Comitini. A maggio 2018 si effettua un treno fotografico Agrigento-Roccapalumba-Lercara con le automotrici storiche ALn 668.1600 (Fiat, 1970). Poco oltre la stazione di Comitini, la valle si apre fino allo sfondo montuoso della Sicilia interna. |
Comitini. Il punto chiave della tratta Agrigento-Roccapalumba è lo spettacolare Passo Funnuto, nella valle del fiume Platani, che riassume in sé ogni topos della Sicilia interna a primavera. |
Lercara. Da Roccapalumba, il treno prosegue per Lercara: la tratta, di circa 7 km in rampa del 27 per mille, è stata dismessa a dicembre 2017, sostituita da una variante in galleria, ed è stata già deelettrificata, ma era ancora percorribile. Il nostro treno è stato il primo, unico e ultimo a viaggiarvi dopo la dismissione: nelle settimane successive verrà infatti rimosso anche il binario. La tratta senza fili ha riportato la linea al suo aspetto precedente all'elettrificazione (anni '90), offrendo viste affascinanti e del tutto coerenti con le storiche automotrici nella colorazione tradizionale azzurra. La partenza da Lercara, con un magazzino diroccato, che è in un certo senso l'emblema di molte linee siciliane abbandonate o decadute. |
Lercara. Ormai nel pomeriggio inoltrato, si scattano le immagini più spettacolari. |
Roccapalumba. Un semicontroluce, dal colle che il treno sottopassa con una breve galleria. Al momento dello scatto non mi sembrava nemmeno speciale, ma a riguardarlo poi, mi ha davvero soddisfatto, sia per variare un po' rispetto alla luce "normale", sia proprio per l'atmosfera. |
S. Cataldo. Il 10 novembre 2019 si effettua un treno storico da Caltanissetta per Gela. La composizione è 100% anni '80, con la D.345.1121, una centoporte 39.000, due 45.000 e un bagagliaio a due assi. Siamo lungo la linea elettrificata Caltanissetta-Canicattì, che prosegue poi per Agrigento, anche se la Freccia del Sud che la utilizzava è ormai un lontano ricordo; poco oltre S.Cataldo si trova uno dei punti più celebri, a mezza costa tra le rocce e di fianco a una multiforme masseria abbandonata. Sono appena le 9 del mattino, le nuvole si sono diradate e la luce di novembre è semplicemente spettacolare. |
Favarotta. Il fabbricato della stazione di Favarotta, sorta letteralmente nel nulla e abbandonata da decenni, connota la lunga ansa della linea, che poco oltre comincia la discesa verso il mar Ionio. |
S.Oliva. Nella tratta finale, la linea scende al mar Jonio presso Licata, percorrendo uno spettacolare scenario di colline nella Sicilia interna. |
Butera. L'ultima tratta del viaggio, tra Licata e Gela, si allontana un poco dalla costa, in un paseaggio che è tra i simboli della Sicilia interna. |
Butera. L'ultimo scenario è ormai prossimo al tramonto. |
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