Castel S.Angelo. «Ora nera» dal lungotevere: per ottenere un risultato ragionevole in ora nera, è indispensabile un'illuminazione ben diffusa e omogenea del soggetto, con preferibilmente qualche elemento in primo piano - come qui il fogliame dei platani - che riduca l'estensione dell'area nera. |
San Pietro. La terrazza del Pincio, al termine di Villa Borghese verso Piazza del Popolo, costituisce un punto panoramico che è insieme classico e d'eccezione: i tramonti d'inverno vi si ammirano lucenti e aperti, proprio dinnanzi. L'immagine è una "doppia esposizione" (cioè due scatti sovrapposti, per esporre correttamente sia il cielo, sia San Pietro) ma i colori sono rigorosamente naturali, senza trucco! |
Dal Pincio. Skyline di S.Pietro, lampione e pino. |
Piazza del Popolo. |
Dal Pincio. |
Piramide Cestia. Skyline con i pini. |
Colosseo. Il terzo grande capitolo con cui ho esplorato i tramonti romani è quello della civiltà classica: il Colosseo, il Foro, il rapporto tra le rovine e la città intorno, in particolare le chiese che circondano l'area del Foro. Si comincia con il Colosseo nella luce dell'ultimo pomeriggio, come lo si vede dalla rampa che sale al Palatino al termine della via Sacra, accanto all'arco di Tito. |
Colosseo. Arriva l'imbrunire. |
Campidoglio. Tramonto tra i pini e la torre campanaria del Palazzo Senatorio sul Campidoglio. |
Colosseo e Arco di Costantino. |
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