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Roma nell'estate

 Fontana delle Naiadi.  Qualsiasi visita di Roma non può che cominciare con la Fontana delle Naiadi, a due passi dalla stazione Termini, al centro della Piazza della Repubblica, ovvero dell'esedra delle Terme di Diocleziano, sulla cui forma è stata modellata la piazza stessa. La fontana è stata realizzata dallo scultore Mario Rutelli nel 1901. Delle quattro Naiadi in bronzo, quella qui ritratta è la Ninfa dei Fiumi, sdraiata su un mostro acquatico.
Roma nell'estate - Fontana delle Naiadi.

 

 Fontana di Trevi.  Ancora più celebre è la fontana per antonomasia, cioè quella di Trevi. Alle 10 del mattino la folla di turisti è già presente, ma ancora a un livello pienamente vivibile. L'immagine è la giunzione digitale di quattro scatti verticali, che garantisce una prospettiva naturale, nonostante il poco spazio per retrocedere.
Roma nell'estate - Fontana di Trevi.

 

 Piazza del Popolo.  Nell'aria estiva, animata da turisti e passanti, si staglia l'Obelisco Flaminio, risalente al 13° sec. a.C: portato a Roma sotto Augusto, venne collocato al Circo Massimo. Ritrovato nel 1587, rotto in tre parti, fu eretto in piazza del Popolo due anni più tardi, durante il papato di Sisto V. Sulla destra, la fontana della Dea di Roma introduce alle rampe che conducono alla terrazza del Pincio.
Roma nell'estate - Piazza del Popolo.

 

 Venere vincitrice.  La visita alla Galleria Borghese conduce a un'emozionante sequenza di capolavori: uno di questi è senza dubbio è Paolina Borghese come Venere vincitrice di Antonio Canova (1804-08). Il ricco scenario della Galleria, fatto di statue e decorazioni su ogni superficie, dà un'ambientazione ancor più fascinosa al ritratto.
Roma nell'estate - Venere vincitrice.

 

 Apollo e Dafne.  Il gruppo marmoreo è considerato uno dei capolavori di Gian Lorenzo Bernini, eseguito nel 1622-25, quando l'artista era appena venticinquenne, all'inizio di una lunghissima carriera, che lo portò ad essere attivo praticamente fino alla morte, nel 1680 all'età di 82 anni.
Roma nell'estate - Apollo e Dafne.

 

 Colosseo.  Per dimenticare la folla di turisti che riempie il Colosseo, conviene inquadrarlo al di sopra del fronte di alberi lungo il lato occidentale, dalla parte del Foro.
Roma nell'estate - Colosseo.

 

 Arco di Tito.  La luce radente illumina la volta a cassettonato e i bassorilievi che ornano il fornice dell'Arco e commemorano il trionfo di Tito dopo la cattura di Gerusalemme del 70 d.C. Quello sul lato nord, qui illustrato, mostra l'imperatore sulla quadriga trionfale.
Roma nell'estate - Arco di Tito.

 

 Colosseo.  Panoramix della vista interna dell'anfiteatro.
Roma nell'estate - Colosseo.

 

 Metro B Colosseo.  La prima linea della metropolitana, inaugurata nel 1955, ha un percorso molto superficiale, e in più casi gli ingressi sono stati ottenuti direttamente nelle costruzioni esistenti, come ad esempio per la fermata del Colosseo, sul lato nord della piazza.
Roma nell'estate - Metro B Colosseo.

 

 Piramide Cestia.  Tra le più singolari e riconoscibili costruzioni di Roma, la piramide venne completata nel 12 a.C. come tomba per Gaio Cestio Epulone; è realizzata in calcestruzzo (che ha permesso una pendenza superiore a quella delle normali piramidi egiziane), con copertura in marmo di Carrara, per un'altezza di 36 metri. Proprio in occasione di questa mia visita, ho scoperto che la piramide, oltre che dalla strada, è visibile anche dai retrostanti giardini del cimitero degli acattolici, in un contesto verde, ombreggiato e ameno, davvero piacevole. Dietro la piramide, la mole in mattoni è quella della Porta San Paolo delle Mura Aureliane.
Roma nell'estate - Piramide Cestia.

 

 Largo Torre Argentina.  Scavi romani, un pino a ombrello, per sfondo un palazzo di stile razionalista con scritta quasi vintage: il multiforme scenario del centro storico ho provato a riassumerlo così.
Roma nell'estate - Largo Torre Argentina.

 

 Pantheon.  L'ultima luce del pomeriggio illumina il frontone triangolare del Pantheon, singolare tempio dedicato a tutte le divinità, riedificato da Adriano nel 124 d.C. La scritta frontale recita "Marcus Agrippa, Lucii filius, consul tertium fecit", cioè "Lo costruì Marco Agrippa, figlio di Lucio, console per la terza volta" e si riferisce alla prima edificazione, anteriore a quella di Adriano e risalente al 25 a.C.
Roma nell'estate - Pantheon.

 

 Pantheon.  La cupola, originale romana e realizzata in calcestruzzo, con 43 m di diametro e 5000 tonnellate di massa, è tuttora considerata la più grande al mondo in calcestruzzo non armato. L'oculo centrale (diametro 9 m) illumina l'interno, trasformato in basilica cristiana nel 7° secolo con il nome di S.Maria della Rotonda. La foto è una tripla esposizione, per rendere le tre luminosità molto differenti della cupola, della porzione di cupola illuminata dal sole radente del tardo pomeriggio, e infine dell'azzurro del cielo.
Roma nell'estate - Pantheon.

 

 P.za della Minerva.  Alle spalle del Pantheon, al centro della piazza della chiesa di S.Maria sopra Minerva, si trova l'elefantino del Bernini (1667), che regge un piccolo obelisco. Sullo sfondo, la Biblioteca del Senato, già edificio di pertinenza del convento dei Domenicani e poi sede del Sant'Uffizio.
Roma nell'estate - P.za della Minerva.

 

 Arco di Tito.  Ancora il gioco tra la monumentalità romana e la vegetazione mediterranea, con l'arco di Tito che chiude la Via Sacra, sullo sfondo del bel cielo estivo.
Roma nell'estate - Arco di Tito.

 

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