Castel di Sangro. Chiave del cancello (del raccordo tra la Ferrovia Sangritana e le FS). Si riconoscono sullo sfondo la tipica elettrificazione della Sangritana e - ancora lui! - il viadotto sul versante, in basso a sinistra. Naturalmente tutto l'impianto della Sangritana non vede più un treno regolare dal 2003. |
Castel di Sangro. Convergenze di rotaie, dal lato di Carpinone (credo che il fascino dell'inquadratura sia legato al fatto che sul rettifilo comincia la rampa, creando un "angolo" rispetto all'allineamento in stazione). |
Pettorano - Cansano. Inquadrature della rampa che da Sulmona sale a Campo di Giove, nel tratto più spettacolare della linea. |
Campo di Giove. Libro di bordo, luce in cabina e galleria presso Campo di Giove. |
Pettorano sul Gizio. L'inquadratura che è un po' il simbolo della linea, presso il casello del km 17, lungo la rampa a mezza costa che sale dal tornante di Pettorano, fino a svoltare verso Cansano. La piana di Sulmona si estende in basso. Per cogliere questa immagine, il fotografo si è arrampicato a piedi per oltre 10 km lungo la linea. |
Cansano. La stazione, posta circa a metà strada della lunga rampa che passa dai 627 m di quota di Pettorano ai 1069 di Campo di Giove era un indispensabile caposaldo nella difficile gestione a vapore della linea. L'automotrice riparte verso Castel di Sangro, sullo sfondo della Maiella. |
Cansano. Automotrice isolata in transito sul viadotto che precede la stazione. |
Rivisondoli. L'automotrice si perde nella distesa di prati dell'altopiano detto appunto il Prato. |
Roccaraso. Un cospicuo gruppo di viaggiatori è sceso dal treno proveniente da Sulmona. Nello squallido contesto di dismissione della ferrovia, le foto che mostrano i suoi viaggiatori rivendicano con forza la possibilità di un "mondo diverso", in cui la ferrovia è utile e utilizzata. |
Castel di Sangro. Il segnale ad ala "di seconda categoria" (numero 2 sull'ala) è aperto per il transito dell'automotrice da Sulmona. |
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