S.Leonardo di Cutro. A giugno 2018 trascorro due giorni in Calabria, per documentare la linea costiera ionica di prossima elettrificazione e godermi lo spettacolo del mare "senza fili". Tra i campi di frumento già dorati, arriva il "mini-Intercity" Taranto-Reggio Calabria: siamo nella valle del Dragone, con cui la ferrovia valica il promontorio di Capo Rizzuto, salendo fino al valico di Cutro. |
Isola Capo Rizzuto. Dopo la galleria di Cutro, la linea si riavvicina alla costa presso Crotone. Il paesaggio è quello sconfinato di colline e campi coltivati. |
Cirò Marina. Nella luce calda del tramonto, transita l'ultimo treno all'estremità della costa di Punta Alice. |
Cirò Marina. Lo sguardo a tutta la costa, presso punta Alice, in uno dei tratti litoranei più spettacolari della linea ionica. |
Cirò Marina. Al girare del sole, ci spostiamo più a nord, inquadrando dal basso verso Punta Alice...con tanto di cavalli al pascolo! |
Cirò Marina. Una delle foto clou della gita: il mini-Intercity da Taranto, nella vista dall'alto, aperta su tutta la costa. Rispetto all'inquadratura più spontanea, con il bordo sinistro tangente alla ferrovia, ho preferito allargare lo sguardo verso l'interno, così da evidenziare meglio anche il rapporto con le forme robuste della terra. Il borgo sul versante è Crucoli. |
Cirò Marina. Per il quarto e ultimo Intercity della gita scelgo l'inquadratura più classica per una ferrovia in riva al mare, a due passi dal binario. |
S.Leonardo di Cutro. All'estremo inferiore della rampa di Cutro, è la sperduta stazione di San Leonardo, con la sua bella torre dell'acqua. Nell'ultima tenue luce del tardo pomeriggio, questa è proprio l'ultima foto della giornata e della gita (tutto il racconto. |
Capo Spartivento. Domenica 10 novembre 2019 è previsto un treno storico in Sicilia. Ne approfitto per impostare un viaggio al sud, che si rivela fortunatissimo: ogni volta arrivo in ciascun luogo nell'unica giornata di sole! La mattina del venerdì precedente sbarco dunque dall'ICN a Villa S.Giovanni. A Reggio noleggio l'auto e parto in direzione Melito, dove termina l'elettrificazione e inizia la vera ferrovia ionica, rigorosamente diesel! Nel lungo rettifilo che precede Capo Spartivento la luce è ottimale, in un paesaggio profondamente mediterraneo, tra ulivi, canneti e fichi d'india. L'ALn 663.1182, al pari di varie altre, è una vecchia conoscenza piemontese. Di questa in particolare ricordo un lucente e innevato inverno sulla Ceva-Ormea. |
Capo Spartivento. I due regionali si incrociano a Brancaleone. Pochi minuti più tardi, arriva l'incrociante, e stavolta è una doppia: la attendo in un'incredibile distesa di fichi d'india. |
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