Pettorano sul Gizio. A Pettorano la ferrovia compie un tornante intorno al paese e passa sul fianco destro della valle del Gizio, prendendo sempre più quota, fin quando, con un'altra curva, svolterà verso Cansano. La sosta presso uno dei viadotti in pietra è uno dei momenti principali della giornata. L'ALn 668 viene sganciata, in modo da potersi dedicare appieno alla Littorina, finalmente tornata sulla "sua" linea! |
Pettorano sul Gizio. Il fondovalle del Gizio, percorso dalla Statale 17 dell'Appennino abruzzese, fa da sfondo alla littorina. |
Pettorano sul Gizio. Primo piano in teleobiettivo. |
Pettorano sul Gizio. I fotografi si spostano lungo il pendio, in modo da cambiare inquadrature, attendendo di volta in volta che nessuna nuvola oscuri l'automotrice. Ma proprio il disegno delle ombre sullo sfondo è un ulteriore elemento di fascino, permettendo di staccare meglio il profilo lucente della littorina e del viadotto. Poi l'ALn 668 viene riagganciata e si prosegue il viaggio. |
Pettorano sul Gizio. Dalla cabina di coda dell'ALn 556, la valle del Gizio, poco prima di svoltare verso Cansano. |
Cansano. In galleria brillano le spie luminose del banco della littorina. La O indica la pressione dell'olio motore (accesa è regolare, spenta è insufficiente); la A indica temperatura e circolazione dell'acqua (accesa regolari, spenta almeno una delle due irregolari); il 3 è la marcia innestata; la B accesa indica la batteria in scarica (spenta se la batteria è in carica). L'ALn 556 ha un solo motore acceso, da cui la scelta di effettuare le corse insieme all'ALn 668. Si intuisce che siamo nella cabina con il motore guasto, dato che nella fila in alto è accesa (anormalmente) solo la A; la fila in basso è relativa al motore posteriore, quello funzionante. Le ulteriori due file più in basso sono giustamente spente, perché si riferirebbero a una macchina accoppiata a comando multiplo, che naturalmente non c'è (l'ALn 668 si guida a sé stante). |
Cansano. A Cansano le due automotrici vengono nuovamente separate. Il sole tra le nuvole illumina come un faro la littorina e la stazione, lasciando scuro il versante della montagna. Il primo edificio sulla destra è ancora il serbatoio dell'acqua. |
Cansano. La littorina in posa sul ponte che precede la stazione, lo stesso visto due giorni fa dall'altro lato con le due ALn 668. |
Cansano. L'ALn 668.1401 che va a riagganciarsi alla littorina costituisce un ulteriore elemento di interesse, quasi un treno storico bis! Sulla destra dell'automotrice si intuiscono due ponti della linea, che serpeggia lungo il versante, nella discesa verso Pettorano, prima di svoltare nella valle del Gizio. |
Cansano. Le due automotrici tornate insieme, di fianco al casello. Nei 25 km che separano Cansano da Sulmona, la linea è salita esattamente di 600 m, quindi con una pendenza media ben del 24 per mille. |
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