Eca-Nasagò. L'ultima fermata prima di Ormea ha un nome così strano da incuriosire anche il viaggiatore più distratto. Eca è una minuscola frazione di versante, 300 m più in alto, mentre Nasagò non ha riscontri nemmeno nelle mappe più dettagliate, dove al più è riferito proprio alla stazione ferroviaria (situata tra le località Isola Lunga e Isola Perosa). |
Ormea. Ancora i bimbi accanto al treno, ormai giunto al capolinea. |
"Viva il treno". Antologia di scatti allegri e colorati, tratti dal quotidiano locale TargatoCn.it (le immagini sono utilizzate con finalità di citazione e recensione, nel rispetto della policy del sito di provenienza). |
Ormea. Vista quasi aerea (dalla cima del paraurti) sul grande piazzale. Non ci avrei scommesso tantissimo, in quel giugno 2012, che ci avrei mai rivisto un'ALn 663, e invece... |
Ormea. Primo piano dell'automotrice (Fiat Savigliano, 1983). |
Ormea. In stazione si può puntare alla varietà delle inquadrature, aperte sull'Alpe. |
Ormea. La catena montuosa che chiude il fianco sinistro della valle del Tanaro si alza fino a oltre 2000 m di quota. |
Ormea. |
Ormea. Nel primo pomeriggio il treno riparte verso Ceva percorrendo l'imponente viadotto in curva. Sullo sfondo, la cresta rocciosa che culmina nella Torre dei Saraceni e sulla destra il Monte Galero, di 1700 m. |
Bagnasco. Le automotrici transitano accanto a uno dei tipici caselli della linea, sullo sfondo dei ruderi del Castello di Nucetto. |
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