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Le copertine

Indice analitico.  Oltre alla mappa, la busta conteneva un fascicoletto (24 pagine in questo caso) con l'indice di tutti i nomi geografici e, nelle prime due pagine, la legenda dei segni convenzionali, peraltro riportata in forma molto simile anche sul bordo della mappa. Il fascicolo di Porto Maurizio non è datato, ma altri lo sono; la data più antica che ho trovato è il 1908. Al contrario, le mappe non sono mai datate, mentre le buste citano un anno progressivo di pubblicazione (anno XIII in questo caso).
Le copertine - Indice analitico.

 

Indice analitico.  L'indice dei nomi è accompagnato, oltre che ovviamente dai riferimenti nella carta, anche da una serie di informazioni amministrative, sui servizi postali e telegrafici e sulle stazioni dei carabinieri. Tra le cose curiose per il lettore d'oggi, "gli uffici telegrafici con orario completo (giorno e notte) o il cui impiegato dorme in ufficio e deve a richiesta del pubblico alzarsi e telegrafare a qualunque ora della notte".
Le copertine - Indice analitico.

 

1:200.000, ediz. 1940.  Della carta al 200.000 presento cinque copertine distribuite nel corso di circa mezzo secolo. La carta al 200.000 nasce nel 1932, da subito come "carta automobilistica", con una grafica relativamente semplice, pensata per essere letta anche a veicolo in movimento. La copertina è di cartoncino, cui è incollata la mappa vera e propria. Per breve periodo prima della Seconda Guerra Mondiale, il Touring Club venne ridenominato Consociazione Turistica, in ossequio alle norme che tentavano vanamente di imporre il rispetto della lingua italiana, ed è a questa epoca che si riferisce la prima versione illustrata.
Le copertine - 1:200.000, ediz. 1940.

 

1:200.000, ediz. 1956.  Negli anni '50 si impone una elegante versione rosso mattone e anche un'attenzione al costo: la copertina non è più in cartoncino ma in foglio unico con la mappa e soprattutto questa è stampata fronte e retro, con il risultato che le 30 tavole che compongono l'Italia vengono stampate in metà fogli. L'edizione degli anni '50 viene distribuita a tutti i soci, e questo la rende tra le più diffuse, anche sui mercatini attuali.
Le copertine - 1:200.000, ediz. 1956.

 

1:200.000, ediz. 1964.  Negli anni '60 è disponibile una versione monofoglio (cioè stampata solo sul fronte) e con copertina in cartoncino, con una grafica relativamente simile a quella anteguerra.
Le copertine - 1:200.000, ediz. 1964.

 

1:200.000, ediz. 1967.  A fine anni '60 avviene un importante restyling grafico e di impaginazione. Non sono più proposte (soltanto) le tradizionali 30 tavole, ma anche un formato sensibilmente maggiore, simile come territorio coperto al "fronte-retro" degli anni '50, ma stampato su un foglio più grande e solo fronte, con copertina applicata in cartoncino sottile. L'area scelta è in quache modo tematica: ad esempio in questo caso "Da Torino e Milano alla Riviera Ligure", oppure "Milano e le sue mete turistiche". Poco più tardi, nel 1969-71, arriva la versione rilegata ad atlante, in 3 volumi.
Le copertine - 1:200.000, ediz. 1967.

 

1:200.000, ediz. 1987.  Negli anni '80, con l'abbandono delle 30 tavole tradizionali, il formato grande diventa quello standard e il "taglio" viene fatto coincidere con le Regioni, per un totale di 15 carte (ovviamente alcune Regioni minori possono essere ospitate a coppie). In parallelo è confermato l'atlante, distribuito nuovamente ai soci nel 1980-82. Entrambi i prodotti - carte regionali e atlante - sono tuttora in vendita, oltre 80 anni dopo la loro prima comparsa.
Le copertine - 1:200.000, ediz. 1987.

 

Genova lungo un secolo


Genova lungo un secolo - 1:250.000, circa 1910.
1:250.000, circa 1910. 
Lato 3600 pixel, 8.3 Mpixel (3.2 MB), 400 DPI. 
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Il riquadro mostrato, per garantire la confrontabilità con gli esempi seguenti, è in realtà la giunzione di due fogli: Cuneo-Porto Maurizio, appartenente a una delle prime edizioni, e Genova, stampa successiva, in quanto contenuta nell'astuccio in carta, anziché in pergamena.

Si nota la grafica eccezionalmente ricca e dettagliata che, soprattutto nelle aree montane, rende la carta quasi ostica da leggere. Il fondo rosso delle strade è usato per indicare la pendenza dal 4 al 7%. Oltre il 7% è marrone, come nel caso del Passo della Bocchetta. La via Aurelia ha tutti i passaggi a livello originali e il percorso "alto" tra Albisola e Savona. Dal punto di vista ferroviario, mancano la Savona-San Giuseppe via Altare, conclusa solo nel 1954, e la Genova-Casella (1929). Attorno a Genova si intuiscono le tranvie urbane (tratteggio bianco-nero, meglio visibile nella copia a piena risoluzione).


 


Genova lungo un secolo - 1:200.000, ediz. 1940.
1:200.000, ediz. 1940. 
Lato 3400 pixel, 6.8 Mpixel (2 MB), 300 DPI. 
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La nascita del 200.000 mostra subito una grafica molto più pulita ed essenziale. Nelle prime edizioni il giallo identifica le strade statali (e le Autostrade, come la allora nuovissima Camionale dei Giovi aperta nel 1935); il verde è per le altre strade di grande comunicazione, mentre per le pendenze si usa ancora il criterio di modificare il colore del fondo: tratteggio rosso dal 4 al 7% e rosso a tinta unita oltre il 7%. Compaiono anche le distanze totali e parziali, identificate dai pallini rossi con e senza cerchio (nel 250.000 c'era un solo livello di distanze).

Dal punto di vista ferroviario, la litoranea è ancora tutta ovviamente sul tracciato originale da Voltri in poi, mentre la tratta Savona-Altare è indicata in costruzione (a tratteggio). Sono indicate sia la Genova-Casella, sia la Guidovia che saliva alla Madonna della Guardia. Il bacino portuale di Sampierdarena era allora nuovissimo, mentre da Cornigliano in poi la linea di costa appare non ancora alterata.


 


Genova lungo un secolo - 1:200.000, ediz. 1956.
1:200.000, ediz. 1956. 
Lato 3400 pixel, 6.8 Mpixel (2 MB), 300 DPI. 
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Nel dopoguerra cambia significativamente la combinazione di colori per le strade: le statali e autostrade diventano rosse e il giallo è riservato alle altre strade importanti. Questo è reso possibile da un'idea relativamente semplice: per la pendenza, invece del colore, basta usare delle "freccette" nel senso della salita (da 1 a 3 a seconda della pendenza; visibili nella copia ad alta risoluzione). Nonostante l'inchiostro azzurro sia già usato per il mare, tutti i fiumi e torrenti sono in nero, creando a volte qualche confusione con le ferrovie. Per queste ultime compare la distinzione del doppio binario, prima assente (trattini sfalsati, mutuati dalle mappe IGM). Tra Voltri e Varazze appare la prima autostrada post-bellica, appena inaugurata (a maggio 1956 fino ad Arenzano e in verità soltanto ad agosto 1957 da qui a Varazze). Le acciaierie di Cornigliano hanno nel frattempo riempito un ampio specchio di mare.

 

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