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Sulmona 2017: l'appennino e la littorina

Sulmona Introdacqua.  Martedì è il giorno del treno fotografico Sulmona-Carovilli, organizzato dall'Associazione Italia on Rails insieme a Fondazione FS. Ha piovuto per buona parte della notte, e al mattino il cielo è plumbeo. La partenza è fissata per le 8.40: proprio mentre prendiamo posto sulle automotrici, sembra aprirsi qualche spiraglio di sole. Non resta che sperare! E difatti per il terzo giorno avviene il miracolo: la giornata si conferma ventosa, e nel veloce transitare delle nuvole, basta avere la pazienza di scattare al momento giusto, per ottenere pressoché tutte le foto con il sole. La prima sosta è alla stazione di Introdacqua, alla periferia della città. Poi inizia la lunga rampa verso Cansano.
Sulmona 2017: l'appennino e la littorina - Sulmona Introdacqua.

 

Pettorano sul Gizio.  A Pettorano la ferrovia compie un tornante intorno al paese e passa sul fianco destro della valle del Gizio, prendendo sempre più quota, fin quando, con un'altra curva, svolterà verso Cansano. La sosta presso uno dei viadotti in pietra è uno dei momenti principali della giornata. L'ALn 668 viene sganciata, in modo da potersi dedicare appieno alla Littorina, finalmente tornata sulla "sua" linea!
Sulmona 2017: l'appennino e la littorina - Pettorano sul Gizio.

 

Pettorano sul Gizio.  Il fondovalle del Gizio, percorso dalla Statale 17 dell'Appennino abruzzese, fa da sfondo alla littorina.
Sulmona 2017: l'appennino e la littorina - Pettorano sul Gizio.

 

Pettorano sul Gizio.  Primo piano in teleobiettivo.
Sulmona 2017: l'appennino e la littorina - Pettorano sul Gizio.

 

Pettorano sul Gizio.  I fotografi si spostano lungo il pendio, in modo da cambiare inquadrature, attendendo di volta in volta che nessuna nuvola oscuri l'automotrice. Ma proprio il disegno delle ombre sullo sfondo è un ulteriore elemento di fascino, permettendo di staccare meglio il profilo lucente della littorina e del viadotto. Poi l'ALn 668 viene riagganciata e si prosegue il viaggio.
Sulmona 2017: l'appennino e la littorina - Pettorano sul Gizio.

 

Pettorano sul Gizio.  Dalla cabina di coda dell'ALn 556, la valle del Gizio, poco prima di svoltare verso Cansano.
Sulmona 2017: l'appennino e la littorina - Pettorano sul Gizio.

 

Cansano.  In galleria brillano le spie luminose del banco della littorina. La O indica la pressione dell'olio motore (accesa è regolare, spenta è insufficiente); la A indica temperatura e circolazione dell'acqua (accesa regolari, spenta almeno una delle due irregolari); il 3 è la marcia innestata; la B accesa indica la batteria in scarica (spenta se la batteria è in carica). L'ALn 556 ha un solo motore acceso, da cui la scelta di effettuare le corse insieme all'ALn 668. Si intuisce che siamo nella cabina con il motore guasto, dato che nella fila in alto è accesa (anormalmente) solo la A; la fila in basso è relativa al motore posteriore, quello funzionante. Le ulteriori due file più in basso sono giustamente spente, perché si riferirebbero a una macchina accoppiata a comando multiplo, che naturalmente non c'è (l'ALn 668 si guida a sé stante).
Sulmona 2017: l'appennino e la littorina - Cansano.

 

Cansano.  A Cansano le due automotrici vengono nuovamente separate. Il sole tra le nuvole illumina come un faro la littorina e la stazione, lasciando scuro il versante della montagna. Il primo edificio sulla destra è ancora il serbatoio dell'acqua.
Sulmona 2017: l'appennino e la littorina - Cansano.

 

Cansano.  La littorina in posa sul ponte che precede la stazione, lo stesso visto due giorni fa dall'altro lato con le due ALn 668.
Sulmona 2017: l'appennino e la littorina - Cansano.

 

Cansano.  L'ALn 668.1401 che va a riagganciarsi alla littorina costituisce un ulteriore elemento di interesse, quasi un treno storico bis! Sulla destra dell'automotrice si intuiscono due ponti della linea, che serpeggia lungo il versante, nella discesa verso Pettorano, prima di svoltare nella valle del Gizio.
Sulmona 2017: l'appennino e la littorina - Cansano.

 

Cansano.  Le due automotrici tornate insieme, di fianco al casello. Nei 25 km che separano Cansano da Sulmona, la linea è salita esattamente di 600 m, quindi con una pendenza media ben del 24 per mille.
Sulmona 2017: l'appennino e la littorina - Cansano.

 

Campo di Giove.  I fotografi prendono posto ora nell'una ora nell'altra macchina. Dalla cabina posteriore dell'ALn 668 si può fotografare l'inconfondibile profilo della littorina. Il tempo di scatto di 1/50 s è sufficientemente lento per lasciar ben visibile il movimento del treno.
Sulmona 2017: l'appennino e la littorina - Campo di Giove.

 

Palena.  Per arrivare a Palena si percorre la galleria della Maiella, che con i suoi 2485 m, è la più lunga della tratta fino a Castel di Sangro. Nella piana spazzata dal vento si addensano nuvole cupe, ma al momento giusto l'automotrice è illuminata dal sole.
Sulmona 2017: l'appennino e la littorina - Palena.

 

Palena.  Quasi come in una tavola di proiezioni ortogonali, provo a riassumere tre viste della littorina, laterale, frontale e di tre quarti.
Sulmona 2017: l'appennino e la littorina - Palena.

 

Rivisondoli.  Nella piana del Quarto S.Chiara, tra il vorticare di nuvole.
Sulmona 2017: l'appennino e la littorina - Rivisondoli.

 

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