Costigliole Saluzzo. La linea Savigliano-Saluzzo-Cuneo, di 48 km, rientra tra le chiusure del giugno 2012. Qui sopravvive però almeno il traffico merci, alimentato principalmente dalle cartiere di Verzuolo. Il fabbricato di Costigliole presenta sia la classica iscrizione a lettere singole in terracotta blu, sia il più piccolo cartello in fusione metallica e ferro smaltato. |
Costigliole Saluzzo. Il magazzino merci, di là del classico cancello a losanghe metalliche. Il prato rasato evita un triste senso di abbandono. |
Verzuolo. La presenza del servizio merci per la locale cartiera ha permesso alla stazione di conservare un aspetto "vissuto", senza erbacce. |
Verzuolo. Un singolare lampione...un po' sgarruppato (senza lampadina) con il bel monogramma FS, sul lato strada della stazione. |
Bagnolo Piemonte. L'altra linea diramata piemontese soppressa da tempo è la Bricherasio-Barge, di 12 km, chiusa al servizio viaggiatori nel 1966 (il servizio merci durò fino al 1970). Due differenze la distinguono dalla Busca-Dronero: il binario è stato totalmente asportato e la linea era elettrificata (in trifase dal 1921 al 1961 e poi in continua). A Barge il fabbricato viaggiatori è in stato di abbandono e coperto da ponteggi, ma soprattutto sull'ex piazzale binari è stata edificata una casa! A Bagnolo invece la sede è uno sterrato ben conservato e la stazione... beh, più o meno esiste... E' singolare osservare come i fabbricati ferroviari rappresentino una specie di tema irrisolto per molti paesi già serviti dalla ferrovia: abbandonati, decadenti, ma ancora lì. E' evidente che questo è in parte dovuto a complessità burocratiche, eppure sembra una specie di metafora: la ferrovia continua a caratterizzare il paesaggio, anche quando i suoi cittadini non sono stati capaci di vedervi un futuro. |
Torre Pellice. Come nel caso della Busca-Dronero, anche qui dopo aver perso la linea diramata, è ormai chiusa anche la linea principale: a giugno 2012 cessa il servizio sulla Pinerolo-Torre Pellice, di 16 km a trazione elettrica, servizio che era già stato interrotto dall'alluvione del 2000 fino a fine 2005. Il fabbricato di stazione, relativamente moderno, si caratterizza per avere i binari a un piano più basso rispetto alla strada. |
Luserna S.Giovanni. La località immediatamente precedente Torre Pellice ha un bel fabbricato di stile quasi alpino, ancora ben tenuto. |
Luserna S.Giovanni. |
Vigone. La linea Airasca-Saluzzo, tratta iniziale della Saluzzo-Cuneo, è stata chiusa a fine 1985, durante l'ultima celebre tornata di rami secchi precedente alle chiusure del 2011-2012. La linea è stata disarmata da tempo, escluso il breve tratto da Saluzzo a Moretta, di raccordo all'officina ferroviaria Milanesio. Nella sola tratta centrale Cercenasco-Vigone-Villafranca, è stata realizzata una pista ciclabile, peraltro ben frequentata in questa domenica di settembre. Il fabbricato di Vigone, abbandonato e decadente, ripropone le stesse considerazioni fatte per Bagnolo. |
Nuovo! Cuneo. A luglio 2014, di ritorno da Laigueglia, dopo le foto in val Roya mi dirigo verso Mondovì passando per la periferia orientale di Cuneo, lungo la strada ricavata dalla ex sede ferroviaria della Cuneo Gesso-Boves-Borgo S.Dalmazzo, chiusa nel 1960 e sostituita dall'itinerario diretto realizzato a fine anni '30 insieme alla nuova stazione di Cuneo "Altipiano"). In una delle rotatorie è stato allestito questo singolare monumento a ricordo della ferrovia, con due segnali ad ala di seconda categoria, un passaggio a livello e uno spezzone di binario (rotaie Bochum 1884). |
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