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Riviera - La ferrovia 2014

Un TEE a Laigueglia

Introduco le immagini dell'estate 2014 con un testo tratto dal bel libro di Franco Dell'Amico sulle automotrici TEE 442/448. Chi mi conosce non faticherà a immaginare come mi sia spontaneo immedesimarmi nelle parole di Thomas Meyerhofer. Anch'io ho sempre avuto un'attenzione speciale per il TEE Ligure, quando da bambino lo andavo ad aspettare nel suo velocissimo transito ad Arenzano - cinque carrozze correvano via in un istante, se paragonate ai ben più lunghi espressi internazionali di allora - e poi tutte le volte in cui l'ho aspettato e fotografato, negli anni a venire, nella sua versione Intercity.

 

Testo e foto tratti da: Franco Dell'Amico, Il TEE Breda, Edizioni Acme, Milano, 2005.

Sono passati più di quarant'anni ma ancora oggi per me la mattinata sotto l'ombrellone numero 3 ai Bagni Aurora di Laigueglia è divisa in due parti, quella prima e quella dopo il passaggio del Ligure nel suo viaggio verso la Francia. Per intenderci: non parlo del pur accattivante TEE composto di carrozze del 1972 al traino di una Tartaruga o meglio di una E.646 con modanature. Non parlo nemmeno dell'attuale Eurocity nella sua poco attraente livrea XMPR. Parlo solo ed esclusivamente dell'elegantissimo TEE Breda che per me dal 1960 in poi, cioè da quando sono diventato un affezionato frequentatore di Laigueglia, era ed è - e lo sarà sempre - il più bel treno in assoluto.

Ho letto tanto su quella sdraio, da Topolino a Proust: avrò divorato più pagine su quella spiaggia che a scuola, all'Università e altrove. Ma verso le nove e mezzo del mattino l'occhio vagava sempre dal libro verso quella striscia di costa fra Alassio e la stazione di Laigueglia e lo fa ancora oggi, ben sapendo che troverà solo un anonimo convoglio.

Era impossibile prevedere a che ora esatta passava l'amato treno. L'orario Pozzo indicava la partenza da Savana Letimbro e l'arrivo a Imperia Porto Maurizio.

Magari partiva puntualmente da Savona e arrivava ad Imperia anche in perfetto orario: ma come, con quale ritmo copriva quella distanza, questo variava di giorno in giorno per via degli incroci, dei ritardi accumulati dagli altri treni, delle mille imprevedibilità di quella linea tortuosa e tormentata. Disney e Proust dovevano aspettare... finché avveniva finalmente il passaggio annunciato da un breve fischio forse all'uscita di Alassio. Ed eccolo arrivare nella foschia di agosto, pochi secondi e poi spariva dietro la stazione, a volte emetteva ancora un fischio prima di entrare nella galleria di Capo Mele. Così poteva iniziare la seconda metà della mia mattinata.

Naturalmente parecchie volte ho assistito anche da vicino a quel passaggio, su uno dei marciapiedi della stazione - Laigueglia a quei tempi aveva ancora un binario di incrocio ed uno tronco davanti al magazzino merci - o sopra l'ingresso della galleria.

Erano - parlo dei primi anni sessanta, avevo dieci, undici anni - le uniche occasioni in cui riuscivo ad avere in prestito da mia mamma la sua Rollei con la pellicola a colori. Il valore di una esposizione contava ancora qualcosa ma il TEE valeva quella spesa, lo capiva anche la mamma. Per i normali treni dovevo accontentarmi del bianco e nero: chi poteva sapere che un giorno anche il castano e Isabella avrebbe acquistato una sua nobiltà? Nel pieno della stagione anche il Ligure aveva la sua parte di Isabella quando, invece del secondo Breda o addirittura oltre a questo, in coda era agganciato un complesso bicorrente dai cui minuscoli finestrini spiccavano i poggiatesta bianchi...

In alcune occasioni anch'io non dovevo ammirarlo solo dall'esterno: qualche volta vi ho viaggiato, sia con il Mediolanum che col Ligure. Ricordo le lussuose poltrone di velluto grigio, le allegre tendine color limone, il servizio al posto, le massicce stoviglie con lo stemma TEE, il rumore un po'... "camionesco". E a proposito di motori, una volta a metà anni sessanta viaggiavo sul Ligure quando, nel bel mezzo di un passaggio a livello nei pressi di Savona - non ricordo più esattamente dove - il Breda si fermava per un tempo che pareva interminabile con un guasto al motore, scatenando un concerto di clacson da parte di automobilisti un tantino maligni. Pazienza! Quanto darei se succedesse ancora una volta! Anche guasto il TEE Breda era mille volte più bello dei treni di oggi.

Monaco di Baviera, febbraio 2005

Thomas Meyerhofer

 

E oggi? Da quell'estate 1962 sono passati 52 anni, quasi una vita. Di cose ne sono cambiate tante, ma non proprio tutte: ripassiamole. Il TEE Ligure ha circolato con le automotrici Breda dal 1957 al 1972. Poi per dieci anni, fino al 1982, è stato effettuato con le altrettanto celebri carrozze TEE FS. Nel maggio 1982 è stato trasformato in Intercity internazionale di prima e seconda classe, effettuato con carrozze Tipo X FS (e nei primi anni con la singolarità di una ristorante CIWL), mantenendo inizialmente gli identici orari e le sole fermate del TEE: in Riviera soltanto Savona, Imperia Porto Maurizio, San Remo e Ventimiglia. Nel 1990 sono apparse le carrozze Z, senz'altro più confortevoli e in genere assortite nelle differenti colorazioni di quei tempi. Nella seconda metà degli anni '90 si ebbe una significativa parentesi con carrozze francesi Corail (tipo Z in prima classe e - assai meno spaziose! - a salone in seconda). Infine, dagli anni 2000, il treno è effettuato da carrozze Z FS nell'attuale colorazione XMPR. Le E.444, scomparse dalla Riviera nel 1985 con l'istituzione dell'orario cadenzato, vi hanno fatto ritorno a partire dal 1997 nella versione "riqualificata" (E.444R).

Nel frattempo il Ligure, limitato a Nizza dal 1995, ha guadagnato dapprima la fermata di Alassio e poi le altre diventate "canoniche" per gli Intercity (Finale, Albenga, Diano, Bordighera) che negli stessi anni andavano a realizzare una maglia cadenzata tra Milano e Ventimiglia, con un treno ogni due ore. Dal 2008 tuttavia le due coppie che arrivavano a Nizza, tra cui appunto il Ligure, sono state limitate a Ventimiglia, di modo che ancora nell'estate 2014 nessun treno prosegue più per la Francia.

Dal 2009, tutti gli Intercity italiani sono stati privati del nome: solo alle varie Frecce - rosse, bianche e argento - veniva lasciato un diritto a distinguersi. Per tutti i viaggiatori, l'Intercity che parte da Milano Centrale alle 7.05 è un Intecity e basta. Quasi tutti: quando verso le 10 e un quarto l'E.444 spunta lungo l'Aurelia alla periferia di Alassio e percorre il lungomare... beh, non riesco proprio a considerarlo un treno come gli altri. E la mattina a Laigueglia è ancora divisa tra un prima e un dopo. Nello stesso punto, sopra il portale della galleria di Capo Mele, mezzo secolo più tardi... eccolo qui!

 

 


 

 Albenga.  Sempre cercando di variare un po' le chiavi di lettura, compongo questo collage con il transito dell'Intercity (ex) Ligure da Albenga ad Alassio. Le prime due inquadrature sono dello stesso convoglio, la terza è ovviamente un altro giorno.
Riviera - La ferrovia 2014 - Albenga.

 

 Alassio.  Il Ligure ha lo svantaggio di correre sempre un po' in controluce... Ad Albenga incrocia però l'Intercity gemello per Milano, che è in luce perfetta e, anche per quest'estate, è stato uno dei miei soggetti preferiti. Eccolo nel tratto di costa mediterranea tra i pini, verso Albenga.
Riviera - La ferrovia 2014 - Alassio.

 

Laigueglia.  Immagine semiclassica nel nucleo urbano, che al posto dei consueti campanili, pone più l'accento sul borgo ligure.
Riviera - La ferrovia 2014 - Laigueglia.

 

 Alassio.  Una delle foto dell'estate 2014 che mi ha dato più soddisfazione, scattata quasi per gioco e che mi sembra renda così bene l'atmosfera mediterranea della riviera. C'era un palo in primissimo piano (sulla verticale del cactus di destra) che ho tolto con una specie di tecnica stereoscopica: un secondo scatto lievemente traslato in orizzontale (in modo che il palo copra una porzione differente di sfondo) ha permesso di ricomporre l'immagine a posteriori, come quando si giunta un'inquadratura panoramica.
Riviera - La ferrovia 2014 - Alassio.

 

 Imperia Porto Maurizio.  Presenza meno consueta delle E.444, una mattina l'Intercity delle 10 arriva trainato da una E.402B, sullo sfondo di San Lorenzo al Mare.
Riviera - La ferrovia 2014 - Imperia Porto Maurizio.

 

 San Lorenzo.  Elettromotrice ALe 801 tra pini, costa alta e muri in pietra. Il paese sul crinale in fondo è (dovrebbe essere...) Costarainera.
Riviera - La ferrovia 2014 - San Lorenzo.

 

 Imperia Porto Maurizio.  L'uscita della galleria Prarola, con vista dell'omonima torre, era un'inquadratura sfortunatissima: ogni volta che ci provavo, arrivava una nuvola! Finalmente ce l'ho fatta, con l'ALe 801 delle 17, all'ultimo sole.
Riviera - La ferrovia 2014 - Imperia Porto Maurizio.

 

 Laigueglia.  Il cielo si rasserena rapidamente dopo un forte acquazzone.
Riviera - La ferrovia 2014 - Laigueglia.

 

 Cervo.  Fra tutte le nuvole dell'estate 2014 - praticamente nessuna giornata è stata ininterrottamente di sole! - qualcuna per fortuna era davvero fotogenica: è il caso di questo Intercity del mattino dal punto classico di Cervo.
Riviera - La ferrovia 2014 - Cervo.

 

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