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Caldareria e Macchine utensili: materiale leggero e trazione elettrica

 ALn 880.2018  (Breda, 1951). Con le contemporanee ALn 990 realizzate da Fiat e da OM, rappresenta la generazione di automotrici rapide postbelliche, prima dell'avvento delle numerose generazioni di ALn 668. In particolare le ALn 880, terminata la necessità di svolgere servizi rapidi sulle linee che man mano venivano elettrificate, conclusero la carriera a metà degli anni '80 effettuando treni locali tra Bologna e la Romagna.
Caldareria e Macchine utensili: materiale leggero e trazione elettrica - ALn 880.2018

 

 ALn 556.2312  Una delle singolarità più curiose di Pietrarsa sono i due altari votivi, questo nel Padiglione Caldareria e un altro nel Montaggio, che permettono un insolito accostamento con i rotabili esposti. La didascalia specifica che nell'Opificio fu eretta una chiesa, aperta al culto nel 1853 e intitolata a Maria S.S. Immacolata (è visibile in questa mappa del 1861, sul lato destro). Venne poi demolita per far posto al reparto Montaggio e venne concesso agli operai di costruire in ogni reparto un piccolo tabernacolo, di cui appunto due sono sopravvissuti.
Caldareria e Macchine utensili: materiale leggero e trazione elettrica - ALn 556.2312

Prima del restauro della Caldareria, questo era il livello di degrado del medesimo altare (ulteriori immagini dell'epoca concluderanno il racconto):


 

 ALn 772.3375, ALn 556.2312  Design diesel degli anni '30: a sinistra in primissimo piano, il muso tondeggiante dell'ALn 772 (OM, 1956) appartiene alle automotrici di seconda generazione, progettate anteguerra e costruite per un lungo intervallo di tempo, dal 1940 al 1957, che hanno scritto la storia delle linee secondarie italiane fino alla metà degli anni '80. A destra si mostra la littorina Breda di prima generazione (1939) e, tra le due, appare fugacemente la versione Fiat già vista poco fa.
Caldareria e Macchine utensili: materiale leggero e trazione elettrica - ALn 772.3375, ALn 556.2312

 

 E.444.001  In mezzo a tutto il tradizionale castano e Isabella, il grigio perla e blu orientale della E.444 porta un significativo segno di colore ed eleganza al Padiglione Caldareria. Sullo sfondo appare in tutta la sua lunghezza l'ALe 792 (Breda, 1937), una delle poche elettromotrici prebelliche con entrambi i musi aerodinamici (la maggior parte aveva una testata tronca, per permettere l'intercomunicazione con l'unità adiacente).
Caldareria e Macchine utensili: materiale leggero e trazione elettrica - E.444.001

 

 E.444.001  Il fregio frontale in alluminio, con il monogramma FS.
Caldareria e Macchine utensili: materiale leggero e trazione elettrica - E.444.001

 

 E.626.005  (TIBB, 1928): appartiene al primo gruppo di locomotive a corrente continua delle FS, grazie al quale questo sistema di trazione si impose sulla rete italiana. In particolare, la 005 (ex E.625.005) faceva parte delle quattro unità sperimentali fornite dal TIBB (004-007). Infatti le prime 14 E.625/626 erano state suddivise in piccole sottoserie, realizzate a cura di vari costruttori o delle stesse FS, allo scopo di testare le soluzioni migliori, in vista della successiva produzione di serie che, entro il 1939, avrebbe raggiunto il primato di 448 esemplari. La classica linea aerea di tipo FS è un'aggiunta recente, che completa la presentazione delle tre macchine a corrente continua (E.626, E.326, E.428): siamo a fianco della Caldareria, nel Padiglione Macchine Utensili.
Caldareria e Macchine utensili: materiale leggero e trazione elettrica - E.626.005

 

 E.326.004  (Breda, 1932): è uno dei 12 esemplari di E.326, primo Gruppo di locomotive a corrente continua progettato per l'alta velocità. In realtà questo modello non diede risultati ottimali e, di lì a soli quattro anni, i servizi rapidi avrebbero invece trovato il successo nella configurazione dell'Elettrotreno con gli ETR.200. Così le E.326 passarono quasi tutta la loro vita a trainare treni locali sulla Bologna-Padova, fino al 1982. Quando entrò nel museo, nel 1989, questa macchina era perfettamente funzionante, al pari della Bayard e dell'ALn 880. Da qui purtroppo non si è però più mossa, a causa della difficoltà pratica di gestire un museo che sia contemporaneamente statico e operativo.
Caldareria e Macchine utensili: materiale leggero e trazione elettrica - E.326.004

 

 E.623.106  Al pari di tutte le carrozze FS tradizionali, anche le elettromotrici E.623 "Varesine" sono decorate con riproduzioni di quadri celebri. Qui sono mostrati lo Sposalizio di Santa Caterina, di Francesco Mazzola, detto il Parmigianino, conservato alla Galleria Nazionale di Parma, e il ritratto di Beatrice Cenci, di Guido Reni, conservato alla Galleria Nazionale d'arte antica di Roma.
Caldareria e Macchine utensili: materiale leggero e trazione elettrica - E.623.106

 

Torneria, Tubi Bollitori e Centro Molle: modelli, oggettistica e mezzi diesel

 Colonna idraulica.  Durante la giornata il cielo rimane sempre parecchio tempestoso, dando la possibilità per questa inquadratura ad effetto della colonna idraulica esposta nel piazzale, sullo sfondo del Padiglione Montaggio.
Torneria, Tubi Bollitori e Centro Molle: modelli, oggettistica e mezzi diesel - Colonna idraulica.

 

 Maglio, Alesatrice.  Nel Padiglione Centro Molle sono ospitate alcune macchine originali dell'officina, disposte in modo molto scenografico, grazie all'ampiezza degli spazi: a sinistra un maglio da 2000 kg (B. & S. Massey, Manchester, 1913), un tempo alimentato a vapore e successivamente ad aria compressa; a destra un'alesatrice, con la quale si praticavano i fori alle bielle delle locomotive.
Torneria, Tubi Bollitori e Centro Molle: modelli, oggettistica e mezzi diesel - Maglio, Alesatrice.

 

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