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Le reti nizzarde

Menton-Sospel.  Risalendo la valle da Menton verso il Colle di Castillon si incontrano i due ponti più celebri, riuniti in quest'immagine: il Viaduct du Caréï in primo piano e il Viaduct du Caramel sullo sfondo. Entrambi i viadotti sono tuttora perfettamente conservati, ovviamente senza binario. La fotografia è stata scattata guardando da monte verso valle: la linea percorreva qui un tornante e quindi da Caramel a Caréï scendeva guardando verso monte.
Le reti nizzarde - Menton-Sospel.

 

Menton-Sospel.  Il viadotto Caramel è senza dubbio il più celebre ed è diventato il simbolo della linea: per garantire un raggio di curvatura adeguato lungo il tornante, la linea si distaccava dalla strada carrozzabile percorrendo questo spettacolare arco sospeso sulla valle.
Le reti nizzarde - Menton-Sospel.

 

Menton-Sospel.  Lo stesso viadotto Caramel inquadrato dal lato monte, probabilmente a linea appena realizzata (link diretto su Gallica).
Le reti nizzarde - Menton-Sospel.

 

Menton-Sospel.  Sospel si trova idrograficamente nella valle della Bevera, affluente di destra del Roya, ma il percorso stradale verso il Roya (strada del colle Vescavo per Olivetta-San Michele) è sempre stato secondario. Il principale accesso a Sospel è pertanto quello attraverso il Colle di Castillon, seguito anche dal tram di Mentone. La galleria di valico, lunga circa 700 m, è oggi diventata una delle due canne del tunnel stradale.
Le reti nizzarde - Menton-Sospel.

 

Menton-Sospel.  Il capolinea, con tanto di Hotel de la Gare.
Le reti nizzarde - Menton-Sospel.

 

Menton-Sospel.  Una delle caratteristiche dei tram nizzardi, legata alla loro costruzione al principio del '900, è l'utilizzo di manufatti in cemento armato, anziché nella muratura tradizionale delle opere ferroviarie classiche. Il viadotto di Monti, nella parte bassa della linea e ancor oggi esistente, è un tipico esempio delle esili strutture ad arco parabolico allora in uso.
Le reti nizzarde - Menton-Sospel.

 

Sospel.  L'apertura della ferrovia Nizza-Breil (1928) metteva per la prima volta in comunicazione diretta Sospel con Nizza, senza passare per i 650 m di dislivello e i 20 km di aspri tornanti del Col de Braus. La ferrovia causò una rapida perdita di importanza del tram per Menton, che venne infatti soppresso nel 1931. La stazione di Sospel, nel classico stile PLM, è ancor oggi sostanzialmente identica.
Le reti nizzarde - Sospel.

 

St-Martin-Vésubie.  Sulle altre linee tranviarie la documentazione fotografica sembra assai più scarsa. Propongo due scatti della linea TAM che, staccandosi dalla Nizza-Digne a Plan-du-Var, risaliva la valle del Vésubie per circa 35 km fino a St-Martin, a 955 m di quota. La linea è stata aperta nel 1912 e chiusa nel 1931.
Le reti nizzarde - St-Martin-Vésubie.

 

St-Martin-Vésubie.  La maggior parte delle linee TAM andavano a confluire in stazioni intermedie della Nizza-Digne. Di conseguenza, come ulteriore singolarità delle ferrovie nizzarde, la tratta da Plan-du-Var a La Mescla della Nizza-Digne venne appositamente elettrificata per garantire la circolazione dei tram. Il servizio viaggiatori regolare TAM si svolgeva tra La Mescla e La Tinée (capolinea del ramo di St-Sauveur), mentre la restante tratta fino a Pont-Charles-Albert (ramo di Roquesteron) era usata per lo scambio dei tram da una linea all'altra.
Le reti nizzarde - St-Martin-Vésubie.

 

La Turbie.  Ultima linea che documento in questa breve rassegna è la ferrovia che da Monte Carlo saliva a La Turbie, con un dislivello di oltre 400 m. La linea era esercitata a vapore, con cremagliera di tipo Riggenbach.
Le reti nizzarde - La Turbie.

 

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