà Locale) e il Direttissimo (che diventerà Espresso). I treni in coincidenza, da Milano e da Torino, sono sempre riportati in corsivo, mentre negli anni seguenti si utilizzerà la convenzione di indicarli in tondo se si tratta di servizio diretto senza trasbordo. Il simbolo con le due losanghe specifica però che il treno ha "carrozze dirette da Milano", informazione ovviamente importante su questa linea.

L'intera linea è elettrificata in trifase: fino a Savona verrà convertita in corrente continua nel 1964, e oltre Savona nel 1967. Ho sottolineato a matita gli incroci nella tratta Voltri-Savona, allora a semplice binario. Tra i treni, spicca naturalmente il TEE Ligure effettuato con le nostre automotrici, che copre l'intera distanza Milano-Ventimiglia in 4h05: basta confrontare la differenza di tempi con il successivo Diretto 134, che impiega 2h40 in più, per rendersi conto dell'eccezionalità di questa prestazione. Oggi per confronto l'Eurocity erede del Ligure impiega 3h44, quindi appena 20 minuti in meno, pur potendo contare su quasi 90 km di linea totalmente nuova; ma, come sempre, va considerato che questa prestazione è raggiunta non da un singolo treno, ma da un sistema cadenzato esteso per tutta la giornata. Il Grippaudo per semplicità non ha mai indicato le relazioni internazionali (a parte quelle TEE), che venivano invece diligentemente riportate dall'orario ufficiale FS; va comunque osservato che un buon numero di treni Milano-Ventimiglia recavano carrozze dirette dal nord Europa e/o per la Francia, a partire ovviamente dal celebre Riviera Express (che per tutta l'estate fermava anche a Laigueglia!).

I documenti - Orario Grippaudo (1961).

 

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