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![]() Il legame con i tram di Milano e il fatto che le sabbiere, uscendo dal Deposito Messina, vi passino sempre accanto mi hanno portato a includere nel nostro racconto anche alcune foto della Carminati & Toselli, spesso scattate proprio mentre attendevo le sabbiere. In questa prima immagine una vettura a carrelli svolta in via Messina proprio davanti alla palazzina uffici, al tempo della deviazione in via Messina della linea di circonvallazione 29/30. |
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![]() I primi tram di Milano furono le celeberrime vetture della Edison (foto), costruite in ben 600 unità tra il 1893 (prima linea tranviaria elettrica) e il 1910. Nel 1916-17, dovendo pensare a una sostituzione delle Edison, vennero realizzati cinque prototipi (972-976) passati alla storia con il nome di "le sperimentali". Sulla base di questa esperienza, a partire dal 1924, nacque la nuova serie 600: vetture sempre a due assi ma più ampie e capienti delle Edison (lunghezza totale di 9,85 m in luogo di 7,72 e passo di 2,8 m invece di 1,8). Tra il 1924 e il 1928 vennero realizzate 129 unità, ripartite tra i principali costruttori del tempo: Carminati & Toselli, Officine Meccaniche, Breda e Officine Tallero, tutte quante con parte elettrica CGE. Ad esse si accompagnarono anche 200 rimorchi (serie 1301-1500). L'impostazione tradizionale a due assi delle 600 le fece invecchiare rapidamente: le 502 celeberrime vetture a carrelli della serie 1500, consegnate tra il 1927 e il 1930 e tuttora circolanti, erano incomparabilmente più moderne ed efficienti. Le 600 venero quindi progressivamente trasformate, come vedremo con le prossime immagini. Una singola unità, tuttavia, nel 1984 è stata ritrasformata nell'aspetto d'origine, assumendo di nuovo la numerazione iniziale 609 e la corrispondente colorazione giallo chiaro. Essa è oggi disponibile come veicolo storico, con l'ovvio compromesso di montare un pantografo moderno, ed è qui ritratta durante una corsa speciale. |
Serie 600. Le prime modifiche iniziarono già negli anni '30: quasi tutte le vetture, nate bidirezionali, vennero rese unidirezionali. Inoltre, al posto degli originali accessi aperti con cancelletti (presenti ancora oggi sull'unità storica 609) vennero montate delle normali porte a comando elettropneumatico, comuni anche a tutti i tram successivi. La vettura 602 (Carminati & Toselli, 1924) è ritratta subito dopo l'installazione delle nuove porte, con le velette della linea 14 Cimitero Musocco - Largo Cairoli: curiosamente, è la tratta iniziale dello stesso percorso seguito ancora oggi! Le ultime 4 vetture (726-729) vennero inoltre cedute alla STEL, che esercitava i servizi suburbani, e furono in particolare dedicate al servizio urbano di Monza, come appare in varie cartoline dell'epoca (nel 1933, per la precisione, due di esse furono rimpiazzate da altre due unità ottenute motorizzando due rimorchi). |
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