Cansano. In galleria brillano le spie luminose del banco della littorina. La O indica la pressione dell'olio motore (accesa è regolare, spenta è insufficiente); la A indica temperatura e circolazione dell'acqua (accesa regolari, spenta almeno una delle due irregolari); il 3 è la marcia innestata; la B accesa indica la batteria in scarica (spenta se la batteria è in carica). L'ALn 556 ha un solo motore acceso, da cui la scelta di effettuare le corse insieme all'ALn 668. Si intuisce che siamo nella cabina con il motore guasto, dato che nella fila in alto è accesa (anormalmente) solo la A; la fila in basso è relativa al motore posteriore, quello funzionante. Le ulteriori due file più in basso sono giustamente spente, perché si riferirebbero a una macchina accoppiata a comando multiplo, che naturalmente non c'è (l'ALn 668 si guida a sé stante). |
Cansano. A Cansano le due automotrici vengono nuovamente separate. Il sole tra le nuvole illumina come un faro la littorina e la stazione, lasciando scuro il versante della montagna. Il primo edificio sulla destra è ancora il serbatoio dell'acqua. |
Cansano. La littorina in posa sul ponte che precede la stazione, lo stesso visto due giorni fa dall'altro lato con le due ALn 668. |
Cansano. L'ALn 668.1401 che va a riagganciarsi alla littorina costituisce un ulteriore elemento di interesse, quasi un treno storico bis! Sulla destra dell'automotrice si intuiscono due ponti della linea, che serpeggia lungo il versante, nella discesa verso Pettorano, prima di svoltare nella valle del Gizio. |
Cansano. Le due automotrici tornate insieme, di fianco al casello. Nei 25 km che separano Cansano da Sulmona, la linea è salita esattamente di 600 m, quindi con una pendenza media ben del 24 per mille. |
Campo di Giove. I fotografi prendono posto ora nell'una ora nell'altra macchina. Dalla cabina posteriore dell'ALn 668 si può fotografare l'inconfondibile profilo della littorina. Il tempo di scatto di 1/50 s è sufficientemente lento per lasciar ben visibile il movimento del treno. |
Palena. Per arrivare a Palena si percorre la galleria della Maiella, che con i suoi 2485 m, è la più lunga della tratta fino a Castel di Sangro. Nella piana spazzata dal vento si addensano nuvole cupe, ma al momento giusto l'automotrice è illuminata dal sole. |
Palena. Quasi come in una tavola di proiezioni ortogonali, provo a riassumere tre viste della littorina, laterale, frontale e di tre quarti. |
Rivisondoli. Nella piana del Quarto S.Chiara, tra il vorticare di nuvole. |
Rivisondoli. La littorina si ferma in posa davanti al segnale di protezione ad ala di Roccaraso, una delle singolarità tecniche della linea (altre info più oltre, a proposito del segnale di Castel di Sangro). |
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