Teatro greco. Poco fuori dalla città - ma al termine di una ripidissima rampa! - si trova l'ampia area archeologica, in cui spicca il teatro greco (III sec. a.C., anche se rimaneggiato in epoca romana). Il meteo finora è stato parecchio variabile, ma con la solita pazienza si riescono a sfruttare gli attimi di sole, particolarmente preziosi per restituire l'atmosfera del luogo, in cui le rovine antiche si accostano a una ricca e multiforme vegetazione, riportando a uno dei più potenti fili conduttori del classico grand tour. |
Annunziata. In posizione un po' defilata al margine settentrionale della città, la chiesa dell'Annunziata mostra una piacevolissima decorazione della facciata, con colonne tortili a motivi floreali e una disposizione angolata rispetto alla omonima via, in cui il sagrato è delimitato da cordolo e pilastrini. Al pari di moltissime altre chiese, almeno durante il periodo invernale, anche l'Annunziata è chiusa durante la nostra visita, ma pazienza. |
S.Sebastiano. La parrocchiale di San Sebastiano d'inverno non vede mai la facciata al sole, ma non c'è problema: basta attendere l'ora blu, e il barocco risplende al meglio! |
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Il racconto prosegue con la seconda parte dedicata agli aspetti ferroviari.