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Sulmona 2017: l'appennino e la littorina

Pettorano sul Gizio.  Il treno riparte da Pettorano, affrontando i 12 km di rampa fino a Cansano.
Sulmona 2017: l'appennino e la littorina - Pettorano sul Gizio.

 

Palena.  Le automotrici fanno il giro da Cansano e Campo di Giove e noi le attendiamo all'uscita della galleria di Palena, dove torna a essere in luce giusta l'ALn 556. Nonostante l'inizio di giornata nuvoloso, splende ormai un sereno deciso.
Sulmona 2017: l'appennino e la littorina - Palena.

 

Palena.  L'inquadratura successiva è poco oltre. La stazione si intravede dietro il gruppo di alberi di sinistra.
Sulmona 2017: l'appennino e la littorina - Palena.

 

Rivisondoli.  Appena partite dalla stazione, le automotrici stanno per entrare nella galleria che conduce alla piana di Roccaraso.
Sulmona 2017: l'appennino e la littorina - Rivisondoli.

 

Roccaraso.  Per fotografare la partenza da Roccaraso in realtà non sapevamo bene dove andare, ma girando tra le strade del paese, scopriamo per puro caso un belvedere che guarda proprio al viadotto ferroviario! Castel di Sangro, al termine della discesa, si trova nella conca tra il primo e il secondo crinale.
Sulmona 2017: l'appennino e la littorina - Roccaraso.

 

Palena.  Anziché ridiscendere fino a Castel di Sangro, conviene restare al Quarto Santa Chiara, perché prima del ritorno delle automotrici sono previsti altri due transiti. Il primo è il "misto" viaggiatori e merci, con la 940 che ritorna a Sulmona insieme alle tre carrozze a terrazzini e ai quattro carri merci.
Sulmona 2017: l'appennino e la littorina - Palena.

 

Palena.  La domenica il treno diesel con la D.445.1145 (Officine Meccaniche Casertane, 1987) ha effettuato servizio viaggiatori Isernia-Roccaraso, ma nel corso della giornata è stato ricoverato a Sulmona. Alle 17.30 deve dunque tornare vuoto a Roccaraso a caricare i passeggeri per Isernia. Lo attendiamo poco oltre la stazione di Palena, assistendo anche a un singolare fenomeno meteo, che ricorda forse il gaigo ligure: in mezzo al cielo completamente sereno, una massa nuvolosa è arrivata dalla valle laterale (quella che porta al paese di Palena), scorrendo a velocità ben percepibile all'interno della valle, e, giunta alla piana, si è espansa verso l'alto, consigliando di aprire l'inquadratura per comprenderla interamente.
Sulmona 2017: l'appennino e la littorina - Palena.

 

Rivisondoli.  Sono le 18.15, il sole sta per scendere dietro il profilo della collina di Rivisondoli, ma finalmente si sente in lontananza il fischio delle automotrici e il rumore dei motori. Pochi istanti prima dell'ombra, riusciamo a fotografarle nel rettifilo verso Palena!
Sulmona 2017: l'appennino e la littorina - Rivisondoli.

 

Pettorano sul Gizio.  Anche questa sera possiamo tornare con calma a casa a Pettorano. Ma prima facciamo una puntata nella stazione, ormai silente, osservando le colonne idrauliche - una fresca di restauro e funzionante, marcata RA, cioè Rete Adriatica, e l'altra di tipo FS, non ancora restaurata - e il serbatoio dell'acqua. La porta dell'edificio del serbatoio è aperta: all'interno si sente lo sgocciolio dell'acqua, i tubi sono ricoperti di paglia come isolante, e nell'angolo c'è un camino: accendendo il fuoco, era possibile soffiare aria calda nell'intercapedine tra la muratura e il serbatoio, evitando il rischio di congelare l'acqua. Nel fresco della sera che si è fatta, non si fa fatica a immaginare le difficoltà e le tecniche per fronteggiare il rigido clima invernale.
Sulmona 2017: l'appennino e la littorina - Pettorano sul Gizio.

 

Sulmona.  Lunedì mattina facciamo un salto alla stazione di Sulmona. Le due ALn 668 riposano nel deposito, permettendo di fotografare un quadretto d'altri tempi.
Sulmona 2017: l'appennino e la littorina - Sulmona.

 

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