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Rivarossi 1773

Laigueglia.  Dal campanile della parrocchia si guarda alla stazione ancora con due binari e soprattutto con il mini-magazzino merci a servizio del tronchino (dove oggi si estende il parcheggio). La foto è scattata nel tardo pomeriggio, quindi incoerente con il vero transito del TEE Ligure, che avveniva a metà mattina e poi la sera al buio, ma avere anche le cartoline all'ora giusta è forse pretendere un po' troppo...
Rivarossi 1773 - Laigueglia.

 

Genova Pra.  Il TEE sosta davanti al segnale a candeliere di protezione di Voltri, all'estremità della Grande Genova, dove oggi al posto della spiaggia e degli stabilimenti balneari, si estende il porto container.
Rivarossi 1773 - Genova Pra.

 

Celle.  Pochi kilometri più a ponente, il transito ai Piani di Celle Ligure, stavolta correttamente nel sole del mattino. Sullo sfondo, tra i Piani e il borgo centrale, si vede la versione finale dell'Aurelia, completata la ricostruzione postbellica, che qui era stata particolarmente laboriosa, a causa dell'esplosione dell'intero promontorio.
Rivarossi 1773 - Celle.

 

San Remo.  Scende la sera sul golfo di San Remo e il TEE con i fanali illuminati si dirige verso Milano, dove arriverà in tarda serata. La cartolina è in realtà cronologicamente anteriore al TEE, perché sull'Aurelia si vede il filo aereo della tranvia, mentre all'epoca del TEE c'era già la filovia per Taggia.
Rivarossi 1773 - San Remo.

 

San Remo.  Esplorando i vari modi di ottenere questa singolare commistione tra modellismo e cartoline d'epoca, sperimento anche la versione totalmente in bianco e nero, lungo la celebre passeggiata Imperatrice, all'estremo occidentale di San Remo. Appena fuori dalla stazione, si intravede l'automotrice ALTn 444 "Belvedere" che convisse brevemente con il TEE Ligure appena istituito, nella seconda metà del 1957.
Rivarossi 1773 - San Remo.

 

Malpasso.  L'ultimo esperimento è quello in cui il TEE appare più da lontano, e per di più in una cartolina "colorizzata", come si usava abbastanza di frequente al tempo della Vera Fotografia. La combinazione di questi fattori rende l'inganno quasi perfetto: il TEE sembra proprio correre tra il Malpasso e Varigotti, nello spettacolare scenario del Capo Noli.
Rivarossi 1773 - Malpasso.

 

In costruzione alla Breda

Presentazione.  Lasciamo ora il modellismo e andiamo a esplorare il vero TEE 442/448, proprio il giorno di presentazione ufficiale alla stampa, nel luglio 1957 allo stabilimento Breda di Sesto S.Giovanni (MI). Il nuovo treno è circondato dagli operai della Breda, sotto lo sguardo dei cineoperatori: si riconosce a sinistra una cinepresa 35 mm e in primo piano il "lampo al magnesio", precursore dei moderni flash.
In costruzione alla Breda - Presentazione.

 

Scompartimento.  L'ambiente viaggiatori è in linea con gli interni degli elettrotreni rapidi di prima classe: salone unico con ampie poltrone singole in velluto, in fila da 3. I posti totali sono 90 (48 e 42, come implicito nella classificazione del mezzo). Per la ristorazione, richiesta dai servizi TEE, si evita di realizzare un vero e proprio ambiente ristorante, difficilmente compatibile con un treno di due sole vetture, e si sceglie la soluzione di compromesso del pasto al posto: un tavolino può essere estratto da un apposito vano sotto il finestrino e successivamente apparecchiato per il pranzo.
In costruzione alla Breda - Scompartimento.

 

Cabina.  La cabina di guida non si discosta molto da quelle delle altre automotrici dell'epoca, anche se l'assenza dell'intercomunicazione e l'ampia vetratura la rendono tra le più luminose in assoluto su un mezzo FS. La velocità massima è di 140 km/h, sebbene la forte presenza di rampe di valico lungo i percorsi dei TEE (Giovi, Frejus, Brennero) incida inevitabilmente sulla velocità reale del treno. Il telefono serve per comunicare con lo scompartimento del capotreno (anche se non mi è chiarissima l'utilità del disco combinatore).
In costruzione alla Breda - Cabina.

 

Vani di servizio.  Oltre agli ambienti viaggiatori, il treno dispone di vari locali di servizio: a sinistra lo scomparto per il capotreno; il registratore a nastro magnetico serviva per riprodurre gli annunci sonori multilingua: una raffinatezza che dava probabilmente un tocco molto professionale al viaggio. Il microfono permetteva comunque al capotreno di fare annunci anche dal vivo. Infine il telefono comunicava con quello che abbiamo visto in cabina.

Al centro, la cucina in cui si preparavano i pasti - ovviamente sul momento - poi serviti al tavolo; non manca la macchina per il caffè espresso. A destra il vano bagagli, accessibile dall'esterno anche attraverso la tradizionale saracinesca.

In costruzione alla Breda - Vani di servizio.

 

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