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Viaggiare in automotrice

Incrocio a Romagnano Sesia, 17 giugno 2000.
Viaggiare in automotrice - Romagnano Sesia

 

Le due automotrici ALn 773.3504 e 3505 (Officine Meccaniche, Milano, 1957-58) sono state utilizzate sui servizi turistici intorno a Siena. Il 13 ottobre 1996, il treno sosta ad Asciano in attesa di ripartire per Monte Antico.
Viaggiare in automotrice - Asciano

 

Le automotrici della ferrovia Canavesana Torino-Rivarolo-Pont sono le più simili alle prime ALn 668 FS che la Fiat realizzò a partire dal 1956, innovando il concetto di rotabile semplice ed economico per il servizio sulle linee secondarie. Le unità D.01 e D.02 (Fiat, 1961) effettuano un treno da Chieri a Cuorgnè, a Favria-Oglianico, il 30 marzo 2002.
Viaggiare in automotrice - Favria-Oglianico

 

La ALe 540.024 attraversa la Bormida, diretta a Ovada, presso Alessandria il 24 marzo 2001.
Viaggiare in automotrice - Alessandria

 

La locomotiva D.345 percorre lentamente la linea Monte Antico - Grosseto con il suo treno diserbante, a Civitella-Paganico il 26 aprile 2002.
Viaggiare in automotrice - Civitella-Paganico

 

Vapore tra storia e paesaggio

Capitolo 4
Vapore tra storia e paesaggio

La locomotiva a vapore: uno dei pochissimi aspetti della ferrovia che affascina immancabilmente anche il cittadino comune: basta vedere quanto la sola comparsa di una macchina a vapore sia in grado di focalizzare l'attenzione di tutti i viaggiatori intorno.

Eppure il vapore è qualcosa di più del pittoresco: il vapore è prima di tutto il segno della storia; vedere una locomotiva accesa è rileggere e comprendere la storia di questi ultimi due secoli; è avere davanti quel che gli storici chiamano un documento. La locomotiva non è stata solo il simbolo della rivoluzione industriale: ne è stata il mezzo, la condizione necessaria. Anche nell'anomala situazione italiana, in cui la rivoluzione industriale è arrivata tardi e, per contro, le glorie maggiori della ferrovia sono state legate alla trazione elettrica, la macchina a vapore resta il capostipite della mobilità moderna.

E che cosa è dunque inseguire, fotografare ancora oggi il vapore, quando inevitabilmente ci si deve rivolgere ai treni speciali? Non voglio pensarlo come il voler fingere a tutti i costi un "falso storico": semplicemente mi viene da chiamarla una fotografia mista d'invenzione e di storia, dove la macchina a vapore è proprio il documento che si riscopre nel presente; e ancora oggi la fotografia gioca a reinterpretarne le vicende, a impararne i modi.


 

La 981.007, locomotiva a cremagliera per la linea di Paola, in deposito a Cosenza, il 28 ottobre 1985 (foto G. Demuru).
Vapore tra storia e paesaggio - Cosenza

 

La 830.006 manovra all'interno della cokeria di San Giuseppe di Cairo (SV), il 24 settembre 1984 (foto G. Demuru).
Vapore tra storia e paesaggio - San Giuseppe di Cairo

 

La 880.045 manovra sull'imponente viadotto Soleri, all'uscita dalla stazione di Cuneo, il 9 febbraio 1983 (foto G. Demuru).
Vapore tra storia e paesaggio - Cuneo

 

La 880.045 manovra a Cuneo il 9 febbraio 1983 (foto G. Demuru).
Vapore tra storia e paesaggio - Cuneo

 

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