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  La confezione piccola, con il tram verde, dotato della presa di corrente ad archetto. Gli elementi di binario erano costituiti da rotaie "affogate" in un quadrato di plastica, di 20 × 20 cm, che imitava la sede stradale. Contrariamente al classico sistema a 2 rotaie, il tram Rivarossi aveva le rotaie non isolate, e quindi richiedeva obbligatoriamente la presenza della linea aerea per captare l'altro polo, in modo concettualmente analogo agli impianti Märklin a 3 rotaie.
Per semplicitą, l'alimentazione era a corrente continua e quindi l'inversione di marcia si otteneva scambiando la polaritą, come in ogni altro modello Rivarossi. Tuttavia l'alimentazione a rotaie non isolate, oltre a essere meno sensibile allo sporco, permetteva di avere "anelli di ritorno" senza problemi di polaritą, cosa notoriamente impossibile sugli impianti a 2 rotaie.
La linea aerea era razionale e robusta: il filo di contatto, del generoso diametro di circa 1.5 mm, era sagomato nelle curve e sostenuto da una campata di filo pił sottile o da un tirante per le curve. I pali erano in plastica e si incastravano nella base stradale: magari un po' storti - come si vedrą nelle successive fotografie - ma in maniera molto pratica.
Il tram Rivarossi -

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