Foto 3-12/35  ^ Indice ^   Pag. successiva >>   (foto singola)

Piemonte - che cosa è rimasto

Montiglio-Murisengo.  Insieme a Cavagnolo, era uno dei due impianti in cui era ancora attivo il binario di incrocio.
Piemonte - che cosa è rimasto - Montiglio-Murisengo.

 

Montiglio-Murisengo.  
Piemonte - che cosa è rimasto - Montiglio-Murisengo.

 

Cunico-Scandeluzza.  Di questa minuscola e sperduta fermata, colpisce l'elemento decorativo della finestra, in fusione metallica.
Piemonte - che cosa è rimasto - Cunico-Scandeluzza.

 

Montechiaro d'Asti.  E' sicuramente il fabbricato più bello della linea, aperto su un tranquillo piazzale pedonale e perfettamente conservato. E' oggi sede di un ristorante.
Piemonte - che cosa è rimasto - Montechiaro d'Asti.

 

Montechiaro d'Asti.  
Piemonte - che cosa è rimasto - Montechiaro d'Asti.

 

Serravalle d'Asti.  Il classico viale alla stazione ha qui la particolarità di essere disposto in posizione obliqua rispetto al fabbricato viaggiatori. Anche in questa stazione è stato aperto un ristorante.
Piemonte - che cosa è rimasto - Serravalle d'Asti.

 

Serravalle d'Asti.  Vista del piacevole ambiente interno del ristorante, ricavato anche attraverso la realizzazione di una veranda. La foto storica ritrae la 640.003 ad Alessandria prima del 1918 (quando venne introdotta l'attuale numerazione a 6 cifre).
Piemonte - che cosa è rimasto - Serravalle d'Asti.

 

Castagnole delle Lanze.  In questo impianto confluivano la Alessandria-Cavallermaggiore (di 96 km, di cui oggi sopravvivono solo i 30 km finali da Alba a Cavallermaggiore) e il più breve tronco di collegamento da Asti (20 km). Intorno al 2010, i problemi strutturali a una galleria presso Alba hanno spezzato la linea in due. Una volta perso il naturale collegamento Alba-Asti, è stato facile procedere alla chiusura di entrambe le linee da Castagnole per Asti e Alessandria (giugno 2012). Mentre l'erba cresce sui binari, si nota un secondo inutile cartello con il nome della stazione, installato tre settimane prima della chiusura.
Piemonte - che cosa è rimasto - Castagnole delle Lanze.

 

Viadotto di Costigliole d'Asti.  La linea Asti-Castagnole era diventata celebre negli anni '80 a causa di un faraonico viadotto, lungo 3700 m e completato nel 1988: non si era trovato infatti nulla di più sobrio per evitare un tratto di versante franoso che aveva determinato l'interruzione della linea nel 1980. Tra l'altro, la tradizionale automotrice diretta Cuneo-Milano, tipica di questa linea, dopo la riapertura del 1988 verrà ripristinata solo nella versione ridotta Asti-Milano, per poi scomparire definitivamente intorno al 1991. Dal 2012 nessun treno percorre più il viadotto.
Piemonte - che cosa è rimasto - Viadotto di Costigliole d'Asti.

 

Cherasco.  La linea Bra-Ceva, sul percorso originale della Torino-Savona prima della realizzazione del moderno itinerario via Fossano (1932), è stata chiusa a seguito dell'alluvione del 1994, che aveva fatto crollare un gran numero di ponti sul Tanaro. Effettivamente caratterizzata da un'utenza modesta, non è stata più ricostruita, e anzi in buona parte disarmata.

E' invece rimasto attivo il breve tratto Bra-Cherasco, utilizzato come raccordo merci e negli ultimi anni de-elettrificato. La stazione di Cherasco, di architettura tradizionale italiana, si presenta oggi in questo aspetto quasi fuori dal tempo, persino con un binario tronco che gira intorno agli alberi lato strada.

Piemonte - che cosa è rimasto - Cherasco.

 

Foto 3-12/35  ^ Indice ^   Pag. successiva >>

[Indice della sezione / This Section]

[Home page]